Ansia?! si puo' guarire in 10 giorni?
Ciao a tutti i medici! Sono un ragazzo di 19 anni! Da circa 5 mesi ho un problema, quando esco e vado in luoghi affollati, come negozi, scuola ecc.. mi capita di avere sudorazione, senzazione di svenimento o vertigini, anche quando devo uscire semplicemente con gli amici. Per questo malessere stavo rinunciando anche di partecipare alla gita di 5° anno ( infatti poi ci sono andato e mi sono sentito male, sempre gli stessi sintomi). Adesso fra 10 giorni devo affrontare gli esami di stato e non so come potrei mai affrontarli in questo stato. Chiedo hai medici dei consigli, dei pareri, se si tratta di ansia o altro....non so.. Mi serve aiuto, vorrei "guarire" entro questi giorni se è possibile. E poi la domanda che mi tartassa è questa: Ma da cosa puo' essere stato provocato questo malessere?? prima non ne avevo mai avuti sintomi simili. Tutto questo mi causa anche insicurezza, voglia di rimanere a casa.. prima ero io ad organizzare per esempio qualcosa con gli amici, adesso non è così!
Spero di avere delle risposte di aiuto e supporto...vorrei fare gli esami come tutte le persone normali. Grazie in anticipo.
Spero di avere delle risposte di aiuto e supporto...vorrei fare gli esami come tutte le persone normali. Grazie in anticipo.
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Gentile utente,
i sintomi che lei descrive fanno pensare ad uno stato ansioso o attacchi di panico ma con questa modalità non posso fare una diagnosi certa. Potrebbe ricordare la prima volta che ha provato queste sensazioni, con chi era, cosa stava facendo e dov'era? L'ansia eccessiva è uno stato di attivazione generale che provoca anche modificazioni fisiologiche come tachicardia, senso di soffocamento, sudorazione, sensazione di svenimento, senso di confusione, mancanza di respiro e non permette alla persona di vivere come prima per timore di poter stare male o per non provare ansia all'idea di affrontare quelle situazioni.L'evitamento delle situazioni viene considerato una soluzione indesiderata ma necessaria: cioè l'unico modo per non stare in ansia.In realtà l'evitamento non è una conseguenza del problema ma una delle sue cause: l'evitamento delle situazioni, cioè aumenta l'ansia. Il rifiuto categorico di non vivere la propria esperienza di ansia contribuisce a rendere l'esperienza dell'ansia così catastrofica. L'ansia in realtà si riduce nel momento in cui l'accettiamo in quanto tale: maggiore è l'ansia dell'ansia maggiore è l'ansia. Le sensazioni fisiche da lei provate se vengono interpretate in maniera catastrofica del tipo "oddio sto per morire, cosa mi sta succedendo?" aumentano lo stato anioso e così anche i sintomi corporei. Devi imparare ad accettare l'ansia senza valutare le modificazioni corporee come qualcosa di pericoloso. Comunque se mi spiega bene quando e come è successo la prima volta e quali sono stati i suoi pensieri potrò aiutarla meglio.
Cordiali saluti
i sintomi che lei descrive fanno pensare ad uno stato ansioso o attacchi di panico ma con questa modalità non posso fare una diagnosi certa. Potrebbe ricordare la prima volta che ha provato queste sensazioni, con chi era, cosa stava facendo e dov'era? L'ansia eccessiva è uno stato di attivazione generale che provoca anche modificazioni fisiologiche come tachicardia, senso di soffocamento, sudorazione, sensazione di svenimento, senso di confusione, mancanza di respiro e non permette alla persona di vivere come prima per timore di poter stare male o per non provare ansia all'idea di affrontare quelle situazioni.L'evitamento delle situazioni viene considerato una soluzione indesiderata ma necessaria: cioè l'unico modo per non stare in ansia.In realtà l'evitamento non è una conseguenza del problema ma una delle sue cause: l'evitamento delle situazioni, cioè aumenta l'ansia. Il rifiuto categorico di non vivere la propria esperienza di ansia contribuisce a rendere l'esperienza dell'ansia così catastrofica. L'ansia in realtà si riduce nel momento in cui l'accettiamo in quanto tale: maggiore è l'ansia dell'ansia maggiore è l'ansia. Le sensazioni fisiche da lei provate se vengono interpretate in maniera catastrofica del tipo "oddio sto per morire, cosa mi sta succedendo?" aumentano lo stato anioso e così anche i sintomi corporei. Devi imparare ad accettare l'ansia senza valutare le modificazioni corporee come qualcosa di pericoloso. Comunque se mi spiega bene quando e come è successo la prima volta e quali sono stati i suoi pensieri potrò aiutarla meglio.
Cordiali saluti
Dr.ssa Federica Ludovici
[#2]
Gentile ragazzo, se il tuo malessere è iniziato già 5 mesi fa, perdonami, ma è difficile aspettarsi di poterlo risolvere del tutto in 10 giorni. Avresti dovuto pensarci un po' prima.
Però puoi sempre richiedere una visita psichiatrica e vedere se è possibile prescriverti qualcosa per calmarti un po' nell'immediato, e passato l'esame studiare un percorso di cura più approfondito. Eventualmente anche di tipo psicoterapeutico.
Cordiali saluti
Però puoi sempre richiedere una visita psichiatrica e vedere se è possibile prescriverti qualcosa per calmarti un po' nell'immediato, e passato l'esame studiare un percorso di cura più approfondito. Eventualmente anche di tipo psicoterapeutico.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gentile ragazzo,
concordo con il collega sul fatto che se sono ormai diversi mesi che lamenti i disturbi di cui hai scritto, sia necessario andare a fondo della questione, approfondendo tramite gli specialisti necessari.
Nel frattempo puoi rivolgerti a uno psichiatra per cercare di "tamponare" l'emergenza e affrontare con più serenità gli esami di stato.
Non esistono tuttavia soluzioni magiche nel momento in cui il nostro corpo manifesta dei segnali di disagio: ti consiglio quindi di affrontare al più presto il problema in maniera approfondita.
Cordialmente,
concordo con il collega sul fatto che se sono ormai diversi mesi che lamenti i disturbi di cui hai scritto, sia necessario andare a fondo della questione, approfondendo tramite gli specialisti necessari.
Nel frattempo puoi rivolgerti a uno psichiatra per cercare di "tamponare" l'emergenza e affrontare con più serenità gli esami di stato.
Non esistono tuttavia soluzioni magiche nel momento in cui il nostro corpo manifesta dei segnali di disagio: ti consiglio quindi di affrontare al più presto il problema in maniera approfondita.
Cordialmente,
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
[#4]
Utente
Innazitutto ringrazio i medici che mi hanno risposto! Allora il mio primo attacco di ansia è avvenuto a scuola mentre stavo in classe come tutti i giorni, il sintomo iniziale è stato un giramento di testa o stordimento una cosa del genere. Tornato a casa pensavo che fosse una cosa normale, magari causata dalla stanchezza ecc. Ma i giorni seguenti ho avuto sempre gli stessi sintomi spesso anche piu' acuti tanto che uscivo dalla classe con la scusa di andare in bagno, stavo un po' fuori e poi rientravo. All'inizio questi sintomi si manifestavano nelle prime ore.. pensavo che fosse una coincidenza, ma ho potuto verificare io stesso che non è così perchè li ho cominciati ad avere anche nel pomeriggio e in altre occasioni. Allora dal momento in cui vedevo che i sintomi continuavano, ho fatto delle analisi ( tutto ok), ho fatto anche una visita oculistica, il medico di famiglia mi ha prescritto degli integratori.. ma nulla i sintomi continuano. Io cerco di evitare delle situazioni che mi "appaiono" difficili come ha riportato la Dr.ssa Ludovici. Quello che penso durante i sintomi è paura di star male soprattutto di svenire e il giorno prima di andare a scuola avevo gia' l'ansia di pensare che l'indomani mi sarei sentito male, come se ne avevo la sicurezza.I sintomi fisici sono uguali a quelli descritti dalla Dr.ssa Ludovici. Attendo la sua risposta..
[#5]
Gentile utente,
volevo capire meglio quando si era verificato il primo attacco di ansia e come lei lo aveva vissuto. Perchè il problema è proprio questo: basta un sintomo fisico che viene interpretato male come un giramento di testa (per interpetato male intendo che gli si attribuisce un significato catastrofico del tipo "oddio mi sto sentendo male") a scatenare ansia e maggior agitazione e in seguito basta aver paura che ciò si possa verificare per evitare situazioni in cui si potrebbe ripresentare il malessere. Il fatto che lei abbia paura quando si trova in luoghi affollati è tipico di questo disagio perchè li è come se avesse la sensazione di non poter avere una via di fuga se dovesse star male.
Molti aspetti andrebbero approfonditi ma non posso farlo con questa modalità perciò le consiglio di approfondirle meglio con uno specialista che possa seguirla da vicino e dal "vivo". Quello che le posso dire è che non corre alcun pericolo se avverte questi sintomi fisici: un attacco di panico si ferma sempre e comunque da solo. Le alterazioni fisiche causate dal meccanismo della paura e che provocano l'ansia o il panico non sono mai pericolose, non viene l'infarto, non si sviene! Non succede nulla. Prova a pensare quando avverti questi sintomi che non ti sta accadendo nulla (anche perchè hai anche verificato con esami fisici)e che passeranno da soli senza agitarti. E'sicuramente certo che sono consigli che posso darle secondo le possibilità che ho adesso, non conoscendola bene e non avendo un quadro completo perciò le ho detto che la soluzione migliore sarebbe quella di trovare uno psicoterapeuta che potrà aiutarla meglio: è abbastanza improbabile che possa risolvere la sua problematica in 10 giorni ma per adesso potresti rivolgerti ad uno psichiatra per attenuare lo stato d'ansia momentaneamente e poi rivolgerti ad uno psicoterapeuta.
Mi faccia sapere
Cordiali saluti
volevo capire meglio quando si era verificato il primo attacco di ansia e come lei lo aveva vissuto. Perchè il problema è proprio questo: basta un sintomo fisico che viene interpretato male come un giramento di testa (per interpetato male intendo che gli si attribuisce un significato catastrofico del tipo "oddio mi sto sentendo male") a scatenare ansia e maggior agitazione e in seguito basta aver paura che ciò si possa verificare per evitare situazioni in cui si potrebbe ripresentare il malessere. Il fatto che lei abbia paura quando si trova in luoghi affollati è tipico di questo disagio perchè li è come se avesse la sensazione di non poter avere una via di fuga se dovesse star male.
Molti aspetti andrebbero approfonditi ma non posso farlo con questa modalità perciò le consiglio di approfondirle meglio con uno specialista che possa seguirla da vicino e dal "vivo". Quello che le posso dire è che non corre alcun pericolo se avverte questi sintomi fisici: un attacco di panico si ferma sempre e comunque da solo. Le alterazioni fisiche causate dal meccanismo della paura e che provocano l'ansia o il panico non sono mai pericolose, non viene l'infarto, non si sviene! Non succede nulla. Prova a pensare quando avverti questi sintomi che non ti sta accadendo nulla (anche perchè hai anche verificato con esami fisici)e che passeranno da soli senza agitarti. E'sicuramente certo che sono consigli che posso darle secondo le possibilità che ho adesso, non conoscendola bene e non avendo un quadro completo perciò le ho detto che la soluzione migliore sarebbe quella di trovare uno psicoterapeuta che potrà aiutarla meglio: è abbastanza improbabile che possa risolvere la sua problematica in 10 giorni ma per adesso potresti rivolgerti ad uno psichiatra per attenuare lo stato d'ansia momentaneamente e poi rivolgerti ad uno psicoterapeuta.
Mi faccia sapere
Cordiali saluti
[#6]
Utente
La ringrazio tantissimo per la sua gentilezza. Quelle cose che mi ha scritto sono per me "parole" di sostegno e aiuto. Quindi io dovrei andare momentaneamente da un psichiatra, ma come faccio ad andarci? e soprattutto.. come lo spiego hai miei genitori? e poi perchè dal psichiatra? ( scusatemi per la mia ingnoranza).
[#7]
Gentile utente,
Dallo psichiatra perché nell'ipotesi di un disturbo di panico la cura è in prima battuta affidata allo psichiatra, il quale può impostare una diagnosi medica anche rispetto ad altre ipotesi.
Ai suoi genitori (che essendo maggiorenne non devono obbligatoriamente intervenire nel suo rapporto con un medico) se ritiene può dire che ha dei sintomi che le danno fastidio e quindi vuole che qualcuno le spieghi come fare. Lo dice come se dovesse confessargli una cosa vergognosa...
Dallo psichiatra perché nell'ipotesi di un disturbo di panico la cura è in prima battuta affidata allo psichiatra, il quale può impostare una diagnosi medica anche rispetto ad altre ipotesi.
Ai suoi genitori (che essendo maggiorenne non devono obbligatoriamente intervenire nel suo rapporto con un medico) se ritiene può dire che ha dei sintomi che le danno fastidio e quindi vuole che qualcuno le spieghi come fare. Lo dice come se dovesse confessargli una cosa vergognosa...
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#8]
Gentile ragazzo, il Dottor Pacini mi permetterà di dissentire dal suo parere. Nel suo caso, passare prima dallo psichiatra potrebbe essere indicato per vedere se è possibile aiutarla in qualche modo nell'immediato, visto che ha bisogno di un aiuto urgente. Se e in che modo, questo potrà essere lo stesso psichiatra a dirglielo.
Ma non perché in generale il disturbo di panico debba necessariamente essere visto prima dallo psichiatra: la legge ne permette la valutazione, la diagnosi e la presa in carico anche allo psicologo abilitato all'esercizio della psicoterapia.
Cordiali saluti
Ma non perché in generale il disturbo di panico debba necessariamente essere visto prima dallo psichiatra: la legge ne permette la valutazione, la diagnosi e la presa in carico anche allo psicologo abilitato all'esercizio della psicoterapia.
Cordiali saluti
[#9]
Gentile utente,
concordo a pieno con il Dott. Santonocito: lo psichiatra potrà aiutarla nell'urgenza ad abbassare il suo livello di ansia ma le consiglio di affrontare subito dopo una psicoterapia per capire meglio le cause del suo disagio e per poter gestire in maniera più funzionale il suo stato ansioso.
Cordiali saluti
concordo a pieno con il Dott. Santonocito: lo psichiatra potrà aiutarla nell'urgenza ad abbassare il suo livello di ansia ma le consiglio di affrontare subito dopo una psicoterapia per capire meglio le cause del suo disagio e per poter gestire in maniera più funzionale il suo stato ansioso.
Cordiali saluti
[#10]
Gentile ragazzo,
leggo solo ora il tuo post, per cui i 10 giorni a nostra disposizione sono diventati 5...
Allora, intanto prova a leggerti questo articolo sul panico, nella speranza che avere qualche informazione in più ti possa permettere di vivere meglio il momento dell'esame. https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html
Oltre a questo io ti consiglio di studiare: sarà dopo l'esame che riuscirai a capire meglio l'origine di quest'ansia, poichè penso che adessoa pochi giorni dalla prova nessun psichiatra o psicologo ti potrà far passare l'ansia!
Se dopo l'estate i tuoi sintomi dovessero persistere allora contatta psichiatra e psicoterapeuta
leggo solo ora il tuo post, per cui i 10 giorni a nostra disposizione sono diventati 5...
Allora, intanto prova a leggerti questo articolo sul panico, nella speranza che avere qualche informazione in più ti possa permettere di vivere meglio il momento dell'esame. https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html
Oltre a questo io ti consiglio di studiare: sarà dopo l'esame che riuscirai a capire meglio l'origine di quest'ansia, poichè penso che adessoa pochi giorni dalla prova nessun psichiatra o psicologo ti potrà far passare l'ansia!
Se dopo l'estate i tuoi sintomi dovessero persistere allora contatta psichiatra e psicoterapeuta
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#11]
Utente
Gentili dottori, vi scrivo ancora perchè da prima degli esami di stato fino ad adesso la mia situazione non è migliorata è rimasta sempre la stessa, anzi devo confessare che adesso il disturbo si è accentuato, i sintomi sono sempre quelli, giramento di testa, dolori al petto,cerco di isolarmi di stare a casa per paura di sentirmi male ecc.. Io non ho capito se affrontare innazitutto il problema andando da uno psichiatra o da un psicologo, e poi ho sentito molte persone che assumono delle pastiglie per risolvere questo stato di ansia, ma il problema non dovrebbe essere risolto a livello mentale quindi psicologico? a cosa servono i farmaci? non è che si possono prendere a vita!! Aldila' di questo il mio vero problema attualmente è quello di dirlo hai miei genitori, io ne ho parlato..ma mi dicono tranquillo non è nulla è nervosismo ecc.. e quindi mi viene difficoltoso dirgli che ho bisogno di uno pisicologo o pisichiatra. Infine l'ansia puo' essere guarita del tutto?
[#13]
Gentile ragazzo, puoi rivolgerti anche da solo alla tua ASL, senza bisogno di dirlo a nessuno. Puoi chiedere indifferentemente una visita psichiatrica o un colloquio psicologico, il professionista che ti riceverà saprà indirizzarti verso il tipo di cura più adatta a te. È possibile che ti sia prescritto un farmaco e allo stesso tempo un percorso psicoterapeutico. Da qui però è impossibile capire che cosa sia effettivamente adatto a te.
Ad ogni modo dall'ansia si può guarire, stai tranquillo. Però devi prendere questa decisione di affidarti a un professionista, perché evidentemente da solo non riesci a risolvere il problema.
Cordiali saluti
Ad ogni modo dall'ansia si può guarire, stai tranquillo. Però devi prendere questa decisione di affidarti a un professionista, perché evidentemente da solo non riesci a risolvere il problema.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 39.8k visite dal 16/06/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.