Ho veramente bisogno di chiedere aiuto?
Salve dottori,
Sono una ragazza che frequenta le superiori e avrei bisogno di consigli su come gestire attacchi di rabbia/ira.
Questa sera mi sono resa conto di aver sorpassato il limite, sbattendo una porta di vetri così forte da averla rotta.
Quando mi arrabbio sono solita a sbattere le porte, ma sono cosciente del fatto che se sbattessi quella specifica porta si romperebbe.
Invece questa sera non mi riconoscevo e, tra un battito di ciglia e un altro, ho visto la porta intatta e poi a pezzi.
Non riesco a capire se questa sia normale rabbia, ma se lo fosse non penso sarebbe normale arrabbiarsi per una cosa minima come ad esempio, il fatto che i miei genitori non hanno messo il tovagliolo per me a tavola, o il fatto che mastichino troppo forte.
Per sfogarmi e per reprimere questa mia rabbia (a parer mio senza senso) utilizzo molti metodi nocivi per me e i miei dintorni, ma ultimamente ho provato ad usarne di più sani, come urlare nel cuscino, contare, farmi delle domande tipo "vale la pena arrabbiarsi di questa cosa?
",... Invece niente, questa sera non ci ho neanche pensato, l'ho fatto e basta.
Il bello è che questi "attacchi" (se così si possono chiamare) durano poco (5 minuti circa) ma sono veramente intensi.
Non sono mai arrivata a mettere le mani addosso a qualcuno o a rompere le cose (almeno fino ad oggi).
Inoltre, una cosa che non mi è mai successa (se non dopo attacchi di panico), è che dopo questa cosa mi sento vuota, come se non avessi emozioni, e si ovviamente mi sento in colpa, ma non tanto come dovrei, ed è questo che mi frustra di più.
Sono veramente disperata perché i miei genitori ora mi odiano più che mai ma io davvero non volevo rompere il vetro della porta; ovviamente non mi credono.
Come ho detto prima, non so se questa sia rabbia normale o no, quindi volevo anche sapere se ho bisogno di chiedere aiuto a livello psicologico, in modo da porre fine a questo incubo.
Grazie mille in anticipo e Buona serata.
Sono una ragazza che frequenta le superiori e avrei bisogno di consigli su come gestire attacchi di rabbia/ira.
Questa sera mi sono resa conto di aver sorpassato il limite, sbattendo una porta di vetri così forte da averla rotta.
Quando mi arrabbio sono solita a sbattere le porte, ma sono cosciente del fatto che se sbattessi quella specifica porta si romperebbe.
Invece questa sera non mi riconoscevo e, tra un battito di ciglia e un altro, ho visto la porta intatta e poi a pezzi.
Non riesco a capire se questa sia normale rabbia, ma se lo fosse non penso sarebbe normale arrabbiarsi per una cosa minima come ad esempio, il fatto che i miei genitori non hanno messo il tovagliolo per me a tavola, o il fatto che mastichino troppo forte.
Per sfogarmi e per reprimere questa mia rabbia (a parer mio senza senso) utilizzo molti metodi nocivi per me e i miei dintorni, ma ultimamente ho provato ad usarne di più sani, come urlare nel cuscino, contare, farmi delle domande tipo "vale la pena arrabbiarsi di questa cosa?
",... Invece niente, questa sera non ci ho neanche pensato, l'ho fatto e basta.
Il bello è che questi "attacchi" (se così si possono chiamare) durano poco (5 minuti circa) ma sono veramente intensi.
Non sono mai arrivata a mettere le mani addosso a qualcuno o a rompere le cose (almeno fino ad oggi).
Inoltre, una cosa che non mi è mai successa (se non dopo attacchi di panico), è che dopo questa cosa mi sento vuota, come se non avessi emozioni, e si ovviamente mi sento in colpa, ma non tanto come dovrei, ed è questo che mi frustra di più.
Sono veramente disperata perché i miei genitori ora mi odiano più che mai ma io davvero non volevo rompere il vetro della porta; ovviamente non mi credono.
Come ho detto prima, non so se questa sia rabbia normale o no, quindi volevo anche sapere se ho bisogno di chiedere aiuto a livello psicologico, in modo da porre fine a questo incubo.
Grazie mille in anticipo e Buona serata.
[#1]
Gentile utente,
se sta frequentando le scuole superiori, probabilmente c'è uno psicologo nella sua scuola e potrà rivolgersi prima di tutto a lui.
Se non ci fosse, può recarsi al Consultorio Giovani o presso le ASL.
Può rivolgersi anche al medico di famiglia per averne la prescrizione che renderà quasi gratuiti i colloqui specialistici.
Quelli che elenca (attacchi di panico, crisi di rabbia, misofonia) sono sintomi che è opportuno ricondurre alla causa, e che vanno trattati subito, per la loro tendenza a limitare la vita e le relazioni di chi ne è portatore.
Non perda tempo: i disturbi trascurati si acuiscono e si cronicizzano.
Buone cose.
se sta frequentando le scuole superiori, probabilmente c'è uno psicologo nella sua scuola e potrà rivolgersi prima di tutto a lui.
Se non ci fosse, può recarsi al Consultorio Giovani o presso le ASL.
Può rivolgersi anche al medico di famiglia per averne la prescrizione che renderà quasi gratuiti i colloqui specialistici.
Quelli che elenca (attacchi di panico, crisi di rabbia, misofonia) sono sintomi che è opportuno ricondurre alla causa, e che vanno trattati subito, per la loro tendenza a limitare la vita e le relazioni di chi ne è portatore.
Non perda tempo: i disturbi trascurati si acuiscono e si cronicizzano.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 27/02/2022.
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