Paura della congestione
Gentilissimo dottore ,sono una ragazza di 23 anni, è da un anno che ho la fissazione della congestione. Quando devo fare doccia o il bagno,deve essere al mattino a digiuno,anche quando sto al mare,se ho mangiato solo un gelato o se ho bevuto solo un caffè ,io per l'intera giornata non mi faccio il bagno,devo esser rigorosamente a digiuno,molte volte anche quando lo sono .Tutto ciò mi fa rabbia perché mi rendo conto che questa mia fissazione è stupida,ma non riesco a sconfiggere la mia paura…da tre mesi vado anche dallo psicologo ma non sto risolvendo niente. io soffro di problemi digestivi e questo non fa altro che aumentare la mia paura. La mattina prima di fare la doccia,aspetto mezz'ora per buttarmi sotto l'acqua,quando sento che il mio stomaco è vuoto eppure faccio la doccia con l’acqua calda . Durante la giornata anche se sono passate 3-4 ore dai pasti,ho sempre paura. ci soffro tantissimo.Così mi accade anche per il cibo,soprattutto quando devo mangiare il gelato una granita l’acqua o qualsiasi bevanda fredda,una volta mangiati,mi sento proprio un blocco allo stomaco,palpitazioni,mi sembra di morire,non so fino a che punto queste sensazioni dipendono realmente dallo stomaco o sono ampliate da me. Quindi bevo esclusivamente a temperatura ambiente. mi sento fortemente limitata.Non riesco proprio a combattere questa paura ,cosa posso fare?ho cercato di documentarmi sulla congestione ma niente ,forse la spiegazione da parte di un dottore mi può aiutare a capire quando può avvenire la congestione…ma forse ciò che voglio è solo una conferma di ciò che so da parte di uno specialista per essere più sicura.
grazie
grazie
[#1]
Gentile utente,
da quello che riferisce ha un'attenzione esagerata per questo aspetto che le procura ansia e di conseguenza anche comportamenti eccessivamente finalizzati a prevenire questa congestione tanto temuta.
Non mi è chiaro però da quando è cominciata questa preoccupazione?
Cordiali saluti
da quello che riferisce ha un'attenzione esagerata per questo aspetto che le procura ansia e di conseguenza anche comportamenti eccessivamente finalizzati a prevenire questa congestione tanto temuta.
Non mi è chiaro però da quando è cominciata questa preoccupazione?
Cordiali saluti
Dr.ssa Federica Ludovici
[#3]
Utente
questa mia paura è iniziata l'estate scorso quando una mattina ho bevuto l'acqua molto velocemente,in quel momento sono entrata in panico avevo forti dolori allo stomaco ma dopo mi sono resa conto di aver preso solo freddo ,ma in quel momento mi sembrava di morire...da quel giorno la mia paura ha preso il sopravvento...
.ma forse ciò che voglio è solo una conferma di ciò che so.... so quando può venire la congestione ma forse vorrei che un dottore mi spiegasse il processo, forse per essere sicura non sò....
.ma forse ciò che voglio è solo una conferma di ciò che so.... so quando può venire la congestione ma forse vorrei che un dottore mi spiegasse il processo, forse per essere sicura non sò....
[#4]
(..)in quel momento mi sembrava di morire...da quel giorno la mia paura ha preso il sopravvento (..)
gentile ragazza, al di là delle reazioni fisiologiche legate alla congestione, il lei si è probabilmente impiantata una sorta di ansia anticipatoria esattamente come avviene nel panico. Una volta fatta l'esperienza negativa ed il timore che essa possa ripetersi scatena l'intero processo. Non le serve a nulla capire come nasce la congestione, sono proprio questi tentativi che sta attuando per comprendere la cosa che la portano ad enfatizzare il problema, altrimenti sarebbe già guarita non crede? Se davvero sente il disagio fino al punto da dover usare espressioni del tipo: (.)Non riesco proprio a combattere questa paura ,cosa posso fare?(.) è arrivato il momento di chiedere l'aiuto dello specialista. ne parli con i suoi genitori, il suo medico e lo psicologo.
saluti
gentile ragazza, al di là delle reazioni fisiologiche legate alla congestione, il lei si è probabilmente impiantata una sorta di ansia anticipatoria esattamente come avviene nel panico. Una volta fatta l'esperienza negativa ed il timore che essa possa ripetersi scatena l'intero processo. Non le serve a nulla capire come nasce la congestione, sono proprio questi tentativi che sta attuando per comprendere la cosa che la portano ad enfatizzare il problema, altrimenti sarebbe già guarita non crede? Se davvero sente il disagio fino al punto da dover usare espressioni del tipo: (.)Non riesco proprio a combattere questa paura ,cosa posso fare?(.) è arrivato il momento di chiedere l'aiuto dello specialista. ne parli con i suoi genitori, il suo medico e lo psicologo.
saluti
[#5]
gentile utente,
lei probabilmente lei ha associato la paura e l'ansia con il primo evento che ci racconta e questa paura ora è generalizzata a tutti gli eventi che assomiglino al primo e che potrebbero riprovocarle lo stesso malessere. Nel primo evento lei ha bevuto acqua fredda, ha sentito dolore allo stomaco, si è spaventata forse per aver interpretato quelle modificazioni corporee in maniera errata ad esempio: "sto per morire!": questo le ha procurato paura. La paura genera maggior ansia generando un circolo vizioso che va spezzato con la conoscenza ma non la conoscenza di come può avvenire la congestione (anche perchè si è già informata, da come dice, e non è cambiato molto)ma con la conoscenza di quello che le accade quando prova ansia:lo slogan "soffre ma non corre alcun pericolo" non l'aiuterà a capire meglio. Perciò le consiglio un sostegno psicologico da intraprendere per comprendere meglio tutti i meccanismi che innescano il suo disagio che sicuramente ha una causa: mi sembra di capire dalle sue parole che la motivazione al miglioramento c'è ed è un buon punto di partenza!
Cordiali saluti
lei probabilmente lei ha associato la paura e l'ansia con il primo evento che ci racconta e questa paura ora è generalizzata a tutti gli eventi che assomiglino al primo e che potrebbero riprovocarle lo stesso malessere. Nel primo evento lei ha bevuto acqua fredda, ha sentito dolore allo stomaco, si è spaventata forse per aver interpretato quelle modificazioni corporee in maniera errata ad esempio: "sto per morire!": questo le ha procurato paura. La paura genera maggior ansia generando un circolo vizioso che va spezzato con la conoscenza ma non la conoscenza di come può avvenire la congestione (anche perchè si è già informata, da come dice, e non è cambiato molto)ma con la conoscenza di quello che le accade quando prova ansia:lo slogan "soffre ma non corre alcun pericolo" non l'aiuterà a capire meglio. Perciò le consiglio un sostegno psicologico da intraprendere per comprendere meglio tutti i meccanismi che innescano il suo disagio che sicuramente ha una causa: mi sembra di capire dalle sue parole che la motivazione al miglioramento c'è ed è un buon punto di partenza!
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 31.6k visite dal 15/06/2009.
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