Terapia ormonale e disforia

Salve a tutti.
Questo di scrivere queste parole qui, è un passo per me già enorme.
Non ne ho mai avuto il coraggio, ma la situazione sta diventando per me sempre più ingestibile e vorrei tanto delle risposte.

Soffro di attacchi di panico, ansia, non vivo una vita "normale" come una persona della mia vita età dovrebbe.
Non ho mai avuto il coraggio di dire ad alta voce ed ammettere il motivo di questo mio forte malessere.
Io non mi trovo bene nel mio corpo, nel sesso di nascita.
Questa cosa è diventata sempre più forte e invalidante.
Ho lasciato gli studi prima ancora di prendere la licenza media, non ho una vita sociale, provo un gran senso di disagio, di sofferenza.
Iniziai 11 anni fa a tagliarmi i capelli, a vestirmi finalmente come davvero volevo, pensavo questo alleviasse quel disagio che sentivo, ma non è stato così, col tempo è aumentato e sono aumentati gli attacchi di ansia, di insicurezza, non riesco ad approcciare con nessuno.
Mi sento costantemente fuori luogo, in un corpo che non mi appartiene, in un sesso che non mi appartiene.
Ho una gran voglia di vivere, di trovare un po' di pace nella mia mente e nelle mie giornate, so cosa potrebbe darmi pace, iniziare un percorso di transizione.
Ma ho un problema, sono una persona molto molto ipocondriaca.
Ipocondria è stata sempre il mio unico ostacolo per intraprendere un percorso così importante.
Ho paura, ho paura di star male fisicamente, sono dispost a combattere, consapevole del percorso difficile, ma a livello fisico di salute ho paura che possa verificarsi qualche effetto collaterale agli ormoni, o che mi possa essere addirittura fatale.
Io non ho problemi di salute, sto bene, non ho malattie congenite né nient'altr.
Ma ho tanta paura che possa accadermi qualcosa.
Mi trovo così in questo loop da troppo tempo e sento di star per esplodere
Vi prego, cerco rassicurazioni per quanto possibile online.
Potrei rischiare effettivamente qualcosa?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Gentile Utente,
fornirle rassicurazioni su ciò che domanda è da un lato impossibile e d'altro canto non necessariamente utile.
Le opzioni di trattamento (psicoterapeutiche, ormonali, chirurgiche) per intraprendere un percorso di riassegnazione di genere non sono univoche e devono comunque sempre partire da una valutazione da parte di un professionista della salute mentale, per poter essere d'aiuto nel prendere una decione pienamente informata.
Occuparsi di eventuali "problemi" collaterali, come le manifestazioni ansiose o l'ipocondria di cui ci ha scritto, dovrebbe essere un pre-requisito per chiarire meglio la situazione ed occuparsene nel migliore dei modi.
Così come non tutte le persone con disforia di genere decidono di intraprendere la strada della chirurgia, allo stesso modo non tutte richiedono una terapia ormonale. Il modo di esprimere la propria identità di genere non segue schemi rigidi e riflette la variabilità esistente tra una persona e l'altra.
Pensare già ora ad un'eventuale terapia ormonale è forse troppo presto e rischia di farle saltare passaggi fondamentali: credo che il primo passo da fare, sia per Lei quello di confrontarsi con uno psicologo psicoterapeuta o uno psichiatra che si occupi di questi temi per iniziare a chiarire meglio la sua situazione.
Nella sua città c'è uno dei (pochi!) centri italiani di riferimento che, nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale, si occupano di tali problematiche. Perché non partire da un semplice consulto informativo, senza immaginare fin da subito l'intero percorso?

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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