Gestire una cognata
Gentili dottori, più che un aiuto concreto cerco un parere sulla mia situazione.
Sono fidanzata da parecchi anni e non vado a genio a mia cognata.
Vi starete chiedendo perché ti importa così tanto?
Perché per il momento lavoro all’interno dell’attività di famiglia del mio fidanzato e lei è presente.
Vi spiego meglio.
Quando mi sono fidanzata lei era un adolescente, e fin lì tutto ok.
Adesso ha 22 anni e la situazione si è ribaltata, non sono di certo una psicologa, ma ho la netta sensazione che è molto gelosa di suo fratello.
Per lui io sono un pilastro portante della sua vita dove cerca consigli, opinioni, e noto in lei, quando si viene a creare questo tipo di situazione durante la giornata di lavoro, cambia completamente espressione del viso.
Certamente non è una ragazza molto espansiva, è fidanzata, ma non ha amici.
È molto selettiva, e insicura, cerca sempre la perfezione sul suo corpo, sul suo viso, sul fisico, nei capelli ecc... Io sono l’opposto, amo anche io curarmi del mio fisico, ho certamente i momenti dove non mi trovo in gran forma, ma tento di camuffare la cosa.
Sono molto espansiva, ho tantissimi conoscenti, soprattutto sul luogo di lavoro, cerco sempre di aiutare il prossimo, di non mettere in difficolta chi mi sta accanto, di non sminuirlo, e la gente che mi circonda mi è riconoscente.
Sono parecchio determinata, trovo una soluzione quando mi imbatto in ostacoli, soprattutto quando gli ostacoli li mette mia cognata.
Ad esempio, a lavoro io mi occupo di determinate cose, e lei mi assegna altre cose cercando così di mettermi in difficoltà.
Io ho solo un difetto, se così si può chiamare, quando incontro questo tipo di persona con questa personalità le ignoro e le evito, del tipo che li guardò in faccia quando mi si parla con certo tono e mi giro.
Per trasmetterti distanza e per farti capire la mia indifferenza sul gesto.
Ma per quanto tempo ancora posso resistere considerando il fatto che non la posso evitare?
Per non parlare che il saluto per lei non è necessario, mentre io la saluto verbalmente forzatamente, per farle capire che sono molto più grande di lei in certi tipi di atteggiamenti.
Sua madre, ovvero mia suocera, appoggia i suoi comportamenti, sarà come ruolo di madre, ma lo trovò ingiusto non farle capire il rispetto, a prescindere dalla simpatia.
Ho provato di tutto per avvicinarmi a lei, di inserirmi nei discorsi femminili, ma il nulla, anzi si nasconde delle scelte ad esempio di acquisti come abbigliamento, cambio colore capelli.
Consigli?
Per il momento nascondo ancora del self control, spero di non prosciugarlo.
Saluti
Sono fidanzata da parecchi anni e non vado a genio a mia cognata.
Vi starete chiedendo perché ti importa così tanto?
Perché per il momento lavoro all’interno dell’attività di famiglia del mio fidanzato e lei è presente.
Vi spiego meglio.
Quando mi sono fidanzata lei era un adolescente, e fin lì tutto ok.
Adesso ha 22 anni e la situazione si è ribaltata, non sono di certo una psicologa, ma ho la netta sensazione che è molto gelosa di suo fratello.
Per lui io sono un pilastro portante della sua vita dove cerca consigli, opinioni, e noto in lei, quando si viene a creare questo tipo di situazione durante la giornata di lavoro, cambia completamente espressione del viso.
Certamente non è una ragazza molto espansiva, è fidanzata, ma non ha amici.
È molto selettiva, e insicura, cerca sempre la perfezione sul suo corpo, sul suo viso, sul fisico, nei capelli ecc... Io sono l’opposto, amo anche io curarmi del mio fisico, ho certamente i momenti dove non mi trovo in gran forma, ma tento di camuffare la cosa.
Sono molto espansiva, ho tantissimi conoscenti, soprattutto sul luogo di lavoro, cerco sempre di aiutare il prossimo, di non mettere in difficolta chi mi sta accanto, di non sminuirlo, e la gente che mi circonda mi è riconoscente.
Sono parecchio determinata, trovo una soluzione quando mi imbatto in ostacoli, soprattutto quando gli ostacoli li mette mia cognata.
Ad esempio, a lavoro io mi occupo di determinate cose, e lei mi assegna altre cose cercando così di mettermi in difficoltà.
Io ho solo un difetto, se così si può chiamare, quando incontro questo tipo di persona con questa personalità le ignoro e le evito, del tipo che li guardò in faccia quando mi si parla con certo tono e mi giro.
Per trasmetterti distanza e per farti capire la mia indifferenza sul gesto.
Ma per quanto tempo ancora posso resistere considerando il fatto che non la posso evitare?
Per non parlare che il saluto per lei non è necessario, mentre io la saluto verbalmente forzatamente, per farle capire che sono molto più grande di lei in certi tipi di atteggiamenti.
Sua madre, ovvero mia suocera, appoggia i suoi comportamenti, sarà come ruolo di madre, ma lo trovò ingiusto non farle capire il rispetto, a prescindere dalla simpatia.
Ho provato di tutto per avvicinarmi a lei, di inserirmi nei discorsi femminili, ma il nulla, anzi si nasconde delle scelte ad esempio di acquisti come abbigliamento, cambio colore capelli.
Consigli?
Per il momento nascondo ancora del self control, spero di non prosciugarlo.
Saluti
[#1]
Cara utente,
Ovviamente la situazione andrebbe analizzata meglio di ciò che possiamo fare in questo contesto. ma provo a farmi un'idea di ciò che sta accadendo e magari provo a darti qualche spunto.
Non si possono cambiare le persone (o per lo meno in questo caso mi sembra alquanto difficile dato il rapporto così distaccato), ma si può cambiare noi stessi. E soprattutto in questo caso si può fare un tentativo cercando di cambiare il nostro atteggiamento verso certe persone.
Sembrerebbe che questa cognata stia cercando una sorta di conflitto con te, ti provoca, mette alla prova il tuo self control...
"quando incontro questo tipo di persona con questa personalità le ignoro e le evito, del tipo che li guardò in faccia quando mi si parla con certo tono e mi giro.
Per trasmetterti distanza e per farti capire la mia indifferenza sul gesto."
Questo, come giustamente hai notato anche tu definendolo "difetto" non aiuta la situazione perchè così facendo non fai che dare un feedback positivo al suo comportamento. Ovvero: se ad esempio lei vuole metterti in difficoltà e tu la eviti, vuol dire che ci sta riuscendo.
E allora come fare?
"Ho provato di tutto per avvicinarmi a lei, di inserirmi nei discorsi femminili, ma il nulla, anzi si nasconde delle scelte ad esempio di acquisti come abbigliamento, cambio colore capelli."
Buona l'intenzione ma sbagliata l'esecuzione, perché in quel momento lei è prevenuta e ha le difese alte. Sa che lo stai facendo per "avvicinartela" e non ci casca.
Quindi?
Quindi devi trovare il modo di uccidere il serpente con il suo stesso veleno.
Non so studiare una strategia per te senza maggiori dettagli. Dovresti trovare qualcosa di semplice con cui spiazzarla. Ad esempio: se ti tratta male o ti provoca, invece che fare l'offesa e girarti, prova a farle un sorriso e ad offrirle un cioccolatino. Magari lo rifiuterà perchè è a dieta, ma molto probabilmente rimarrà spiazzata dal tuo gesto. Magari la volta dopo chiedile se la va un the. Oppure quei dolcetti dietetici che hai fatto la sera prima. Non so. Trova tu il modo.
Ok? So che non è semplice, ma prima di aprire una guerra che non porterebbe a niente se non generarti stress, tanto vale fare anche questo tentativo.
Spero di esserti stato utile
Saluti.
Se vuoi facci sapere come è andata
Ovviamente la situazione andrebbe analizzata meglio di ciò che possiamo fare in questo contesto. ma provo a farmi un'idea di ciò che sta accadendo e magari provo a darti qualche spunto.
Non si possono cambiare le persone (o per lo meno in questo caso mi sembra alquanto difficile dato il rapporto così distaccato), ma si può cambiare noi stessi. E soprattutto in questo caso si può fare un tentativo cercando di cambiare il nostro atteggiamento verso certe persone.
Sembrerebbe che questa cognata stia cercando una sorta di conflitto con te, ti provoca, mette alla prova il tuo self control...
"quando incontro questo tipo di persona con questa personalità le ignoro e le evito, del tipo che li guardò in faccia quando mi si parla con certo tono e mi giro.
Per trasmetterti distanza e per farti capire la mia indifferenza sul gesto."
Questo, come giustamente hai notato anche tu definendolo "difetto" non aiuta la situazione perchè così facendo non fai che dare un feedback positivo al suo comportamento. Ovvero: se ad esempio lei vuole metterti in difficoltà e tu la eviti, vuol dire che ci sta riuscendo.
E allora come fare?
"Ho provato di tutto per avvicinarmi a lei, di inserirmi nei discorsi femminili, ma il nulla, anzi si nasconde delle scelte ad esempio di acquisti come abbigliamento, cambio colore capelli."
Buona l'intenzione ma sbagliata l'esecuzione, perché in quel momento lei è prevenuta e ha le difese alte. Sa che lo stai facendo per "avvicinartela" e non ci casca.
Quindi?
Quindi devi trovare il modo di uccidere il serpente con il suo stesso veleno.
Non so studiare una strategia per te senza maggiori dettagli. Dovresti trovare qualcosa di semplice con cui spiazzarla. Ad esempio: se ti tratta male o ti provoca, invece che fare l'offesa e girarti, prova a farle un sorriso e ad offrirle un cioccolatino. Magari lo rifiuterà perchè è a dieta, ma molto probabilmente rimarrà spiazzata dal tuo gesto. Magari la volta dopo chiedile se la va un the. Oppure quei dolcetti dietetici che hai fatto la sera prima. Non so. Trova tu il modo.
Ok? So che non è semplice, ma prima di aprire una guerra che non porterebbe a niente se non generarti stress, tanto vale fare anche questo tentativo.
Spero di esserti stato utile
Saluti.
Se vuoi facci sapere come è andata
Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it
[#2]
Ex utente
Caro dottore, ho letto con molta attenzione le sue parole e le devo dire che la metafora del serpente la pratico di rado, al suo così detto comando rispondo con sorriso. Ed effettivamente pensandoci noto il suo sguardo sbalordito, del tipo invece di arrabbiarsi che fa mi sorride. Il problema sta nel fatto che cerca di mettermi in difficoltà per 3 volte, forse per testare la mia pazienza.
Ma quanto tempo si può mettere in pratica questa metafora?
Questa situazione mi genera stress allo stato pure, che poi riverso sul mio fidanzato, ma capisco che da parte sua posso avere un appoggio al 50%.
Saluti
Ma quanto tempo si può mettere in pratica questa metafora?
Questa situazione mi genera stress allo stato pure, che poi riverso sul mio fidanzato, ma capisco che da parte sua posso avere un appoggio al 50%.
Saluti
[#3]
E allora, se il serpente è particolarmente velenoso, dovrai essere ancora più gentile.
"Ma quanto tempo si può mettere in pratica questa metafora?"
Finchè uno dei due non desiste. Vuoi essere tu o lasciamo che sia lei a mollare la spugna?
"poi riverso sul mio fidanzato"
per carità, non peggioriamo le cose. Andresti a giustificare i suoi dispetti nei tuoi confronti
In bocca al lupo
"Ma quanto tempo si può mettere in pratica questa metafora?"
Finchè uno dei due non desiste. Vuoi essere tu o lasciamo che sia lei a mollare la spugna?
"poi riverso sul mio fidanzato"
per carità, non peggioriamo le cose. Andresti a giustificare i suoi dispetti nei tuoi confronti
In bocca al lupo
Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it
[#4]
Ex utente
Buon pomeriggio dottore,
La volevo informare della situazione attuale.
C’è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ovvero, mia cognata si è rivolta in mal modo davanti a suo fratello, inconsapevolmente non si era accorta della sua presenza. Il mio fidanzato sul momento non le ha detto niente, perché erano presenti altre persone, ma in seguito le ha parlato. Diciamo che ha sputato il rospo. Afferma che per adesso è molto nervosa per varie problematiche con il fidanzato, che effettivamente non ha modo di comportasi in questa maniera con me, anzi mi stima per il mio modo di fare, ma allo stesso le snerva il fatto che io sia espansiva con tutti a differenza sua, che ho la soluzione per tutto, che ho molti conoscenti sul luogo di lavoro ecc
Suo fratello, giustamente le ha fatto riflettere sul fatto che ognuno di noi ha il proprio carattere e non c’è motivo di provare invidia verso altri.
Questo è quanto dottore.
La ringrazio per i suoi preziosi consigli.
Un caro saluto
La volevo informare della situazione attuale.
C’è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ovvero, mia cognata si è rivolta in mal modo davanti a suo fratello, inconsapevolmente non si era accorta della sua presenza. Il mio fidanzato sul momento non le ha detto niente, perché erano presenti altre persone, ma in seguito le ha parlato. Diciamo che ha sputato il rospo. Afferma che per adesso è molto nervosa per varie problematiche con il fidanzato, che effettivamente non ha modo di comportasi in questa maniera con me, anzi mi stima per il mio modo di fare, ma allo stesso le snerva il fatto che io sia espansiva con tutti a differenza sua, che ho la soluzione per tutto, che ho molti conoscenti sul luogo di lavoro ecc
Suo fratello, giustamente le ha fatto riflettere sul fatto che ognuno di noi ha il proprio carattere e non c’è motivo di provare invidia verso altri.
Questo è quanto dottore.
La ringrazio per i suoi preziosi consigli.
Un caro saluto
[#5]
Bene, mi fa molto piacere che la cognata abbai avuto modo di riflettere sul suo comportamento e si renda conto di non essere troppo in grado di saper gestire la sua situazione.
Se lo riterrà opportuno, scegliendo il modo giusto per farlo, potrai consigliarle un aiuto specialistico.
Saluti e buon continuo
Se lo riterrà opportuno, scegliendo il modo giusto per farlo, potrai consigliarle un aiuto specialistico.
Saluti e buon continuo
Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 5.2k visite dal 09/03/2022.
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