Mancanza di intesa, fraintendimenti, gelosia e paranoie con il ragazzo che amo, consigli?
Salve a tutti,
mi presento, sono M, una ragazza introversa ma schietta.
Da un anno e sei mesi, ho iniziato a conversare a distanza con un ragazzo.
Non ci siamo mai visti, ma ci siamo trovati bene e vorremmo diventare una coppia (chiarisco: sin dal primo momento in cui ho notato intesa romantica, ho chiarito di non volere una relazione ufficiale senza prima frequentarci dal vivo, perlomeno per vedere se anche di persona riusciamo ad avere lo stesso feeling, per intenderci.
Tutto ciò anche per non affrettare nulla).
Vedo problematiche nelle nostre interazioni.
Abbiamo lunghi momenti di silenzio, o parliamo di qualcosa che l'altro fraintende e viceversa e sfociamo in discussioni.
Prima gli argomenti venivano da soli e il nostro modo di parlare era visibilmente diverso, ora sembra come se gli argomenti manchino, come se non ci capissimo anche se ci facciamo domande a vicenda per provarci.
Come se semplicemente fossimo su due linee d'onda differenti.
Noi parliamo sempre delle nostre problematiche ma ci si ritrova in un circolo vizioso in cui si dice una problematica, si fraintende e in tutti i casi ne rimaniamo scossi.
Ora la situazione (dopo l'ultima accesa discussione che abbiamo avuto, ma ce ne sono state molte in cui ad esempio si era concluso che non si metteva lo stesso impegno, che c'era un lieve desiderio di possessione, pretendere cose estranee al carattere dell'altro e che spesso era solo uno a mettersi nei panni dell'altro e quindi si davano molte cose per scontate) sembra essersi calmata, ma i problemi non si risolvono solo a parole.
Ultimamente sto cercando di riallacciare un rapporto di amicizia con un ragazzo, che è stato una mia cotta: nonostante ciò il sentimento è sparito.
Sapendo di sue condizioni non molto rosee, vorrei provare ad aiutarlo.
Questo mio voler aiutare persone a cui voglio bene, non significa che io trascuri gli altri, e sinceramente quando ho pensato di provare a parlargli mi sono interrotta perché ho pensato che D avrebbe reagito male come in passato e mi sarei sentita in colpa.
Ho però chiesto un parere e concordato con D che non gli avrebbe dato problemi scrivergli, ma la gelosia, l'insicurezza e le paranoie sono innegabili, nonostante io non abbia nulla da nascondere e dica ogni cosa.
Provo così ma sembra che non riesca a separare il passato dal presente, e questo noto che lo fa soffrire, e vorrei fare qualcosa prima per lui piuttosto che per una futura coppia: per me non è importante il titolo di "fidanzati" o quant'altro, mi basta che lui stia bene e che riesca ad andare d'accordo con sé stesso.
Per venirgli incontro mi metto nei suoi panni e reputo di venirgli incontro, provando spesso a fare discorsi seri per rassicurarlo sulle sue paranoie, ma allo stesso tempo non ho mai chiuso amicizie o simili.
Spero di esser stata abbastanza completa nel racconto, ma sono disposta a rispondere a qualsiasi cosa e far intervenire lui se necessario per aiutarvi a comprendere meglio.
Grazie.
-M-
mi presento, sono M, una ragazza introversa ma schietta.
Da un anno e sei mesi, ho iniziato a conversare a distanza con un ragazzo.
Non ci siamo mai visti, ma ci siamo trovati bene e vorremmo diventare una coppia (chiarisco: sin dal primo momento in cui ho notato intesa romantica, ho chiarito di non volere una relazione ufficiale senza prima frequentarci dal vivo, perlomeno per vedere se anche di persona riusciamo ad avere lo stesso feeling, per intenderci.
Tutto ciò anche per non affrettare nulla).
Vedo problematiche nelle nostre interazioni.
Abbiamo lunghi momenti di silenzio, o parliamo di qualcosa che l'altro fraintende e viceversa e sfociamo in discussioni.
Prima gli argomenti venivano da soli e il nostro modo di parlare era visibilmente diverso, ora sembra come se gli argomenti manchino, come se non ci capissimo anche se ci facciamo domande a vicenda per provarci.
Come se semplicemente fossimo su due linee d'onda differenti.
Noi parliamo sempre delle nostre problematiche ma ci si ritrova in un circolo vizioso in cui si dice una problematica, si fraintende e in tutti i casi ne rimaniamo scossi.
Ora la situazione (dopo l'ultima accesa discussione che abbiamo avuto, ma ce ne sono state molte in cui ad esempio si era concluso che non si metteva lo stesso impegno, che c'era un lieve desiderio di possessione, pretendere cose estranee al carattere dell'altro e che spesso era solo uno a mettersi nei panni dell'altro e quindi si davano molte cose per scontate) sembra essersi calmata, ma i problemi non si risolvono solo a parole.
Ultimamente sto cercando di riallacciare un rapporto di amicizia con un ragazzo, che è stato una mia cotta: nonostante ciò il sentimento è sparito.
Sapendo di sue condizioni non molto rosee, vorrei provare ad aiutarlo.
Questo mio voler aiutare persone a cui voglio bene, non significa che io trascuri gli altri, e sinceramente quando ho pensato di provare a parlargli mi sono interrotta perché ho pensato che D avrebbe reagito male come in passato e mi sarei sentita in colpa.
Ho però chiesto un parere e concordato con D che non gli avrebbe dato problemi scrivergli, ma la gelosia, l'insicurezza e le paranoie sono innegabili, nonostante io non abbia nulla da nascondere e dica ogni cosa.
Provo così ma sembra che non riesca a separare il passato dal presente, e questo noto che lo fa soffrire, e vorrei fare qualcosa prima per lui piuttosto che per una futura coppia: per me non è importante il titolo di "fidanzati" o quant'altro, mi basta che lui stia bene e che riesca ad andare d'accordo con sé stesso.
Per venirgli incontro mi metto nei suoi panni e reputo di venirgli incontro, provando spesso a fare discorsi seri per rassicurarlo sulle sue paranoie, ma allo stesso tempo non ho mai chiuso amicizie o simili.
Spero di esser stata abbastanza completa nel racconto, ma sono disposta a rispondere a qualsiasi cosa e far intervenire lui se necessario per aiutarvi a comprendere meglio.
Grazie.
-M-
[#1]
Non è chiara la domanda che ci stai facendo o il parere che ci stai chiedendo.
Tuttavia le relazioni sentimentali a distanza, specie se non ci si è mai visti di persona, possono essere una delle cose più snervanti da vivere. I fraintendimenti sono molto più facili e tali relazioni - se così si possono chiamare - finiscono spesso prima di cominciare. Dovreste perciò trovare il modo di vedervi almeno una volta di persona. E poi ripartire da lì.
Tuttavia le relazioni sentimentali a distanza, specie se non ci si è mai visti di persona, possono essere una delle cose più snervanti da vivere. I fraintendimenti sono molto più facili e tali relazioni - se così si possono chiamare - finiscono spesso prima di cominciare. Dovreste perciò trovare il modo di vedervi almeno una volta di persona. E poi ripartire da lì.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Sì, come dicevo la cosa più urgente e importante che potreste fare, a mio parere, è incontrarvi di persona. E passare qualche ora insieme, per conoscervi.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 887 visite dal 28/02/2022.
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