Posso farcela?
Buongiorno,
Sono un ragazzo di quasi 22 anni da sempre molto brillante e determinato, ho sempre ottenuto risultati eccellenti nell'ambito dello studio, superando la maturità con un voto molto alto e mantenendo una media alta nei miei primi 20 esami all'università (sono iscritto al terzo anno della facoltà di economia di una rinomata e costosissima e università privata).
Da qualche mese, però, sento che tutto sta andando a rotoli.
Tutto è cominciato nello scorso maggio, quando ho iniziato a soffrire di insonnia nelle notti prima degli esami, ed è proseguito a settembre con il ritorno nella città della mia università (dato che durante la pandemia ero tornato nella mia città di origine) che mi ha causato molto stress e insofferenza.
Da settembre ho iniziato ad accusare anche problemi di ansia in concomitanza con gli esami, ma non hanno intaccato moltissimo le mie performance, anche grazie all'aiuto di una psicoterapeuta, che ho iniziato a frequentare in quel periodo.
Negli ultimi mesi, però, l'ansia è diventata fortissima e sono sempre più fissato con lo studio e gli esami.
A gennaio mi sono rivolto ad una psichiatra, che mi ha prescritto un dosaggio molto basso di alprazolam, ma le cose non migliorano, e sto iniziando ad accusare anche i sintomi della depressione.
Non riesco a concentrarmi sullo studio e non so come passare questi ultimi (6-7) esami che mi separano dalla laurea.
Vivo ormai ogni giorno col terrore di non laurearmi, di fallire e di aver fatto buttare via decine di migliaia di euro ai miei genitori (che tra l'altro mi supportano costantemente, non facendomi alcuna pressione).
Sto molto male, mi sveglio ogni giorno con un dolore al petto che mi accompagna finché non vado a dormire, ho poco appetito, sono continuamente angosciato, dormo pochissimo nonostante a volte prenda lo stilnox (prescritto dal mio medico di famiglia).
Vorrei solo finire l'università ma se continuo così non sono in grado di sostenere neanche un esame (cosa mai successa finora).
Non posso mollare a così poco dal traguardo, la mia famiglia (che già sta soffrendo molto per questa mia situazione) non merita un dispiacere del genere.
Posso riuscire a riprendermi o sono costretto ad abbandonare gli studi?
Io non voglio smettere quando sono così vicino, eppure ostacoli che prima superavo in scioltezza ora sembrano montagne insormontabili.
Ringrazio in anticipo chi mi risponderà e mi scuso per la lunghezza del messaggio.
Sono un ragazzo di quasi 22 anni da sempre molto brillante e determinato, ho sempre ottenuto risultati eccellenti nell'ambito dello studio, superando la maturità con un voto molto alto e mantenendo una media alta nei miei primi 20 esami all'università (sono iscritto al terzo anno della facoltà di economia di una rinomata e costosissima e università privata).
Da qualche mese, però, sento che tutto sta andando a rotoli.
Tutto è cominciato nello scorso maggio, quando ho iniziato a soffrire di insonnia nelle notti prima degli esami, ed è proseguito a settembre con il ritorno nella città della mia università (dato che durante la pandemia ero tornato nella mia città di origine) che mi ha causato molto stress e insofferenza.
Da settembre ho iniziato ad accusare anche problemi di ansia in concomitanza con gli esami, ma non hanno intaccato moltissimo le mie performance, anche grazie all'aiuto di una psicoterapeuta, che ho iniziato a frequentare in quel periodo.
Negli ultimi mesi, però, l'ansia è diventata fortissima e sono sempre più fissato con lo studio e gli esami.
A gennaio mi sono rivolto ad una psichiatra, che mi ha prescritto un dosaggio molto basso di alprazolam, ma le cose non migliorano, e sto iniziando ad accusare anche i sintomi della depressione.
Non riesco a concentrarmi sullo studio e non so come passare questi ultimi (6-7) esami che mi separano dalla laurea.
Vivo ormai ogni giorno col terrore di non laurearmi, di fallire e di aver fatto buttare via decine di migliaia di euro ai miei genitori (che tra l'altro mi supportano costantemente, non facendomi alcuna pressione).
Sto molto male, mi sveglio ogni giorno con un dolore al petto che mi accompagna finché non vado a dormire, ho poco appetito, sono continuamente angosciato, dormo pochissimo nonostante a volte prenda lo stilnox (prescritto dal mio medico di famiglia).
Vorrei solo finire l'università ma se continuo così non sono in grado di sostenere neanche un esame (cosa mai successa finora).
Non posso mollare a così poco dal traguardo, la mia famiglia (che già sta soffrendo molto per questa mia situazione) non merita un dispiacere del genere.
Posso riuscire a riprendermi o sono costretto ad abbandonare gli studi?
Io non voglio smettere quando sono così vicino, eppure ostacoli che prima superavo in scioltezza ora sembrano montagne insormontabili.
Ringrazio in anticipo chi mi risponderà e mi scuso per la lunghezza del messaggio.
[#1]
>>> sono sempre più fissato con lo studio e gli esami
Si capiva già dalla prima riga:
>>> Sono un ragazzo di quasi 22 anni da sempre molto brillante e determinato
Evidentemente dai così tanta importanza alla tua prestazione nello studio da essertene fatto una fissazione, e al punto da iniziare a soffrire di... ansia da prestazione.
Che tipo di lavoro stareste facendo o avete fatto con la psicoterapeuta?
Si capiva già dalla prima riga:
>>> Sono un ragazzo di quasi 22 anni da sempre molto brillante e determinato
Evidentemente dai così tanta importanza alla tua prestazione nello studio da essertene fatto una fissazione, e al punto da iniziare a soffrire di... ansia da prestazione.
Che tipo di lavoro stareste facendo o avete fatto con la psicoterapeuta?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 995 visite dal 20/02/2022.
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