Forte paura della morte, di addormentarmi e non svegliarmi, con una vita perennemente in stallo
Gentili dottori,
sono un ragazzo di 27 anni.
Laureato, vivo da solo, ora lavoro (un lavoro che odio e non sopporto, ma che mi paga decentemente).
Il tutto in una città che percepisco non darmi molti stimoli.
Sin da piccolo ho avuto problemi di ipocondria e di suggestione, paura delle malattie, della morte.
Negli ultimi mesi (ed anche negli ultimi giorni, incluso il momento in cui scrivo) mi ritrovo ad avere un enorme terrore di andare a dormire, per paura di morire nel sonno.
Tutto è stato "triggerato" dalla lettura di una notizia di cronaca locale di una ragazza più o meno della mia età (che non conoscevo) morta in queste condizioni.
In particolare mi ha sconvolto l'esistenza della "morte cardiaca improvvisa", che può colpire chiunque e senza preavviso.
Come potrete ovviamente immaginare, non solo non muoio, ma dormo un sonno molto leggero con molti risvegli e il giorno successivo sono a pezzi.
L'aspetto ironico di tutta questa vicenda è che il mio cuore sta bene: non sento palpitazioni, tachicardia o altro, tutti i controlli fatti in passato per visite mediche o medico-sportive hanno sempre dato esito negativo.
Questo ovviamente rafforza la convinzione di essere il prossimo morto misteriosamente nel sonno... Faccio sport, non fumo e mangio bene, in passato ho avuto delle operazioni chirurgiche anche importanti, ma mai cardiache - tra cui una operazione per un angioma cerebrale.
Ripensandoci, allora è stata forse la prima volta che ho sentito questa paura, quella di addormentarmi con l'anestesia e mai svegliarmi.
Ora però mi sento come se stesse per accadere.
Razionalmente mi rendo conto di stare rimuginando attorno al nulla, ma emotivamente...
Conoscendomi, in passato ho avuto episodi simili che servivano a coprire disagi ben più presenti e pressanti, nascosti inconsciamente dietro terrori di malattie, fisiche o mentali, inspiegabili e inaspettate.
Ora però mi sento annientato, ogni stimolo felice o distraente mi porta a pensare "e se io domani non ci fossi più che senso ha avuto?
".
Sento la mia vita in un eterno stallo da quando è successo il Covid: durante il primo lockdown mi sono lasciato con la ragazza con cui stavo allora, senza mai riuscire ad interessarmi, corrisposto, ad un'altra, con mia grande insofferenza.
Ho provato ad arricchire il mio giro di attività e di conoscenze (che comunque ho e mi soddisfano), provando nuove attività, che però hanno potuto solo tamponare il disagio (qualcuna di queste ha però portato a dei fallimenti eclatanti).
Ho l'impressione di iniziare mille progetti che si schiantano con una realtà precaria e incerta.
So bene che un caso del genere non può essere trattato online.
Volevo però chiedervi quale tipo di psicoterapia potrebbe essere più adatta, da qualche lettura mi è sembrata la terapia strategica breve, ma mi rimetto ad un vostro suggerimento, oltre magari a qualche consiglio per cercare di dormire la notte...
Cordiali saluti e vi ringrazio anticipatamente
sono un ragazzo di 27 anni.
Laureato, vivo da solo, ora lavoro (un lavoro che odio e non sopporto, ma che mi paga decentemente).
Il tutto in una città che percepisco non darmi molti stimoli.
Sin da piccolo ho avuto problemi di ipocondria e di suggestione, paura delle malattie, della morte.
Negli ultimi mesi (ed anche negli ultimi giorni, incluso il momento in cui scrivo) mi ritrovo ad avere un enorme terrore di andare a dormire, per paura di morire nel sonno.
Tutto è stato "triggerato" dalla lettura di una notizia di cronaca locale di una ragazza più o meno della mia età (che non conoscevo) morta in queste condizioni.
In particolare mi ha sconvolto l'esistenza della "morte cardiaca improvvisa", che può colpire chiunque e senza preavviso.
Come potrete ovviamente immaginare, non solo non muoio, ma dormo un sonno molto leggero con molti risvegli e il giorno successivo sono a pezzi.
L'aspetto ironico di tutta questa vicenda è che il mio cuore sta bene: non sento palpitazioni, tachicardia o altro, tutti i controlli fatti in passato per visite mediche o medico-sportive hanno sempre dato esito negativo.
Questo ovviamente rafforza la convinzione di essere il prossimo morto misteriosamente nel sonno... Faccio sport, non fumo e mangio bene, in passato ho avuto delle operazioni chirurgiche anche importanti, ma mai cardiache - tra cui una operazione per un angioma cerebrale.
Ripensandoci, allora è stata forse la prima volta che ho sentito questa paura, quella di addormentarmi con l'anestesia e mai svegliarmi.
Ora però mi sento come se stesse per accadere.
Razionalmente mi rendo conto di stare rimuginando attorno al nulla, ma emotivamente...
Conoscendomi, in passato ho avuto episodi simili che servivano a coprire disagi ben più presenti e pressanti, nascosti inconsciamente dietro terrori di malattie, fisiche o mentali, inspiegabili e inaspettate.
Ora però mi sento annientato, ogni stimolo felice o distraente mi porta a pensare "e se io domani non ci fossi più che senso ha avuto?
".
Sento la mia vita in un eterno stallo da quando è successo il Covid: durante il primo lockdown mi sono lasciato con la ragazza con cui stavo allora, senza mai riuscire ad interessarmi, corrisposto, ad un'altra, con mia grande insofferenza.
Ho provato ad arricchire il mio giro di attività e di conoscenze (che comunque ho e mi soddisfano), provando nuove attività, che però hanno potuto solo tamponare il disagio (qualcuna di queste ha però portato a dei fallimenti eclatanti).
Ho l'impressione di iniziare mille progetti che si schiantano con una realtà precaria e incerta.
So bene che un caso del genere non può essere trattato online.
Volevo però chiedervi quale tipo di psicoterapia potrebbe essere più adatta, da qualche lettura mi è sembrata la terapia strategica breve, ma mi rimetto ad un vostro suggerimento, oltre magari a qualche consiglio per cercare di dormire la notte...
Cordiali saluti e vi ringrazio anticipatamente
[#1]
Buongiorno,
la tua mi sembra un'analisi intelligente e lucida. Dal tuo racconto emergono molti segnali, tutti riconducibili sia alla sfera fobica che quella ossessiva. Difatti l'ipocondria rappresenta a pieno l'espressione di questi segnali. Tuttavia immagino che la componente ansiosa nella tua vita non sia presente solo in quello che riguarda la tua paura delle malattie. Questo sarebbe da indagare.
Il percorso terapeutico, che a quanto ho inteso è imminente nella tua vita, ti aiuterà a ristrutturare tutte le tue percezioni di questo tipo, e se necessario, a ristrutturare un pò di questo senso di insoddisfazione che ho percepito.
Ti consiglio anche io l'approccio strategico breve, non tanto perché è l'approccio in cui ho scelto di specializzarmi (e quindi che rispecchia maggiormente il mio modo di intendere la terapia psicologica), ma perché per problemi come quello che descrivi tu rappresenta la best practice sia per efficacia (risoluzione statistica oltre il 90%) che per efficienza (durata dell'intervento media inferiore).
Se vuoi approfondire, puoi consultare questa sezione del mio sito:
https://francescobeligni.it/psicoterapia-breve-strategica-siena-arezzo-online/
In modo da farti un'idea del metodo e capire se possa fare al caso tuo.
(Purtroppo non ho ancora mai avuto il tempo di inserire il trattamento dell'ipocondria nel sito, spero di farlo a breve)
Mi permetto di correggerti riguardo a:
"So bene che un caso del genere non può essere trattato online". Un caso non può essere trattato online su un portale/forum come questo o simili, in cui è impossibile interagire adeguatamente con l'utente. Può essere però tranquillamente trattato online utilizzando le opportune piattaforme per videocall. Alcuni colleghi non si sentono a loro agio in questa modalità. Io personalmente ho trattato anche disturbi gravi tramite sedute su Skype o Zoom.
Spero di essere stato d'aiuto
Resto a disposizione.
Saluti
la tua mi sembra un'analisi intelligente e lucida. Dal tuo racconto emergono molti segnali, tutti riconducibili sia alla sfera fobica che quella ossessiva. Difatti l'ipocondria rappresenta a pieno l'espressione di questi segnali. Tuttavia immagino che la componente ansiosa nella tua vita non sia presente solo in quello che riguarda la tua paura delle malattie. Questo sarebbe da indagare.
Il percorso terapeutico, che a quanto ho inteso è imminente nella tua vita, ti aiuterà a ristrutturare tutte le tue percezioni di questo tipo, e se necessario, a ristrutturare un pò di questo senso di insoddisfazione che ho percepito.
Ti consiglio anche io l'approccio strategico breve, non tanto perché è l'approccio in cui ho scelto di specializzarmi (e quindi che rispecchia maggiormente il mio modo di intendere la terapia psicologica), ma perché per problemi come quello che descrivi tu rappresenta la best practice sia per efficacia (risoluzione statistica oltre il 90%) che per efficienza (durata dell'intervento media inferiore).
Se vuoi approfondire, puoi consultare questa sezione del mio sito:
https://francescobeligni.it/psicoterapia-breve-strategica-siena-arezzo-online/
In modo da farti un'idea del metodo e capire se possa fare al caso tuo.
(Purtroppo non ho ancora mai avuto il tempo di inserire il trattamento dell'ipocondria nel sito, spero di farlo a breve)
Mi permetto di correggerti riguardo a:
"So bene che un caso del genere non può essere trattato online". Un caso non può essere trattato online su un portale/forum come questo o simili, in cui è impossibile interagire adeguatamente con l'utente. Può essere però tranquillamente trattato online utilizzando le opportune piattaforme per videocall. Alcuni colleghi non si sentono a loro agio in questa modalità. Io personalmente ho trattato anche disturbi gravi tramite sedute su Skype o Zoom.
Spero di essere stato d'aiuto
Resto a disposizione.
Saluti
Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 9.2k visite dal 21/02/2022.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.