Obiettivi psicoterapia
Buonasera,
ringrazio in anticipo chi mi dedicherà del tempo per leggere e rispondere al mio quesito.
Ho iniziato da un paio di mesi delle sedute di psicoterapia a seguito di una brutta rottura sentimentale e in generale perché mi sento indeciso su scelte importanti di vita (cambiare lavoro, città).
Dopo più di 10 sedute, vi scrivo perché "soffro" il fatto che con la mia terapeuta non stabiliamo degli obiettivi (sinceramente non saprei nemmeno io quali) nè tantomeno mi dà dei "compiti"/"esercizi" da fare.
La terapia consiste quindi sostanzialmente in 1 ora di sfogo alternata a sue domande.
Ma sinceramente non ho voglia di fare terapia e pagare se questo significa "solo" sfogarsi con un'estranea.
Vi scrivo per capire: la psicoterapia è questa?
Mi direte che varia da caso a a caso, ma non si dovrebbero stabilire degli obiettivi e avere dei compiti da fare?
O è una mia idea preconcetta errata?
Aggiungo che nelle prime sedute mi ha fatto fare dei test psicometrici e in base a quello ha redatto una sorta di profilo.
In più la mia dr.
ssa collabora con una psichiatra e mi consiglia spesso di iniziare una terapia farmacologica (dopo aver visto la psichiatra ovviamente) perché a suo avviso mi aiuterebbe.
Io invece preferirei non iniziare una terapia farmacologica.
Altro quesito: la terapia farmacologica, è "obbligatoria" per avere successo nel percorso terapeutico?
Anche qui capisco che dipende da caso per caso, ma se consigliata, si può comunque raggiungere l'obiettivo senza?
Grazie in anticipo
ringrazio in anticipo chi mi dedicherà del tempo per leggere e rispondere al mio quesito.
Ho iniziato da un paio di mesi delle sedute di psicoterapia a seguito di una brutta rottura sentimentale e in generale perché mi sento indeciso su scelte importanti di vita (cambiare lavoro, città).
Dopo più di 10 sedute, vi scrivo perché "soffro" il fatto che con la mia terapeuta non stabiliamo degli obiettivi (sinceramente non saprei nemmeno io quali) nè tantomeno mi dà dei "compiti"/"esercizi" da fare.
La terapia consiste quindi sostanzialmente in 1 ora di sfogo alternata a sue domande.
Ma sinceramente non ho voglia di fare terapia e pagare se questo significa "solo" sfogarsi con un'estranea.
Vi scrivo per capire: la psicoterapia è questa?
Mi direte che varia da caso a a caso, ma non si dovrebbero stabilire degli obiettivi e avere dei compiti da fare?
O è una mia idea preconcetta errata?
Aggiungo che nelle prime sedute mi ha fatto fare dei test psicometrici e in base a quello ha redatto una sorta di profilo.
In più la mia dr.
ssa collabora con una psichiatra e mi consiglia spesso di iniziare una terapia farmacologica (dopo aver visto la psichiatra ovviamente) perché a suo avviso mi aiuterebbe.
Io invece preferirei non iniziare una terapia farmacologica.
Altro quesito: la terapia farmacologica, è "obbligatoria" per avere successo nel percorso terapeutico?
Anche qui capisco che dipende da caso per caso, ma se consigliata, si può comunque raggiungere l'obiettivo senza?
Grazie in anticipo
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>>> non si dovrebbero stabilire degli obiettivi e avere dei compiti da fare?
Non in tutti gli orientamenti psicoterapeutici. Dovrebbe innanzitutto informarsi sull'orientamento della sua terapeuta e poi su come funzionano i principali orientamenti, ad esempio qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Alcuni approcci, come lo strategico o il comportamentale, sono molto attivi e focalizzati e dunque danno indicazioni precise fin dalla prima seduta se serve. Altri invece partono dall'assunto che la risposta ai tuoi quesiti sia tu a doverla trovare, per mezzo della relazione stabilita con il tuo terapeuta.
>>> la terapia farmacologica, è "obbligatoria" per avere successo nel percorso terapeutico?
Non in generale. Può sempre chiedere un secondo parere specialistico, per avere una visione più ampia.
Non in tutti gli orientamenti psicoterapeutici. Dovrebbe innanzitutto informarsi sull'orientamento della sua terapeuta e poi su come funzionano i principali orientamenti, ad esempio qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Alcuni approcci, come lo strategico o il comportamentale, sono molto attivi e focalizzati e dunque danno indicazioni precise fin dalla prima seduta se serve. Altri invece partono dall'assunto che la risposta ai tuoi quesiti sia tu a doverla trovare, per mezzo della relazione stabilita con il tuo terapeuta.
>>> la terapia farmacologica, è "obbligatoria" per avere successo nel percorso terapeutico?
Non in generale. Può sempre chiedere un secondo parere specialistico, per avere una visione più ampia.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 990 visite dal 20/02/2022.
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