Relazione fisica con collega
Buongiorno
Ho avuto per circa un anno una relazione fisica con un collega impegnato.
Più volte gli avevo chiesto se fosse consapevole di quello che stavamo facendo e ha sempre detto di si.
Mi ha ad un certo punto confessato di avere un problema cioè di essere affetto da ipersessualità giustificando cosi il suo comportamento.
Ha poi deciso di troncare la relazione, non mi rivolge più la parola e mi ha detto che sono una troia succhia c
Ora posto che non avrei dovuto fare niente con un uomo impegnato ecc queste sue parole mi stanno distruggendo, mi addossa tutte le colpe e mi ritiene unica responsabile.
È davvero cosi?
Sono a pezzi
Ho avuto per circa un anno una relazione fisica con un collega impegnato.
Più volte gli avevo chiesto se fosse consapevole di quello che stavamo facendo e ha sempre detto di si.
Mi ha ad un certo punto confessato di avere un problema cioè di essere affetto da ipersessualità giustificando cosi il suo comportamento.
Ha poi deciso di troncare la relazione, non mi rivolge più la parola e mi ha detto che sono una troia succhia c
Ora posto che non avrei dovuto fare niente con un uomo impegnato ecc queste sue parole mi stanno distruggendo, mi addossa tutte le colpe e mi ritiene unica responsabile.
È davvero cosi?
Sono a pezzi
[#1]
Gentile utente,
eravate e siete entrambi ampiamente maggiorenni e vaccinati,
e dunque perchè Lei si sta facendo "distruggere dalle sue parole"?
Se lui ora le ".. addossa tutte le colpe e mi ritiene unica responsabile..", perchè Lei se ne fa addossare il carico?
Questo di assumersene Lei tutte le responsailità è un problema Suo, di Lei che ci scrive. In genere le situazioni le si crea insieme.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
eravate e siete entrambi ampiamente maggiorenni e vaccinati,
e dunque perchè Lei si sta facendo "distruggere dalle sue parole"?
Se lui ora le ".. addossa tutte le colpe e mi ritiene unica responsabile..", perchè Lei se ne fa addossare il carico?
Questo di assumersene Lei tutte le responsailità è un problema Suo, di Lei che ci scrive. In genere le situazioni le si crea insieme.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta
Me ne sento addosso il peso perché lui si giustifica dicendo che essendo ipersessuale e quindi malato non poteva tirarsi indietro mentre io che sono normale avrei dovuto pensarci subito. Sono mesi che mi ripete questo e sto finendo per credere che abbia ragione per questo volevo un parere esterno
Me ne sento addosso il peso perché lui si giustifica dicendo che essendo ipersessuale e quindi malato non poteva tirarsi indietro mentre io che sono normale avrei dovuto pensarci subito. Sono mesi che mi ripete questo e sto finendo per credere che abbia ragione per questo volevo un parere esterno
[#3]
Gentile utente,
Un malato consapevole di esserlo è meglio si faccia curare. Parlo di una patologia diagnosticata dallo Specialista, non di una autodiagnosi magari di comodo. Per la sex-addiction la cura c’è, e dunque?
Mi domando però perché Lei, Lei che ci scrive, continui a frequentarlo, a parlargli, ad ascoltarlo, a prendere in considerazione le sue parole, permettendogli così di intossicarla: come mai glielo permette considerato che la relazione sessuale è conclusa e da mesi lui non le parla più ?
Faccia attenzione, dato che i sensi di colpa possono essere un modo per prolungare il legame tra Voi, apparentemente Lei inconsapevole.
Dott. Brunialti
Un malato consapevole di esserlo è meglio si faccia curare. Parlo di una patologia diagnosticata dallo Specialista, non di una autodiagnosi magari di comodo. Per la sex-addiction la cura c’è, e dunque?
Mi domando però perché Lei, Lei che ci scrive, continui a frequentarlo, a parlargli, ad ascoltarlo, a prendere in considerazione le sue parole, permettendogli così di intossicarla: come mai glielo permette considerato che la relazione sessuale è conclusa e da mesi lui non le parla più ?
Faccia attenzione, dato che i sensi di colpa possono essere un modo per prolungare il legame tra Voi, apparentemente Lei inconsapevole.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Utente
Non lo frequento bensì ci lavoro insieme. Lui ha molta più esperienza di me per cui sono costretta spesso a chiedergli cose inerenti il lavoro e a dipendere da lui in questo senso e non ho possibilità di rivolgermi a nessun altro dal momento che siamo io e lui.
Sbuffa, alza gli occhi al cielo, dice che palle ecc ogni volta che gli chiedo qualcosa (solo inerente il lavoro ovviamente, non parliamo d’altro) e ieri mi ha detto che il suo essere cosi scontroso e scocciato è deriva dal fatto che mi vede come una poco di buono (in realtà è andato giù più pesante con le parole)
La ringrazio molto della sua disponibilità
Sbuffa, alza gli occhi al cielo, dice che palle ecc ogni volta che gli chiedo qualcosa (solo inerente il lavoro ovviamente, non parliamo d’altro) e ieri mi ha detto che il suo essere cosi scontroso e scocciato è deriva dal fatto che mi vede come una poco di buono (in realtà è andato giù più pesante con le parole)
La ringrazio molto della sua disponibilità
[#5]
Gentile utente,
dispiace l'inevitabilità del contatto professionale! Rende più difficile liberarsi di lui, praticamente e interiormente.
Non rimane che .. *impermeabilizzarsi* (rendersi impermeabile fascendo sì che tutto scivoli senza entrare dentro), riflettendo sul fatto che possibilmente lui la usa come capro espiatorio per la propria insddisfazione o altro.
Perchè non darsi da fare per cercare un nuovo lavoro?
Come può liberarsi di tale peso quotidiano dovendo stare gomito a gomito?
Ha provato a cercare dentro di sè la forza per dirgli che le parolacce offensive qualificano colui che le pronuncia? E che esiste una cura per il suo disturbo?
Con tipi del genere (come Lei ce lo descrive) non è abbassando le orecchie che si trova pace, è recintando i propri confini con garbo e fermezza.
Una ulteriore riflessione per chi ci legge:
le relazioni in ambito professionale sono altamente sconsigliabili proprio perchè, al termine, lasciano straschici pesantissimi perduranti nel tempo.
Resta però il dato di fatto rilevato dalle statistiche: buona parte dei tradimenti avviene proprio nel contesto professionale...
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
dispiace l'inevitabilità del contatto professionale! Rende più difficile liberarsi di lui, praticamente e interiormente.
Non rimane che .. *impermeabilizzarsi* (rendersi impermeabile fascendo sì che tutto scivoli senza entrare dentro), riflettendo sul fatto che possibilmente lui la usa come capro espiatorio per la propria insddisfazione o altro.
Perchè non darsi da fare per cercare un nuovo lavoro?
Come può liberarsi di tale peso quotidiano dovendo stare gomito a gomito?
Ha provato a cercare dentro di sè la forza per dirgli che le parolacce offensive qualificano colui che le pronuncia? E che esiste una cura per il suo disturbo?
Con tipi del genere (come Lei ce lo descrive) non è abbassando le orecchie che si trova pace, è recintando i propri confini con garbo e fermezza.
Una ulteriore riflessione per chi ci legge:
le relazioni in ambito professionale sono altamente sconsigliabili proprio perchè, al termine, lasciano straschici pesantissimi perduranti nel tempo.
Resta però il dato di fatto rilevato dalle statistiche: buona parte dei tradimenti avviene proprio nel contesto professionale...
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#7]
"...pensare a una personalità narcisista.."?
Noi qui - online - non possiamo fare ipotesi di diagnosi perchè non avrebbe alcun fondamento. Ma soprattutto ci occupiamo di chi ci scrive, considerato che l'unica persona che possiamo pensare di cambiare siamo noi stessi. Per applicarlo al consulto:
come Lei osserva, oggi al lavoro si è sentita meglio; è probabile che in un modo o nell'altro avendo scritto qui sia cambiato il Suo punto di vista e, forse, i Suoi comportamenti.
A questo punto, che interesse può avere mettergli una etichetta?
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Noi qui - online - non possiamo fare ipotesi di diagnosi perchè non avrebbe alcun fondamento. Ma soprattutto ci occupiamo di chi ci scrive, considerato che l'unica persona che possiamo pensare di cambiare siamo noi stessi. Per applicarlo al consulto:
come Lei osserva, oggi al lavoro si è sentita meglio; è probabile che in un modo o nell'altro avendo scritto qui sia cambiato il Suo punto di vista e, forse, i Suoi comportamenti.
A questo punto, che interesse può avere mettergli una etichetta?
Saluti cari.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
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Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.2k visite dal 18/02/2022.
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