Stress e vomito
Buongiorno.
E' da qualche tempo che sono colpito da una sensazione persistente di vomito associata ad alcune azioni quali mangiare, correre etc.
Inizio col precisare la mia attività:mi alleno 4 volte alla settimana (pratico atletica) più 2 giorni di potenziamento. Non ho problemi digestivi e ho sempre sopportato tranquillamente il carico degli allenamenti. Qualche mese fa, in Aprile, mi è capitato durante un allenamento di vomitare (in quel caso, probabilmente, le cause potevano essere digestive perchè ricordo di avere mangiato un pasto freddo). Da quel momento, è iniziato un graduale peggioramento della cosa (il fatto di avere vomitato ha creato in me una paura verso l'allenamento successivo) che è arrivato ad estendersi, oltre che ad ogni allenamento/gara di atletica, anche sul mangiare. Le ragioni che mi fanno escludere una causa organica sono che il vomito mi viene solo dal momento in cui ci penso. Le prime volte riuscivo ad evitare il pensiero, ma ora è diventato qualcosa di persistente, impossibile da togliere solo con la mia volontà.
Pensavo che tutto fosse nato da un crescente stress (in estate inziano le gare su pista) ma, dopo essermi preso una settimana di pausa, la situazione non è cambiata. Ho partecipato ad una gara dove ho porvato le sensazioni che da un po' di tempo mi assalgono: ansia, paura di vomitare e incapacità di mangiare senza accusare vomito. Ho quindi consatato che il riposo da solo non è bastato a togliere il mio problema. Non ho nessun altro problema nè di tipo fisico nè tipo psicologico, e questa cosa mi ha sorpreso non poco, soprattutto per il fatto che non riesco assolutamente a debellarla. Ho provato più volte a tranquillizzarmi ma la cosa è momentanea e sparisce in fretta. E' da notare anche il fatto che il vomito in gara mi capita prima della prestazione, non dopo. Non è quindi la prestazione a cusarmi problemi.
Il danno principale di questo problema è che l'ansia e la paura di vomitare mi capitano adesso anche quando ho impegni che includono un pasto.
Il problema è serio oppure non è nulla di grave? Come mi devo comportare? Non sono ancora andato da uno psicologo, è ora che lo faccia?
Grazie infinite per gli aiuti.
E' da qualche tempo che sono colpito da una sensazione persistente di vomito associata ad alcune azioni quali mangiare, correre etc.
Inizio col precisare la mia attività:mi alleno 4 volte alla settimana (pratico atletica) più 2 giorni di potenziamento. Non ho problemi digestivi e ho sempre sopportato tranquillamente il carico degli allenamenti. Qualche mese fa, in Aprile, mi è capitato durante un allenamento di vomitare (in quel caso, probabilmente, le cause potevano essere digestive perchè ricordo di avere mangiato un pasto freddo). Da quel momento, è iniziato un graduale peggioramento della cosa (il fatto di avere vomitato ha creato in me una paura verso l'allenamento successivo) che è arrivato ad estendersi, oltre che ad ogni allenamento/gara di atletica, anche sul mangiare. Le ragioni che mi fanno escludere una causa organica sono che il vomito mi viene solo dal momento in cui ci penso. Le prime volte riuscivo ad evitare il pensiero, ma ora è diventato qualcosa di persistente, impossibile da togliere solo con la mia volontà.
Pensavo che tutto fosse nato da un crescente stress (in estate inziano le gare su pista) ma, dopo essermi preso una settimana di pausa, la situazione non è cambiata. Ho partecipato ad una gara dove ho porvato le sensazioni che da un po' di tempo mi assalgono: ansia, paura di vomitare e incapacità di mangiare senza accusare vomito. Ho quindi consatato che il riposo da solo non è bastato a togliere il mio problema. Non ho nessun altro problema nè di tipo fisico nè tipo psicologico, e questa cosa mi ha sorpreso non poco, soprattutto per il fatto che non riesco assolutamente a debellarla. Ho provato più volte a tranquillizzarmi ma la cosa è momentanea e sparisce in fretta. E' da notare anche il fatto che il vomito in gara mi capita prima della prestazione, non dopo. Non è quindi la prestazione a cusarmi problemi.
Il danno principale di questo problema è che l'ansia e la paura di vomitare mi capitano adesso anche quando ho impegni che includono un pasto.
Il problema è serio oppure non è nulla di grave? Come mi devo comportare? Non sono ancora andato da uno psicologo, è ora che lo faccia?
Grazie infinite per gli aiuti.
[#1]
Caro ragazzo, si è ora che lei lo faccia. Sembra che si sia impiantata una sorta di ansia da prestazione (questa non è una esclusiva della sessualità) che somatizza nel modo in cui la racconta. Più teme che la cosa possa accadere più si immerge in un circolo vizioso. Tuttavia ne parli con il suo medico se non lo ha già fatto e poi contatti uno psicoterapeuta, possibilmente esperto di trattamente brevi (comportamentale, strategico, sistemico)
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile utente,
da quello che ho potuto capire la paura di vomitare adesso si è generalizzata in altri contesti della sua vita che includono il pasto. E' probabile che lei abbia associato, inizialmente condizionata dal primo evento, la paura del vomito alle successive gare e che adesso l'ansia si sia generalizzata ad altri contesti. E' un pò come l'attacco di panico: capita una volta e poi la paura di poter avere un altro attacco di panico genera un circolo vizioso che provoca il panico. Se comunque il suo medico generico esclude problemi organici le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale che possa indagare meglio le cause della sua difficoltà. Il problema che adesso è entrata in un meccanismo di ansia anticipatoria per cui in ogni situazione che include un pasto lei vive un senso di forte ansia perchè l'ansia l'ha associata al pasto. Non è nulla di grave ma le consiglio vivamente di consultare uno psicoterapeuta.
Cordiali saluti
da quello che ho potuto capire la paura di vomitare adesso si è generalizzata in altri contesti della sua vita che includono il pasto. E' probabile che lei abbia associato, inizialmente condizionata dal primo evento, la paura del vomito alle successive gare e che adesso l'ansia si sia generalizzata ad altri contesti. E' un pò come l'attacco di panico: capita una volta e poi la paura di poter avere un altro attacco di panico genera un circolo vizioso che provoca il panico. Se comunque il suo medico generico esclude problemi organici le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale che possa indagare meglio le cause della sua difficoltà. Il problema che adesso è entrata in un meccanismo di ansia anticipatoria per cui in ogni situazione che include un pasto lei vive un senso di forte ansia perchè l'ansia l'ha associata al pasto. Non è nulla di grave ma le consiglio vivamente di consultare uno psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dr.ssa Federica Ludovici
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.3k visite dal 15/06/2009.
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