Io..i Porno e mio marito
Gentili dottori,
vorrei richiedere un vostro parere in merito a una situazione che mi crea del disagio e che è fonte di attrito con mio marito.
Premetto che siamo insieme da 12 anni e abbiamo 2 bimbi piccoli (io ho 34 anni e lui 42).
Tutto è partito da un canale telegram su cui mio marito passa del tempo e nel quale diceva ci fossero video divertenti...in realtà erano presenti anche molte immagini di nudo e balletti sensuali vari di donne etc.
che quindi guardava quotidianamente.
Questo ha riportato a galla un mio tarlo riguardante la sua visione di film porno che avevamo in parte già affrontato.
Nel senso che dopo aver inizialmente negato di vederli...poi mi aveva detto che lo fa ogni tanto quando non sono a casa.
Gli ho chiesto se fosse un suo segnale di insoddisfazione o altro... ma lui dice di no che è normale e che lo fanno tutti.
Io purtroppo lo vivo un po’ come un tradimento e anche se razionalmente cerco di accettarlo, poi alla fine mi innervosisco e la gelosia prende il sopravvento.
Ho provato a chiedergli se voleva condividere con me ogni tanto questo suo hobby è ci abbiamo provato una volta...ma ho percepito che si sentiva a disagio e quindi è finita lì.
A me sembrava un compromesso per fare insieme qualcosa di diverso e che non mi escludesse ma a quanto pare lo considera una sua sfera intima.
Allora non glielo ho più proposto.
Noi abbiamo rapporti regolari e a mio parere c’è ancora passione.
Non andiamo quasi mai oltre una volta a settimana e sempre nel week end.
Ho provato ogni tanto a cambiare questa routine o a sedurlo una volta in più...lui non si rifiuta ma percepisco che lo fa per me ma che per lui un rapporto a settimana è soddisfacente...perché secondo lui è più bello se passa più tempo.
Questa cosa un po’ mi ha lasciato perplessa perché a volte a me andrebbe di rifarlo etc ma allora mi trattengo perché so che lo farebbe per me.
Però mi è capitato di vedere che visionava questi film anche in settimana quando con me dice di essere sempre stanco...allora la questione del porno mi ha ulteriormente infastidita.
Mi sento un po’ frustrata e non so come vedere la situazione o come comportarmi.
Cosa mi consigliate?
Come dovremmo affrontare la questione?
Per quanto riguarda la nostra vita di coppia stiamo bene...parliamo dei nostri problemi e abbiamo affrontato anche un problema riguardante la sua dipendenza dal gioco ormai passata.
Insomma siamo una bella coppia.
Io lo amo ancora e lo desidero ma questo aspetto incrina un po’ la mia visione della relazione con lui.
Ogni tanto mi viene il sospetto che possa sostituire il rapporto con me con i porno e questo mi fa stare ancora peggio e mina la mia autostima.
Grazie per il vostro parere.
vorrei richiedere un vostro parere in merito a una situazione che mi crea del disagio e che è fonte di attrito con mio marito.
Premetto che siamo insieme da 12 anni e abbiamo 2 bimbi piccoli (io ho 34 anni e lui 42).
Tutto è partito da un canale telegram su cui mio marito passa del tempo e nel quale diceva ci fossero video divertenti...in realtà erano presenti anche molte immagini di nudo e balletti sensuali vari di donne etc.
che quindi guardava quotidianamente.
Questo ha riportato a galla un mio tarlo riguardante la sua visione di film porno che avevamo in parte già affrontato.
Nel senso che dopo aver inizialmente negato di vederli...poi mi aveva detto che lo fa ogni tanto quando non sono a casa.
Gli ho chiesto se fosse un suo segnale di insoddisfazione o altro... ma lui dice di no che è normale e che lo fanno tutti.
Io purtroppo lo vivo un po’ come un tradimento e anche se razionalmente cerco di accettarlo, poi alla fine mi innervosisco e la gelosia prende il sopravvento.
Ho provato a chiedergli se voleva condividere con me ogni tanto questo suo hobby è ci abbiamo provato una volta...ma ho percepito che si sentiva a disagio e quindi è finita lì.
A me sembrava un compromesso per fare insieme qualcosa di diverso e che non mi escludesse ma a quanto pare lo considera una sua sfera intima.
Allora non glielo ho più proposto.
Noi abbiamo rapporti regolari e a mio parere c’è ancora passione.
Non andiamo quasi mai oltre una volta a settimana e sempre nel week end.
Ho provato ogni tanto a cambiare questa routine o a sedurlo una volta in più...lui non si rifiuta ma percepisco che lo fa per me ma che per lui un rapporto a settimana è soddisfacente...perché secondo lui è più bello se passa più tempo.
Questa cosa un po’ mi ha lasciato perplessa perché a volte a me andrebbe di rifarlo etc ma allora mi trattengo perché so che lo farebbe per me.
Però mi è capitato di vedere che visionava questi film anche in settimana quando con me dice di essere sempre stanco...allora la questione del porno mi ha ulteriormente infastidita.
Mi sento un po’ frustrata e non so come vedere la situazione o come comportarmi.
Cosa mi consigliate?
Come dovremmo affrontare la questione?
Per quanto riguarda la nostra vita di coppia stiamo bene...parliamo dei nostri problemi e abbiamo affrontato anche un problema riguardante la sua dipendenza dal gioco ormai passata.
Insomma siamo una bella coppia.
Io lo amo ancora e lo desidero ma questo aspetto incrina un po’ la mia visione della relazione con lui.
Ogni tanto mi viene il sospetto che possa sostituire il rapporto con me con i porno e questo mi fa stare ancora peggio e mina la mia autostima.
Grazie per il vostro parere.
[#1]
Buongiorno
grazie per la sua condivisione.
L'amore e la sessualità vanno incontro a diverse trasformazioni negli anni. Pensi che vi sono approcci e ottiche (su cui non mi trovo d'accordo) riduzionistiche a tal punto che ricondurrebbero l'amore a semplici fattori di ormoni e neurotrasmettitori.
Pur non condividendo assolutamente questa visione, che non tiene conto dell'immensità dei significati, delle emozioni, dei vissuti, gliel'ho voluto accennare per dare un senso a quanto segue:
E' del tutto normale, nei primi anni di relazione, che il desiderio sessuale nei confronti del/della partner sia maggiore. Vi sono diversi esperimenti nell'ambito delle neuroscienze che studiano l'evoluzione del periodo refrattario, che aumenta proporzionalmente al tempo per cui la coppia è tale (salvo eccezioni, chiaramente).
Con il tempo l'idealizzazione del/della partner si ridimensiona, ma non per questo l'amore diminuisce, piuttosto subisce un cambiamento, traducendosi in maggior consapevolezza, forse meno travolgente, ma altrettanto e diversamente bello e appagante.
Se la pulsione sessuale nei confronti del/della partner cala con il tempo, l'elevata conoscenza reciproca e una maggior complicità possono venire incontro a queste esigenze, ampliando la comunicazione e condividendo le fantasie reciproche, ad esempio.
Inoltre non esiste un "giusto numero" di rapporti sessuali settimanali, mensili o qual si voglia. Non si faccia imprigionare da quest'idea. Esiste il numero giusto per la coppia, che porti ancora con sè desiderio e complicità.
Per quanto riguarda l'utilizzo della pornografia, non si allarmi. Sono d'accordo e vero è che un abuso di pornografia può essere dannoso (non solo alla coppia, ma anche al singolo) a causa dell'assuefazione a una continua sovrastimolazione, dettata sia dalla natura spesso irrealistica del porno, sia dalla possibilità di trovare eccitazione attraverso il ricorso "infiniti/e" partner. Se contestualizziamo questo nel periodo storico dei social network, in cui l'attrazione per l'artefatto spesso supera quella per il reale, la portata di tutto questo aumenta.
Ha accennato al fatto che suo marito avesse sviluppato una dipendenza da gioco, e poichè le dipendenze sono strettamente legate alla necessità di appagamento (dopamina ecc.) ed è più probabile che un soggetto che tende alle dipendenze ne sviluppi di nuove, cerchi di valutare (attraverso il notare cambiamenti in atteggiamenti e comportamenti, ad esempio) se è questo il caso. Sottolineo che non le sto suggerendo questa possibilità nè voglio allarmarla, sto solo cercando di offrirle più strumenti per tentare di avere una visione più chiara e lucida possibile.
In ogni caso le suggerirei di pensare alla sessualità come a qualcosa che non è di proprietà della coppia, ma a qualcosa di estremamente personale.
Ogni individuo necessità della propria singolarità e soggettività, anche nel sesso e nella masturbazione. Ed è fondamentale che venga mantenuta e che si abbia lo spazio e la possibilità di esprimerla.
Inoltre spesso l'eccitazione è compagna della trasgressione: se un individuo percepisce che il/la suo/a partner non si trova d'accordo con un determinato comportamento, questo potrebbe diventare un tabù da cui trarre maggiore eccitazione.
Peggio sarebbe se la persona esperisse un vissuto di divieto o di colpevolezza nell'esprimere la sua sessualità in autonomia.
Pertanto il primo consiglio che mi sentirei di darle è di non colpevolizzare suo marito per questo, poichè difficilmente porterà all'esito che desidera. Un'intenzione che reputo buona invece è rappresentata dal tentare di entrare maggiormente in sintonia con lui e con le sue fantasie, senza forzature e senza tentare di sostituirsi ai suoi momenti di intimità, ma di iniziare a comprenderli e provare ad accoglierli.
Un ulteriore riflessione che mi viene da fare si riferisce al tema della sua gelosia: se escludiamo la possibilità che vi sia un abuso nell'utilizzo della pornografia (che non dovrebbe tradursi in gelosia, piuttosto nella volontà di supportarlo a uscirne), cosa la spinge a provare gelosia? La possessione o la volontà di detenere il controllo su aspetti personali del suo partner?
"Io lo amo ancora e lo desidero ma questo aspetto incrina un po’ la mia visione della relazione con lui."
Le visioni, le idee, spesso possono depistarci dal vedere l'essenza di ciò che osserviamo e viviamo.
L'amore così come è socialmente idealizzato dovrebbe rappresentare, tra le altre, sicurezza, comfort, quotidianità a cui fare riferimento, nido sicuro.
Ma se ci pensa, vogliamo aspettarci stabilità e certezze da qualcosa che è la fusione tra due entità che sono forse ciò che di più complesso esiste nell'universo: le persone.
L'amore è la ricerca di equilibrio, ma l'equilibrio può darsi solo se ci troviamo in bilico.
Abbracci l'incertezza endemica dell'amore, che in fondo ne è l'essenza (a tal riguardo le consiglio la lettura di "can love last", di S. Mitchell.
Resto a disposizione
Un caro saluto
grazie per la sua condivisione.
L'amore e la sessualità vanno incontro a diverse trasformazioni negli anni. Pensi che vi sono approcci e ottiche (su cui non mi trovo d'accordo) riduzionistiche a tal punto che ricondurrebbero l'amore a semplici fattori di ormoni e neurotrasmettitori.
Pur non condividendo assolutamente questa visione, che non tiene conto dell'immensità dei significati, delle emozioni, dei vissuti, gliel'ho voluto accennare per dare un senso a quanto segue:
E' del tutto normale, nei primi anni di relazione, che il desiderio sessuale nei confronti del/della partner sia maggiore. Vi sono diversi esperimenti nell'ambito delle neuroscienze che studiano l'evoluzione del periodo refrattario, che aumenta proporzionalmente al tempo per cui la coppia è tale (salvo eccezioni, chiaramente).
Con il tempo l'idealizzazione del/della partner si ridimensiona, ma non per questo l'amore diminuisce, piuttosto subisce un cambiamento, traducendosi in maggior consapevolezza, forse meno travolgente, ma altrettanto e diversamente bello e appagante.
Se la pulsione sessuale nei confronti del/della partner cala con il tempo, l'elevata conoscenza reciproca e una maggior complicità possono venire incontro a queste esigenze, ampliando la comunicazione e condividendo le fantasie reciproche, ad esempio.
Inoltre non esiste un "giusto numero" di rapporti sessuali settimanali, mensili o qual si voglia. Non si faccia imprigionare da quest'idea. Esiste il numero giusto per la coppia, che porti ancora con sè desiderio e complicità.
Per quanto riguarda l'utilizzo della pornografia, non si allarmi. Sono d'accordo e vero è che un abuso di pornografia può essere dannoso (non solo alla coppia, ma anche al singolo) a causa dell'assuefazione a una continua sovrastimolazione, dettata sia dalla natura spesso irrealistica del porno, sia dalla possibilità di trovare eccitazione attraverso il ricorso "infiniti/e" partner. Se contestualizziamo questo nel periodo storico dei social network, in cui l'attrazione per l'artefatto spesso supera quella per il reale, la portata di tutto questo aumenta.
Ha accennato al fatto che suo marito avesse sviluppato una dipendenza da gioco, e poichè le dipendenze sono strettamente legate alla necessità di appagamento (dopamina ecc.) ed è più probabile che un soggetto che tende alle dipendenze ne sviluppi di nuove, cerchi di valutare (attraverso il notare cambiamenti in atteggiamenti e comportamenti, ad esempio) se è questo il caso. Sottolineo che non le sto suggerendo questa possibilità nè voglio allarmarla, sto solo cercando di offrirle più strumenti per tentare di avere una visione più chiara e lucida possibile.
In ogni caso le suggerirei di pensare alla sessualità come a qualcosa che non è di proprietà della coppia, ma a qualcosa di estremamente personale.
Ogni individuo necessità della propria singolarità e soggettività, anche nel sesso e nella masturbazione. Ed è fondamentale che venga mantenuta e che si abbia lo spazio e la possibilità di esprimerla.
Inoltre spesso l'eccitazione è compagna della trasgressione: se un individuo percepisce che il/la suo/a partner non si trova d'accordo con un determinato comportamento, questo potrebbe diventare un tabù da cui trarre maggiore eccitazione.
Peggio sarebbe se la persona esperisse un vissuto di divieto o di colpevolezza nell'esprimere la sua sessualità in autonomia.
Pertanto il primo consiglio che mi sentirei di darle è di non colpevolizzare suo marito per questo, poichè difficilmente porterà all'esito che desidera. Un'intenzione che reputo buona invece è rappresentata dal tentare di entrare maggiormente in sintonia con lui e con le sue fantasie, senza forzature e senza tentare di sostituirsi ai suoi momenti di intimità, ma di iniziare a comprenderli e provare ad accoglierli.
Un ulteriore riflessione che mi viene da fare si riferisce al tema della sua gelosia: se escludiamo la possibilità che vi sia un abuso nell'utilizzo della pornografia (che non dovrebbe tradursi in gelosia, piuttosto nella volontà di supportarlo a uscirne), cosa la spinge a provare gelosia? La possessione o la volontà di detenere il controllo su aspetti personali del suo partner?
"Io lo amo ancora e lo desidero ma questo aspetto incrina un po’ la mia visione della relazione con lui."
Le visioni, le idee, spesso possono depistarci dal vedere l'essenza di ciò che osserviamo e viviamo.
L'amore così come è socialmente idealizzato dovrebbe rappresentare, tra le altre, sicurezza, comfort, quotidianità a cui fare riferimento, nido sicuro.
Ma se ci pensa, vogliamo aspettarci stabilità e certezze da qualcosa che è la fusione tra due entità che sono forse ciò che di più complesso esiste nell'universo: le persone.
L'amore è la ricerca di equilibrio, ma l'equilibrio può darsi solo se ci troviamo in bilico.
Abbracci l'incertezza endemica dell'amore, che in fondo ne è l'essenza (a tal riguardo le consiglio la lettura di "can love last", di S. Mitchell.
Resto a disposizione
Un caro saluto
Dr. Gian Andrea Gatto
https://www.drgianandreagatto.com/
https://www.instagram.com/gian_andrea_gatto_psicologo/
[#2]
Utente
La ringrazio per la sua risposta. Per quanto riguarda la dipendenza dal gioco me ne sono accorta per via dei suoi comportamenti e per via dell’aggressività e dei cambiamenti di umore che avvenivano quando facevo delle domande sulla natura delle sue spese. Oltre al fatto che controllava ossessivamente il cellulare per via delle scommesse on Line. Per quanto riguarda i porno non saprei come accorgermene. Quali sono i segnali che denotano questo disturbo?sta spesso al telefono ma non intendo andare a controllare continuamente la sua cronologia..sempre che non la cancelli. Grazie.
[#3]
Se si parla di vera e propria dipendenza, i segnali e i comportamenti possono tradursi in un aumento del disinteresse per altri aspetti della vita, lavorativi, affettivi e relazionali, una bassa regolazione emotiva e della gestione della rabbia/ delle emozioni in genere, adottare comportamenti ossessivo compulsivi, masturbazione compulsiva, difficoltà ad avere rapporti sessuali con il partner, relazioni sessuali vissute sotto un'ottica di schema pornografico, un calo dell'autostima, disturbi dell'umore...
La sintomatologia si potrebbe espandere ancora, e per certi aspetti è sovrapponibile a quella di altri tipi di dipendenze.
Se lei facesse riferimento a un mero elenco di possibili segnali, non vi è dubbio che ne troverebbe qualcuno, sia perchè si trova in uno stato di apprensione/preoccupazione per cui tenderebbe ad attribuire maggior rilievo alle "informazioni negative", sia perchè alcuni segnali, se presi singolarmente, possono far parte della quotidianità (lo stress sul lavoro può portare a essere maggiormente assenti a livello relazionale, o preoccupazioni possono temporaneamente ridurre il desiderio sessuale).
Il fatto che stia spesso al telefono potrebbe non essere un indicatore sufficiente, ma mi è impossibile quantificare quante volte si sia accorta che suo marito utilizza materiale pornografico.
Il suo sostenere "Questo ha riportato a galla un mio tarlo riguardante la sua visione di film porno che avevamo in parte già affrontato" mi fa chiedere se lei non stia sovrainvestendo di importanza questo aspetto, tanto fastidioso / doloroso per lei.
Purtroppo senza altre informazioni risulta difficile darle un ulteriore consiglio, se non quello di prestare attenzione circa drastici cambiamenti nei comportamenti di suo marito.
Mi sentirei di dirle che, se effettivamente questa rappresentasse una dipendenza, essa sarebbe dolorosa per lui. E dal dolore, nonostante a volte le resistenze messe in atto dalle persone possano far credere paradossalmente anche il contrario, ci si vuole allontanare.
Posso immaginare il vissuto di sconforto e vergogna nel riuscire ad ammettere di avere una dipendenza da pornografia, per cui sicuramente incontrerebbe resistenze nell'ammetterlo (sottolineo, nel caso in cui stessimo parlando di dipendenza, ma su cui è difficile esprimersi senza ulteriori informazioni).
Pertanto quello che può fare è cercare di entrare in sintonia con lui su questo aspetto, senza essere giudicante, e mostrarsi disponibile all'ascolto e al supporto.
Un caro saluto
La sintomatologia si potrebbe espandere ancora, e per certi aspetti è sovrapponibile a quella di altri tipi di dipendenze.
Se lei facesse riferimento a un mero elenco di possibili segnali, non vi è dubbio che ne troverebbe qualcuno, sia perchè si trova in uno stato di apprensione/preoccupazione per cui tenderebbe ad attribuire maggior rilievo alle "informazioni negative", sia perchè alcuni segnali, se presi singolarmente, possono far parte della quotidianità (lo stress sul lavoro può portare a essere maggiormente assenti a livello relazionale, o preoccupazioni possono temporaneamente ridurre il desiderio sessuale).
Il fatto che stia spesso al telefono potrebbe non essere un indicatore sufficiente, ma mi è impossibile quantificare quante volte si sia accorta che suo marito utilizza materiale pornografico.
Il suo sostenere "Questo ha riportato a galla un mio tarlo riguardante la sua visione di film porno che avevamo in parte già affrontato" mi fa chiedere se lei non stia sovrainvestendo di importanza questo aspetto, tanto fastidioso / doloroso per lei.
Purtroppo senza altre informazioni risulta difficile darle un ulteriore consiglio, se non quello di prestare attenzione circa drastici cambiamenti nei comportamenti di suo marito.
Mi sentirei di dirle che, se effettivamente questa rappresentasse una dipendenza, essa sarebbe dolorosa per lui. E dal dolore, nonostante a volte le resistenze messe in atto dalle persone possano far credere paradossalmente anche il contrario, ci si vuole allontanare.
Posso immaginare il vissuto di sconforto e vergogna nel riuscire ad ammettere di avere una dipendenza da pornografia, per cui sicuramente incontrerebbe resistenze nell'ammetterlo (sottolineo, nel caso in cui stessimo parlando di dipendenza, ma su cui è difficile esprimersi senza ulteriori informazioni).
Pertanto quello che può fare è cercare di entrare in sintonia con lui su questo aspetto, senza essere giudicante, e mostrarsi disponibile all'ascolto e al supporto.
Un caro saluto
Dr. Gian Andrea Gatto
https://www.drgianandreagatto.com/
https://www.instagram.com/gian_andrea_gatto_psicologo/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 5.8k visite dal 10/03/2022.
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