Carattere remissivo e incapacità di aprirsi
Buongiorno,
Non ho amici, dato che quelli che consideravo tali, si sono rivelati come dei semplici conoscenti.
Ho un carattere molto remissivo e una totale incapacità di aprirmi agli altri.
Si o no se proprio capita faccio due parole qualche volta con persone conosciute nei locali che frequento, ma mai di mia iniziativa e se ci provo mi blocco e getto la spugna andando via.
Può questo ad avermi portato ad una depressione nascosta, che celo dietro ad un sorriso, ma che mi fa stare male?
Non ho amici, dato che quelli che consideravo tali, si sono rivelati come dei semplici conoscenti.
Ho un carattere molto remissivo e una totale incapacità di aprirmi agli altri.
Si o no se proprio capita faccio due parole qualche volta con persone conosciute nei locali che frequento, ma mai di mia iniziativa e se ci provo mi blocco e getto la spugna andando via.
Può questo ad avermi portato ad una depressione nascosta, che celo dietro ad un sorriso, ma che mi fa stare male?
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Caro utente
trovandoci di fronte a una persona o a un ambiente sociale nuovo, tutti ci domandiamo piacerò? , mi accetteranno? , darò una buona impressione? . È il solito, noto disagio di fronte alla novità che, nel contesto sociale, si somma al timore di essere giudicati, disapprovati o criticati.
In certe persone, tuttavia, questo tipo di ansia diviene eccessiva e genera comportamenti ai limiti della timidezza patologica.
Di solito reagiamo a queste circostanze con una tale timidezza per
- paura del giudizio
- per paura del rifiuto
- paura di non essere all'altezza della situazione.
A seconda di queste specifiche sensazioni (che hanno origini e funzionamenti simili ma diversi tra loro) il terapeuta, dopo adeguata indagine, è in grado di poter intervenire sul problema, ma soltanto dopo averti fatto le opportune domande indagatorie e aver preso maggiore coscienza della tua situazione sociale e ambientale.
E' pertanto impossibile poterti dare un aiuto concreto in questo contesto, ma ti consiglio un consulto psicologico.
Un'altra dimensione da indagare è quella remissività di cui parli. Probabilmente sarebbe utile portarti anche ad imparare a dire qualche "no".
"Può questo ad avermi portato ad una depressione nascosta, che celo dietro ad un sorriso, ma che mi fa stare male?"
La socialità è una dimensione fondamentale per la persona. Non è possibile stabilire se si possa parlare di depressione, ma sicuramente vivere in solitudine non aiuta a stare bene.
Altro motivo in piu' per il quale ti consiglio di non indugiare oltre e farti prendere in carico da un professionista.
Spero di essere stato d'aiuto
Resto a disposizione.
Saluti
trovandoci di fronte a una persona o a un ambiente sociale nuovo, tutti ci domandiamo piacerò? , mi accetteranno? , darò una buona impressione? . È il solito, noto disagio di fronte alla novità che, nel contesto sociale, si somma al timore di essere giudicati, disapprovati o criticati.
In certe persone, tuttavia, questo tipo di ansia diviene eccessiva e genera comportamenti ai limiti della timidezza patologica.
Di solito reagiamo a queste circostanze con una tale timidezza per
- paura del giudizio
- per paura del rifiuto
- paura di non essere all'altezza della situazione.
A seconda di queste specifiche sensazioni (che hanno origini e funzionamenti simili ma diversi tra loro) il terapeuta, dopo adeguata indagine, è in grado di poter intervenire sul problema, ma soltanto dopo averti fatto le opportune domande indagatorie e aver preso maggiore coscienza della tua situazione sociale e ambientale.
E' pertanto impossibile poterti dare un aiuto concreto in questo contesto, ma ti consiglio un consulto psicologico.
Un'altra dimensione da indagare è quella remissività di cui parli. Probabilmente sarebbe utile portarti anche ad imparare a dire qualche "no".
"Può questo ad avermi portato ad una depressione nascosta, che celo dietro ad un sorriso, ma che mi fa stare male?"
La socialità è una dimensione fondamentale per la persona. Non è possibile stabilire se si possa parlare di depressione, ma sicuramente vivere in solitudine non aiuta a stare bene.
Altro motivo in piu' per il quale ti consiglio di non indugiare oltre e farti prendere in carico da un professionista.
Spero di essere stato d'aiuto
Resto a disposizione.
Saluti
Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 22/02/2022.
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