Depressione: come aiutare un'amica che non accetta aiuto
Buonasera, scrivo perchè vorrei sapere come poter aiutare una mia carissima amica.
E' sempre stata molto socievole e solare, ma dopo un anno dell'inizio dell'emergenza sanitaria ha cominciato a manifestare molti sintomi tipici della depressione (apatia, scarso interesse per cose che prima faceva e le piacevano, scarse interazioni sociali, assente autostima, ecc...).
Ha quasi 38 anni, ma fa discorsi tipici di chi non ha più nulla (nonostante sia una brillante professionista), soffre la solitudine (non avendo un compagno) e l'età.
Io e un'altra amica - avendo un gruppo - le scriviamo sempre messaggi in cui le facciamo presente che vale tanto e che non la lasceremo mai sola, la si invita a fare cose insieme, ma risponde (quando risponde e non decide di sparire) sempre male e in modo lapidario: "non voglio vedere nessuno, nemmeno voi, voglio stare da sola, il mondo va avanti anche senza di me eccetera".
Noi non ci diamo per vinte e cerchiamo di convincerla: a volte va a volte no.
Non accetta minimamente che le si parli di un aiuto psicologico, da parte di un professionista, ma non perchè neghi l'esistenza del problema ma perchè "non vuole raccontare a sconosciuti i fatti suoi" oppure perchè "non si può risolvere! ".
Non si è mai aperta davvero nemmeno con noi, infatti non sappiamo quale sia davvero la causa scatenante (se ne esista una).
Siamo molto preoccupate perchè non sappiamo se sia il caso di lasciarle i suoi spazi assecondandola o continuare a "darle addosso".
Intanto grazie per il tempo che mi dedicherete.
E' sempre stata molto socievole e solare, ma dopo un anno dell'inizio dell'emergenza sanitaria ha cominciato a manifestare molti sintomi tipici della depressione (apatia, scarso interesse per cose che prima faceva e le piacevano, scarse interazioni sociali, assente autostima, ecc...).
Ha quasi 38 anni, ma fa discorsi tipici di chi non ha più nulla (nonostante sia una brillante professionista), soffre la solitudine (non avendo un compagno) e l'età.
Io e un'altra amica - avendo un gruppo - le scriviamo sempre messaggi in cui le facciamo presente che vale tanto e che non la lasceremo mai sola, la si invita a fare cose insieme, ma risponde (quando risponde e non decide di sparire) sempre male e in modo lapidario: "non voglio vedere nessuno, nemmeno voi, voglio stare da sola, il mondo va avanti anche senza di me eccetera".
Noi non ci diamo per vinte e cerchiamo di convincerla: a volte va a volte no.
Non accetta minimamente che le si parli di un aiuto psicologico, da parte di un professionista, ma non perchè neghi l'esistenza del problema ma perchè "non vuole raccontare a sconosciuti i fatti suoi" oppure perchè "non si può risolvere! ".
Non si è mai aperta davvero nemmeno con noi, infatti non sappiamo quale sia davvero la causa scatenante (se ne esista una).
Siamo molto preoccupate perchè non sappiamo se sia il caso di lasciarle i suoi spazi assecondandola o continuare a "darle addosso".
Intanto grazie per il tempo che mi dedicherete.
[#1]
Gentile utente,
siete lodevoli in questo "inno all'amicizia", che dura nel tempo nonostante il rifiuto.
L'isolamento e il ritiro fanno parte peraltro della patologia, che però va diagnosticata dall* Specialista.
Una notazione.
Se l'amica rifiuta assolutamente il supporto psicologico
".. perchè "non vuole raccontare a sconosciuti i fatti suoi" oppure perchè "non si può risolvere! ..",
perché non suggerirle l'assunzione di farmaci? In questo caso lo Psichiatra è lo specialista di riferimento.
Le dirò che quando il malessere depressivo è profondo, anche la psicoterapia mostra notevoli difficoltà, che vanno ad alleggerirsi con l'assunzione temporanea di farmaci specifici.
Le consiglio la lettura di: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-efficace-farmaci-periodo.html .
Tenetela collegata pur https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-efficace-farmaci-periodo.htmln assenza di positivi riscontri da parte sua.
Se Le occorressero altri dettagli, ci siamo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
siete lodevoli in questo "inno all'amicizia", che dura nel tempo nonostante il rifiuto.
L'isolamento e il ritiro fanno parte peraltro della patologia, che però va diagnosticata dall* Specialista.
Una notazione.
Se l'amica rifiuta assolutamente il supporto psicologico
".. perchè "non vuole raccontare a sconosciuti i fatti suoi" oppure perchè "non si può risolvere! ..",
perché non suggerirle l'assunzione di farmaci? In questo caso lo Psichiatra è lo specialista di riferimento.
Le dirò che quando il malessere depressivo è profondo, anche la psicoterapia mostra notevoli difficoltà, che vanno ad alleggerirsi con l'assunzione temporanea di farmaci specifici.
Le consiglio la lettura di: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-efficace-farmaci-periodo.html .
Tenetela collegata pur https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6285-depressione-psicoterapia-efficace-farmaci-periodo.htmln assenza di positivi riscontri da parte sua.
Se Le occorressero altri dettagli, ci siamo.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 21/02/2022.
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