Relazione con poca attrazione fisica e totale affinità caratteriale
Salve gentili dottori, sono qui a scrivere per una situazione che va avanti da un anno ormai.
ho 33 anni e un anno fa inizio a frequentare un ragazzo di35.
fin da subito c'è stata totale affinità caratteriale, scarsa ma
non assente del tutto attrazione sul lato fisico.
durante questo anno ne abbiamo parlato qualche volta ma abbiamo sempre deciso di dare priorità al nostro perfetto incastro caratteriale.
sul piano fisico abbiamo comunque una frequenza regolare, lui a volte è mosso dalla nostra vicinanza a volte me ne accorgo per un suo bisogno.
lui ha un trascorso in cui non è mai riuscito ad approcciare una ragazza, alcune esperienze non le ha mai vissute e a volte credo si anche per questo che sogna una forte passione travolgente come da film, inoltre è da anni in cura con antidepressivi da un neurologo psichiatra per problemi familiari per cui vorrei risolvere i problemi senza crearli altri traumi ma il punto è che ieri sera mi ha detto ad gli capita di guardare altre ragazze, dal mio canto so che è normale per un uomo girarsi per strada o apprezzare una bella donna ma lui da questi pensieri scatena un intero ragionamento secondo cui per lui è dovuto ad una non piena attrazione per me è che quindi un domani potrebbe accadere qualcosa di spiacevole qualora dovesse incontrare qualche persone che gli interessa di più, mentre io credo che questo rischio lo corrono tutti perché del futuro nessuno ha garanzie a prescindere dell'attrazione.
purtroppo però per quanto è timido io non riesco a capire se non è veramente preso oppure se il problema è solo questo suo pensiero/paura.
cosa dovrei fare?
ci tengo molto a lui però quando accadono queste cose ci sto male e in più mi rendo conto che mi chiudo ancora di più sul piano fisico.
avete qualche buon parere è consiglio x me per favore?
ho 33 anni e un anno fa inizio a frequentare un ragazzo di35.
fin da subito c'è stata totale affinità caratteriale, scarsa ma
non assente del tutto attrazione sul lato fisico.
durante questo anno ne abbiamo parlato qualche volta ma abbiamo sempre deciso di dare priorità al nostro perfetto incastro caratteriale.
sul piano fisico abbiamo comunque una frequenza regolare, lui a volte è mosso dalla nostra vicinanza a volte me ne accorgo per un suo bisogno.
lui ha un trascorso in cui non è mai riuscito ad approcciare una ragazza, alcune esperienze non le ha mai vissute e a volte credo si anche per questo che sogna una forte passione travolgente come da film, inoltre è da anni in cura con antidepressivi da un neurologo psichiatra per problemi familiari per cui vorrei risolvere i problemi senza crearli altri traumi ma il punto è che ieri sera mi ha detto ad gli capita di guardare altre ragazze, dal mio canto so che è normale per un uomo girarsi per strada o apprezzare una bella donna ma lui da questi pensieri scatena un intero ragionamento secondo cui per lui è dovuto ad una non piena attrazione per me è che quindi un domani potrebbe accadere qualcosa di spiacevole qualora dovesse incontrare qualche persone che gli interessa di più, mentre io credo che questo rischio lo corrono tutti perché del futuro nessuno ha garanzie a prescindere dell'attrazione.
purtroppo però per quanto è timido io non riesco a capire se non è veramente preso oppure se il problema è solo questo suo pensiero/paura.
cosa dovrei fare?
ci tengo molto a lui però quando accadono queste cose ci sto male e in più mi rendo conto che mi chiudo ancora di più sul piano fisico.
avete qualche buon parere è consiglio x me per favore?
[#1]
Gentile utente,
nella Vostra relazione c'è "poca attrazione fisica", mentre tutto il resto sembra andare bene.
Lei fa delle certe riflessioni riguardanti la timidezza e la scarsa esperienza del Suo ragazzo e a ciò sembra attribuire l'empasse sessuale,
mentre lui, che si gira a guardare le altre, ipotizza una scarsa attrazione verso di Lei.
Ed altrettante potremmo farne noi specialisti che qui La leggiamo,
ad es. che il ragazzo sia così coraggioso con le passanti perchè non ci può "fare" nulla
(A proposito: non è che sia 'normale per un ragazzo', come lei sembra credere, girarsi a guardare le altre .. si tratta di una abitudine tutta italiana/mediterranea, che fortunatamente non tutti hanno).
Ma poi rimango perplessa, perchè "..sul piano fisico abbiamo comunque una frequenza regolare..",
non ci dice quale: settimanale, mensile?
E dunque dove sta il problema?
Cortesemente vorrebbe chiarire la domanda?
dott. Brunialti
nella Vostra relazione c'è "poca attrazione fisica", mentre tutto il resto sembra andare bene.
Lei fa delle certe riflessioni riguardanti la timidezza e la scarsa esperienza del Suo ragazzo e a ciò sembra attribuire l'empasse sessuale,
mentre lui, che si gira a guardare le altre, ipotizza una scarsa attrazione verso di Lei.
Ed altrettante potremmo farne noi specialisti che qui La leggiamo,
ad es. che il ragazzo sia così coraggioso con le passanti perchè non ci può "fare" nulla
(A proposito: non è che sia 'normale per un ragazzo', come lei sembra credere, girarsi a guardare le altre .. si tratta di una abitudine tutta italiana/mediterranea, che fortunatamente non tutti hanno).
Ma poi rimango perplessa, perchè "..sul piano fisico abbiamo comunque una frequenza regolare..",
non ci dice quale: settimanale, mensile?
E dunque dove sta il problema?
Cortesemente vorrebbe chiarire la domanda?
dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Ex utente
grazie mille x la risposta il problema è che non so se siamo troppo esigenti noi a pretendere che tutto funzioni al 100% o se è il caso di fare un percorso perché lo vedo il più delle volte avvicinarsi per una sua esigenza più che per interesse x me,che unitamente ai dubbio che lui manifesta mi fanno stare male,la nostra frequenza è di noi quattro o cinque giorni
[#3]
La sessualità funzione al 100%, all'80% o varie, coma avviene peraltro per le altre realtà dell vita: cibo, sport, diverimento .. niente di diverso.
Mi sembra che il problema eventualmente stia nel far diventare la sessualità .. un problema.
Ciò avviene quando la cosa non è vissuta come spontanea. Da parte dell'uno o dell'altra.
E' il caso di fare un percorso psy quando ciò inficia la relazione affettiva di coppia, oppure la relazione sessuale.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Mi sembra che il problema eventualmente stia nel far diventare la sessualità .. un problema.
Ciò avviene quando la cosa non è vissuta come spontanea. Da parte dell'uno o dell'altra.
E' il caso di fare un percorso psy quando ciò inficia la relazione affettiva di coppia, oppure la relazione sessuale.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.5k visite dal 15/03/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.