Credo di essere depressa
Non sono mai andata da uno psicologo perciò non voglio auto diagnosticarmi ma ultimamente pensò di esserlo da ormai 2 anni.
Inizialmente era solo un momento di abbandono dovuto alla quarantena e avevo perso interesse in tutto ed ero veramente triste tutto il tempo, poi ci fu l'estate dove mi ripresi un po' e mi ricordo che un giorno ricevetti un abbraccio da una persona che volevo bene e mi aveva resa molto felice e mi ero sentita coccolata, quasi da farmi svanire il dolore che provavo.
Ormai gli abbracci per me sono vuoti, non hanno più quel calore di prima.
Prima della quarantena mangiavo come facevo sempre quindi non troppo anzi, il cibo era l'ultima cosa che mi piaceva, invece ora mangio e ho sempre fame.
L'interesse che provavo prima per alcune cose ora non c'è più o va a periodi.
Il dolore che provo anche questo va a periodi che più o meno sono gli stessi da 2 anni all'incirca, ovvero da settembre a dicembre sto male ma tanto, a gennaio mi riprendo e a febbraio, a marzo e a aprile sto bene a parte a volte sera però come se non fosse successo nulla e questi periodi mi sento di impazzire e penso di mentire quando dico che sto male e vado meglio all'università, invece da maggio a settembre mi sento sia bene che male però più male che bene, una via di mezzo.
Ora mi sento più vuota del solito e a volte questo vuoto lo percepisco come se infondo infondo ci fosse un minimo di felicitò o a volte tristezza ma ora non c'è niente, è vuoto.
Quando mi sento male o ho un attacco di panico o sto piangendo per come mi sento, mi succede la maggior parte delle volte di sera e quindi apro la finestra mi siedo per terra e fumo una sigaretta però dopo aver fatto questo mi sento vuota, come se non fosse successo niente e mi sento leggermente più produttiva, ma il mattino dopo sono di nuovo vuota e senza voglia di far niente.
Non trovo più un motivo per vivere, ma non voglio morire ma non voglio neanche vivere, la morte mi spaventa.
Per via della mia paura della morte avevo diversi attacchi di panico da piccola e dovevo sempre tenere la mente occupata.
A volte ho momenti dove "vedo annebbiato" e non sono in me e voglio farmi del male fisico come tagliarmi.
Ora non sento niente, potrei buttarmi anche ora dalla finestra senza pensarci due volte e sono nel mio periodo dove "sto bene" ma non poi così tanto che è diverso da quello che mi succede da maggio o quello di settembre. Ho paura che se andassi ora da uno psicologo potrei mentire su ciò che provo perché mi sento "bene" e ho paura che direi dei comportamenti che ho letto o ho visto.
Un hobby che vorrei praticare è tiro a segno, non per puntarmi la pistola in fronte, non ne sarei capace penso, ma lo voglio fare perché lo sento liberatorio.
Ciò che ho scritto sarà confusionario però non saprei come scriverlo meglio, a voce sarebbe più facile.
Sto pensando di andare da uno psicologo soltanto che è una spesa un po' grossa per me.
Grazie a chi mi risponderà.
Inizialmente era solo un momento di abbandono dovuto alla quarantena e avevo perso interesse in tutto ed ero veramente triste tutto il tempo, poi ci fu l'estate dove mi ripresi un po' e mi ricordo che un giorno ricevetti un abbraccio da una persona che volevo bene e mi aveva resa molto felice e mi ero sentita coccolata, quasi da farmi svanire il dolore che provavo.
Ormai gli abbracci per me sono vuoti, non hanno più quel calore di prima.
Prima della quarantena mangiavo come facevo sempre quindi non troppo anzi, il cibo era l'ultima cosa che mi piaceva, invece ora mangio e ho sempre fame.
L'interesse che provavo prima per alcune cose ora non c'è più o va a periodi.
Il dolore che provo anche questo va a periodi che più o meno sono gli stessi da 2 anni all'incirca, ovvero da settembre a dicembre sto male ma tanto, a gennaio mi riprendo e a febbraio, a marzo e a aprile sto bene a parte a volte sera però come se non fosse successo nulla e questi periodi mi sento di impazzire e penso di mentire quando dico che sto male e vado meglio all'università, invece da maggio a settembre mi sento sia bene che male però più male che bene, una via di mezzo.
Ora mi sento più vuota del solito e a volte questo vuoto lo percepisco come se infondo infondo ci fosse un minimo di felicitò o a volte tristezza ma ora non c'è niente, è vuoto.
Quando mi sento male o ho un attacco di panico o sto piangendo per come mi sento, mi succede la maggior parte delle volte di sera e quindi apro la finestra mi siedo per terra e fumo una sigaretta però dopo aver fatto questo mi sento vuota, come se non fosse successo niente e mi sento leggermente più produttiva, ma il mattino dopo sono di nuovo vuota e senza voglia di far niente.
Non trovo più un motivo per vivere, ma non voglio morire ma non voglio neanche vivere, la morte mi spaventa.
Per via della mia paura della morte avevo diversi attacchi di panico da piccola e dovevo sempre tenere la mente occupata.
A volte ho momenti dove "vedo annebbiato" e non sono in me e voglio farmi del male fisico come tagliarmi.
Ora non sento niente, potrei buttarmi anche ora dalla finestra senza pensarci due volte e sono nel mio periodo dove "sto bene" ma non poi così tanto che è diverso da quello che mi succede da maggio o quello di settembre. Ho paura che se andassi ora da uno psicologo potrei mentire su ciò che provo perché mi sento "bene" e ho paura che direi dei comportamenti che ho letto o ho visto.
Un hobby che vorrei praticare è tiro a segno, non per puntarmi la pistola in fronte, non ne sarei capace penso, ma lo voglio fare perché lo sento liberatorio.
Ciò che ho scritto sarà confusionario però non saprei come scriverlo meglio, a voce sarebbe più facile.
Sto pensando di andare da uno psicologo soltanto che è una spesa un po' grossa per me.
Grazie a chi mi risponderà.
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>>> Ho paura che se andassi ora da uno psicologo potrei mentire su ciò che provo perché mi sento "bene"
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>>> Sto pensando di andare da uno psicologo soltanto che è una spesa un po' grossa per me.
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Occhio a non "raccontartela", allora, perché se sei così brava a mentire a te stessa, potresti anche farlo mentre trovi scuse per non andarci, da uno psicologo. O uno psichiatra, perché potrebbe essere indicata anche la visita psichiatrica.
I sintomi che descrivi potrebbero essere relativi a disturbi o quadri diversi, perciò da qui non è possibile fare chiarezza. Sembra prevalente l'aspetto depressivo, con l'anaffettività e la mancanza di voglie, ma potrebbe trattarsi di un disturbo bipolare.
Perciò dovresti farti vedere.
La spesa potrebbe essere inferiore a quanto ti immagini, se ti fai organizzare degli appuntamenti dalla tua Asl, magari dopo averne parlato ai tuoi genitori.
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>>> Sto pensando di andare da uno psicologo soltanto che è una spesa un po' grossa per me.
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Occhio a non "raccontartela", allora, perché se sei così brava a mentire a te stessa, potresti anche farlo mentre trovi scuse per non andarci, da uno psicologo. O uno psichiatra, perché potrebbe essere indicata anche la visita psichiatrica.
I sintomi che descrivi potrebbero essere relativi a disturbi o quadri diversi, perciò da qui non è possibile fare chiarezza. Sembra prevalente l'aspetto depressivo, con l'anaffettività e la mancanza di voglie, ma potrebbe trattarsi di un disturbo bipolare.
Perciò dovresti farti vedere.
La spesa potrebbe essere inferiore a quanto ti immagini, se ti fai organizzare degli appuntamenti dalla tua Asl, magari dopo averne parlato ai tuoi genitori.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.2k visite dal 23/02/2022.
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