Ho paura di lasciare il mio partner anche se non lo amo e con lui non sono felice
Sono una ragazza di 24 anni e sto assieme ad un ragazzo di 8 anni più grande da ormai 6 mesi.
Però mi sono resa conto che non potrò mai ricambiarlo.
Lui fa progetti, i chiede spesso se quest'estate faremo questo o quello... Mi guarda innamorato... il giorno del mio compleanno mi ha detto che prova un sentimento molto forte per me anche se non mi ha mai detto che mi ama io me ne sono accorta.
Ma sa benissimo che io non provo lo stesso.
O meglio così io credo.
Non ho mai detto niente che possa illuderlo... Però il mio comportamento lo sta illudendo.
E io da mesi penso a come lasciarlo, a quando farlo... come... E nel frattempo non ci riesco, perché ho paura di stare da sola, tempo di non trovare mai più un uomo che mi tratti come mi tratta lui... Ho sempre avuto relazioni molto tossiche con uomini maltrattamenti prima di lui, e pensare di lasciarlo mi fa stare bene da una parte ma mi riempie di paura dall'altra.
Lui è gentile, mi fa stare bene e non mi giudica, non mi tratterebbe mai male e mi vede come un angelo... E io provo dei sensi di colpa assurdi nel vedere i suoi sentimenti nei gesti che fa... E io non riesco a ricambiare, neanche per finta.
Non ho nemmeno più voglia di avere rapporti con lui, nonostante sia un amante fantastico e non abbia mai avuto un'intesa tale con nessun altro.
Ho cercato di farmi andare bene tante cose... Il fatto che non mi attrae fisicamente, ma almeno fino a poco tempo fa mentalmente mi stimolava molto, ma in questo ultimo periodo ho notato che nemmeno su quel punto di vista va bene..
Non voglio farlo stare male, in questi mesi mi sono legata a lui, e sono felice nel vederlo felice, però mi sento sempre peggio. La mia autostima sta precipitando e non mi sento più a mio agio con me stessa.
Però mi sono resa conto che non potrò mai ricambiarlo.
Lui fa progetti, i chiede spesso se quest'estate faremo questo o quello... Mi guarda innamorato... il giorno del mio compleanno mi ha detto che prova un sentimento molto forte per me anche se non mi ha mai detto che mi ama io me ne sono accorta.
Ma sa benissimo che io non provo lo stesso.
O meglio così io credo.
Non ho mai detto niente che possa illuderlo... Però il mio comportamento lo sta illudendo.
E io da mesi penso a come lasciarlo, a quando farlo... come... E nel frattempo non ci riesco, perché ho paura di stare da sola, tempo di non trovare mai più un uomo che mi tratti come mi tratta lui... Ho sempre avuto relazioni molto tossiche con uomini maltrattamenti prima di lui, e pensare di lasciarlo mi fa stare bene da una parte ma mi riempie di paura dall'altra.
Lui è gentile, mi fa stare bene e non mi giudica, non mi tratterebbe mai male e mi vede come un angelo... E io provo dei sensi di colpa assurdi nel vedere i suoi sentimenti nei gesti che fa... E io non riesco a ricambiare, neanche per finta.
Non ho nemmeno più voglia di avere rapporti con lui, nonostante sia un amante fantastico e non abbia mai avuto un'intesa tale con nessun altro.
Ho cercato di farmi andare bene tante cose... Il fatto che non mi attrae fisicamente, ma almeno fino a poco tempo fa mentalmente mi stimolava molto, ma in questo ultimo periodo ho notato che nemmeno su quel punto di vista va bene..
Non voglio farlo stare male, in questi mesi mi sono legata a lui, e sono felice nel vederlo felice, però mi sento sempre peggio. La mia autostima sta precipitando e non mi sento più a mio agio con me stessa.
[#1]
Gentile utente
perdonami se vado un po' diretto al punto, ma più andavo avanti con la lettura e più il mio pensiero era fisso su un concetto (mi baso solo su quello che ci racconti quindi per favore correggimi se sbaglio):
Da un lato "ho paura di stare da sola," "di non trovare mai più un uomo che mi tratti come mi tratta lui" dall'altro "provo dei sensi di colpa assurdi".
L'idea che mi sono fatto è che tu stia aspettando una spintarella a lasciarlo e, come spesso accade in queste situazioni, questa spinta viene data da un nuovo interesse amoroso.
Certo, questo andrebbe (quanto meno apparentemente) a colmare il primo lato della medaglia, la tua insicurezza nel rimanere sola, e forse, aiuterebbe a sopportare meglio il secondo (il senso di colpa sarebbe più lieve essendo presa da una nuova relazione) ma ormai alla tua età avrai capito che queste sono soltanto illusioni di star affrontando un problema quando in realtà si sta fuggendo.
Ti consiglierei di lavorare sulla tua insicurezza nelle relazioni ( e forse non solo), questo ti permetterà di prendere decisioni più ponderate in ambito amoroso, ma probabilmente si rifletterà su tante altre sfere della tua vita in cui non ti senti propriamente a tuo agio.
Per farlo potresti farti aiutare da uno specialista, che potrebbe indagare altri ambiti della tua vita in cui probabilmente tendi ad "evitare". Evitare di fare, evitare di scegliere...
Stare da sola (anzichè portare avanti una relazione che sai non avrà modo di proseguire a lungo) sarà un primo passo verso questa tuo percorso finalizzato ad "affrontare!" .
Il senso di colpa è naturale sapendo che rimarrà deluso da questo rapporto in cui sperava, ma sarà probabilmente meno dolorosa oggi che tra mesi/anni in cui avrà investito ancora di più in questa relazione.
Ti auguro di affrontare al meglio questo momento.
Spero di essere stato d'aiuto, tienici aggiornati se vuoi.
Saluti
perdonami se vado un po' diretto al punto, ma più andavo avanti con la lettura e più il mio pensiero era fisso su un concetto (mi baso solo su quello che ci racconti quindi per favore correggimi se sbaglio):
Da un lato "ho paura di stare da sola," "di non trovare mai più un uomo che mi tratti come mi tratta lui" dall'altro "provo dei sensi di colpa assurdi".
L'idea che mi sono fatto è che tu stia aspettando una spintarella a lasciarlo e, come spesso accade in queste situazioni, questa spinta viene data da un nuovo interesse amoroso.
Certo, questo andrebbe (quanto meno apparentemente) a colmare il primo lato della medaglia, la tua insicurezza nel rimanere sola, e forse, aiuterebbe a sopportare meglio il secondo (il senso di colpa sarebbe più lieve essendo presa da una nuova relazione) ma ormai alla tua età avrai capito che queste sono soltanto illusioni di star affrontando un problema quando in realtà si sta fuggendo.
Ti consiglierei di lavorare sulla tua insicurezza nelle relazioni ( e forse non solo), questo ti permetterà di prendere decisioni più ponderate in ambito amoroso, ma probabilmente si rifletterà su tante altre sfere della tua vita in cui non ti senti propriamente a tuo agio.
Per farlo potresti farti aiutare da uno specialista, che potrebbe indagare altri ambiti della tua vita in cui probabilmente tendi ad "evitare". Evitare di fare, evitare di scegliere...
Stare da sola (anzichè portare avanti una relazione che sai non avrà modo di proseguire a lungo) sarà un primo passo verso questa tuo percorso finalizzato ad "affrontare!" .
Il senso di colpa è naturale sapendo che rimarrà deluso da questo rapporto in cui sperava, ma sarà probabilmente meno dolorosa oggi che tra mesi/anni in cui avrà investito ancora di più in questa relazione.
Ti auguro di affrontare al meglio questo momento.
Spero di essere stato d'aiuto, tienici aggiornati se vuoi.
Saluti
Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it
[#2]
Gentile Utente,
quello che mi colpisce delle sue parole è il dialogo interiore che fa con se stessa ("sa benissimo che io non provo lo stesso", "Non ho mai detto niente che possa illuderlo", "io da mesi penso a come lasciarlo, a quando farlo... come... ") ma che sceglie di non condividere con il suo partner per "non farlo stare male".
Il dialogo con il partner all'interno della relazione è un aspetto fondamentale per rendere presenti all'altro i propri sentimenti, i propri bisogni, i propri limiti; per presentarci cioè per chi siamo ed esprimere che cosa proviamo. La comunicazione avviene tramite le parole, ma anche attraverso i comportamenti; tanto che lei ci dice "il mio comportamento lo sta illudendo". Quali sono i comportamenti che mette in atto per illudere il suo partner rispetto a ciò che lei davvero vuole?
Questi suoi comportamenti potrebbero generare una comunicazione ambivalente nei confronti del suo partner, che può portarlo ad agire dei comportamenti di avvicinamento a lei sempre più forti, scatenando poi in lei il senso di colpa di cui ci parla.
Per sbloccare una situazione che si crea a seguito di determinati comportamenti, la strada è una: cominciare ad agirne di nuovi, diversi dai precedenti.
La scelta di parlare apertamente al suo partner di come si sente, e lo scenario successivo in cui si immagina sola rappresentano sicuramente una scelta coraggiosa da parte sua, ma possono anche essere generativi di un cambiamento e sancire l'inizio di un percorso di crescita personale.
Il mio invito è quello di riflettere su ciò di cui lei sente davvero di aver bisogno, senza aggiungere il fardello della sofferenza del suo partner, sulla quale spetterà a lui lavorare, così come lei dovrà fare con se stessa.
Riguardo il suo passato di relazioni tossiche e dei maltrattamenti di cui ha parlato, ritengo che sia importante lavorare con un/una professionista a riguardo, così da capire se e come questo, nel presente, possa avere un'influenza su di lei.
quello che mi colpisce delle sue parole è il dialogo interiore che fa con se stessa ("sa benissimo che io non provo lo stesso", "Non ho mai detto niente che possa illuderlo", "io da mesi penso a come lasciarlo, a quando farlo... come... ") ma che sceglie di non condividere con il suo partner per "non farlo stare male".
Il dialogo con il partner all'interno della relazione è un aspetto fondamentale per rendere presenti all'altro i propri sentimenti, i propri bisogni, i propri limiti; per presentarci cioè per chi siamo ed esprimere che cosa proviamo. La comunicazione avviene tramite le parole, ma anche attraverso i comportamenti; tanto che lei ci dice "il mio comportamento lo sta illudendo". Quali sono i comportamenti che mette in atto per illudere il suo partner rispetto a ciò che lei davvero vuole?
Questi suoi comportamenti potrebbero generare una comunicazione ambivalente nei confronti del suo partner, che può portarlo ad agire dei comportamenti di avvicinamento a lei sempre più forti, scatenando poi in lei il senso di colpa di cui ci parla.
Per sbloccare una situazione che si crea a seguito di determinati comportamenti, la strada è una: cominciare ad agirne di nuovi, diversi dai precedenti.
La scelta di parlare apertamente al suo partner di come si sente, e lo scenario successivo in cui si immagina sola rappresentano sicuramente una scelta coraggiosa da parte sua, ma possono anche essere generativi di un cambiamento e sancire l'inizio di un percorso di crescita personale.
Il mio invito è quello di riflettere su ciò di cui lei sente davvero di aver bisogno, senza aggiungere il fardello della sofferenza del suo partner, sulla quale spetterà a lui lavorare, così come lei dovrà fare con se stessa.
Riguardo il suo passato di relazioni tossiche e dei maltrattamenti di cui ha parlato, ritengo che sia importante lavorare con un/una professionista a riguardo, così da capire se e come questo, nel presente, possa avere un'influenza su di lei.
Dr. Stefano Cozzolino - Psicologo
cozzolinostefanopsy@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.2k visite dal 15/03/2022.
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