Fastidio nel essere giudicata dagli altri, come sopportare questa cosa?

Buongiorno,

Vi scrivo perché una delle mie difficoltà principali è l'esprimere me stessa e certe mie componenti del mio carattere.

Per farvi un esempio sui social, mi piace esporre certi disegni o fumetti che faccio, ovviamente non pubblico tutto, perché a volte penso che siano dei banali contenuti, e magari penso che gli altri confermerebbero la mia teoria.
In più ultimamente non mi sento di pubblicare nemmeno i miei stati o dei miei pensieri, perché non voglio che certe persone vedano o mi giudicano male.
Con queste persone mi sono allontanata senza motivi precisi, io in primis sono una persona molto introversa (direi anche asociale), riconosco che ho fatto certe promesse che poi non ho mantenuto, per esempio il fatto di farmi vedere più spesso, cosa che poi non ho mantenuto.
Un po' mi dispiace non aver mantenuto ciò che ho promesso ma dall'altra parte l'idea di farmi rivedere mi dà fastidio nel essere giudicata.
So che non è un comportamento maturo e riconosco i miei sbagli.
Tutto questo mi causa a dovermi bloccare nel pubblicare ciò che penso, ciò che realizzo perché non voglio che gli altri mi giudicano male e soprattutto non voglio che le persone si intromettano troppo in tutto ciò che vivo e faccio.
Questo a volte mi succede anche nella vita reale, nel senso che a volte non dico ciò che penso perché non amo discutere e non mi va di avere tutti contro.
Mi dà fastidio non esprimere del tutto me stessa, mi sento un po' limitata.
Mi piacerebbe sapere una vostra opinione e magari qualche consiglio su come affrontare questa paura.
Vi ringrazio in anticipo per la vostra risposta.
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Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 258 18
Cara utente,

la paura del giudizio è qualcosa con la quale ci scontriamo tutti, ed è anche comune nei casi in cui ad esempio si voglia appunto porre sotto giudizio agli altri una propria espressione creativa (come nel tuo caso i disegni di cui parli) o dei pensieri che potrebbero essere contrastanti con quello che viene spesso definito come "pensiero condiviso".

Però certe volte questa paura del giudizio è piu' una nostra psicotrappola che non la realtà. E se la persona avesse modo di vedere la realtà con distacco potrebbe accorgersi che gli altri non la stanno davvero giudicando.

E' difficile stabilire se questa tua paura del giudizio sia naturale o se in te si stia strutturando un po' di pensiero paranoico semplicemente leggendo queste poche righe. Tuttavia ci sono alcuni segnali che mi portano a pensare che questo tuo pensiero stia in qualche modo rendendo piu' difficile la tua vita (ad esempio "Con queste persone mi sono allontanata senza motivi precisi"
o "a volte non dico ciò che penso") ed è per questo che ti invito a richiedere un consulto specialistico.

Un terapeuta potrà aiutarti a ristrutturare questo tuo pensiero e a riprendere la tua vita sociale nel migliore dei modi.

Spero di essere stato d'aiuto, resto a disposizione

cari saluti

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it

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Utente
Utente
Intanto la ringrazio per la sua risposta. Per chiarire meglio questa mia difficoltà credo che sia dovuta più ad una mia paranoia, purtroppo in passato ho sofferto un po' di bullismo, con il tempo sono riuscita a fregarmene degli insulti o delle persone che mi isolavano ma ovviamente non del tutto. Quando entro in un gruppo che sia di lavoro o di conoscenze, nella mia mente si attiva che devo comportarmi in una certa maniera e se non sono d'accordo su certe cose non dico nulla perché non voglio essere considerata antipatica. Però c'è una parte di me che vorrebbe dire ciò che pensa, senza far arrabbiare nessuno, il punto è che spesso sto zitta. Vorrei sentirmi libera e in parte lo faccio tramite i disegni, però se espongo qualcosa di personale sui social, oltre che a pensare che siano banali, non vorrei che quelle persone che non ho più visto mi giudicassero male. Sarebbe bello se riuscissi ad esprimermi però mi è difficile.
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Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 258 18
Si, anche questo atteggiamento rientra nello stesso funzionamento che descrivevamo precedentemente.

Hai difficoltà a dire no e spesso ti ritrovi a fare cose per compiacere gli altri anche se non avresti in realtà voglia di farle.

Ripeto, non siamo in un contesto adeguato ne per fare una diagnosi ne per poterti dare un aiuto pratico (un qualunque consiglio elargito in un forum non servirebbe a niente credimi ed è per questo che ti ho consigliato di prendere un appuntamento specialistico). Tuttavia per completezza di informazioni il problema che sembri portare potrei descriverlo così (e ti chiedo di correggermi se sbaglio, perché dato appunto il contesto sarebbe comprensibile):

Per sentirti apprezzata, per ottenere il consenso, l'approvazione e la riconoscenza degli altri anteponi i bisogni altrui ai tuoi. Sei eccessivamente disponibile e sempre attenta a quello che gli altri pensano, fanno, potrebbero pensare o fare, perdendo di vista te stessa perché, continuamente, dai importanza al giudizio degli altri più che al tuo proprio giudizio.
E' quindi dal giudizio degli altri che non riesci a liberarti finendo col distorcere completamente le relazioni.
Una persona che ci sostiene, che tiene conto dei nostri bisogni e delle nostre necessità è gratificante si, ma ognuno di noi sa che è tutta un'altra cosa avere a che fare con una persona che è sempre accondiscendente.

Proprio perchè questo tipo di pensiero può distorcere le relazioni, le persone come te, si sentono spesso sole, perché sentono di esistere per quello che fanno, non per quello che sono.
In pratica, fai del bene agli altri per sentirti apprezzata e accettata, ma è proprio la consapevolezza di essere apprezzata SOLO per ciò che fai che in realtà ti fa stare male.

Ora, si può cambiare questa situazione?
Si, se esiste un problema esiste anche la sua soluzione

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
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Utente
Utente
Quello che ha scritto rispecchia ciò che sono, a volte faccio cose che non vorrei fare o non esprimo ciò che penso, e questo mi crea un po' di fastidio perché non sono me stessa. Poi le persone che mi conoscono, tra cui anche i miei genitori mi identificano da sempre come "l'artista" perché me la cavo a disegnare, da una parte mi fa piacere, ma dall'altra mi dà fastidio perché mi apprezzano solo per questo.
Da una parte la mia solitudine fa parte del mio carattere, dall'altra mi piacerebbe conoscere persone con cui posso essere me stessa, ma è difficile trovare qualcuno con cui costruire qualcosa di genuino e leale. Comunque sicuramente so che in qualche modo questo mio problema si può risolvere, anche perché è brutto vivere una vita in base a ciò che gli altri pensano di te. La ringrazio per la sua attenzione e anche per la pazienza di avermi ascoltata.
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Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 258 18
" so che in qualche modo questo mio problema si può risolvere" si, ma meglio se ti fai aiutare.

"Quello che ha scritto rispecchia ciò che sono" motivo in piu' per non indufiare.

Cari saluti

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
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