Sto distruggendo la mia vita e non so se posso rimediare ai miei errori ma stavolta per davvero
A distanza di tempo torno a scrivere per un consulto.
Riguarda il mio modo di vivere la vita da un po' di anni a questa parte: credo di avere un serio problema di procrastinazione a partire dalle piccole cose quotidiane che, inevitabilmente, adesso che ho quasi 30 anni, convivo da 2 con 10 anni di relazione, si stanno riflettendo sulla mia vita privata.
Mi sono laureata in ritardo alla triennale e in tempo alla magistrale impiegando 9 anni in totale.
Mi ritenevo sempre incapace nonostante i miei ottimi risultati agli esami, ma ci mettevo tanto a studiare impiegando tutte le mie intere giornate: "non ho tempo se non per studiare" questo dicevo sempre.
Il mio ragazzo che invece già lavorava quando ci siamo messi insieme ha vissuto con me questo percorso e ha pazientato tutto il tempo.
Mi sono laureata lo scorso anno in magistrale, e mi sono portata in varie altre situazioni quell'atteggiamento di rimandare come per esempio per la ricerca del lavoro.
Anche questa volta vengo ripresa e mi viene ricordato che ho 30 anni e che a certe cose dovrei pensarci da sola, invece se non fosse per gli altri starei ferma a rimandare.
È vero, probabilmente è così.
Adesso lavoro da pochi mesi ma guadagno poco.
So che non è il lavoro della vita ma sto cercando di acquisire esperienza e di guardare avanti per altre posizioni lavorative.
Da qualche giorno una nuova litigata ha fatto sì che mi venisse rivangato il passato, che per 10 anni non ho fatto niente se non il minimo indispensabile e lamentando di non avere tempo per fare altro, che se fosse per me non ci sarebbe un futuro, che non faccio che rimandare le cose da fare dalle più banali a quelle più importanti riducendomi all'ultimo secondo e patendo per questo rimandare continuo.
Che mi devo vergognare da ora a tutto il resto della mia vita per questo.
Insomma mi sento di aver toccato il limite assoluto e mi sento paralizzata: ho deciso di agire cercando di guarire questo aspetto ma temo di aver deluso ogni aspettativa del mio compagno che forse (probabilmente, dato che da 3 giorni che non mi parla) sta per lasciarmi.
Mi sento paralizzata dalla paura, mi ritornano in mente le sue parole e allo stesso tempo dico " che mi merito tutto questo ed è giusto stare così per il male che ho provocato".
Per favore, aiutatemi, cosa posso fare?
Ho paura, tanta paura.
Riguarda il mio modo di vivere la vita da un po' di anni a questa parte: credo di avere un serio problema di procrastinazione a partire dalle piccole cose quotidiane che, inevitabilmente, adesso che ho quasi 30 anni, convivo da 2 con 10 anni di relazione, si stanno riflettendo sulla mia vita privata.
Mi sono laureata in ritardo alla triennale e in tempo alla magistrale impiegando 9 anni in totale.
Mi ritenevo sempre incapace nonostante i miei ottimi risultati agli esami, ma ci mettevo tanto a studiare impiegando tutte le mie intere giornate: "non ho tempo se non per studiare" questo dicevo sempre.
Il mio ragazzo che invece già lavorava quando ci siamo messi insieme ha vissuto con me questo percorso e ha pazientato tutto il tempo.
Mi sono laureata lo scorso anno in magistrale, e mi sono portata in varie altre situazioni quell'atteggiamento di rimandare come per esempio per la ricerca del lavoro.
Anche questa volta vengo ripresa e mi viene ricordato che ho 30 anni e che a certe cose dovrei pensarci da sola, invece se non fosse per gli altri starei ferma a rimandare.
È vero, probabilmente è così.
Adesso lavoro da pochi mesi ma guadagno poco.
So che non è il lavoro della vita ma sto cercando di acquisire esperienza e di guardare avanti per altre posizioni lavorative.
Da qualche giorno una nuova litigata ha fatto sì che mi venisse rivangato il passato, che per 10 anni non ho fatto niente se non il minimo indispensabile e lamentando di non avere tempo per fare altro, che se fosse per me non ci sarebbe un futuro, che non faccio che rimandare le cose da fare dalle più banali a quelle più importanti riducendomi all'ultimo secondo e patendo per questo rimandare continuo.
Che mi devo vergognare da ora a tutto il resto della mia vita per questo.
Insomma mi sento di aver toccato il limite assoluto e mi sento paralizzata: ho deciso di agire cercando di guarire questo aspetto ma temo di aver deluso ogni aspettativa del mio compagno che forse (probabilmente, dato che da 3 giorni che non mi parla) sta per lasciarmi.
Mi sento paralizzata dalla paura, mi ritornano in mente le sue parole e allo stesso tempo dico " che mi merito tutto questo ed è giusto stare così per il male che ho provocato".
Per favore, aiutatemi, cosa posso fare?
Ho paura, tanta paura.
[#1]
I motivi per cui si tende a proscrastinare possono essere svariati. In alcuni casi è la paura di non riuscire, in altri invece è la paura che il risultato ottenuto non sia perfetto come vorremmo.
Altre volte invece si procrastina perchè non si sa esattamente come portare a termine un compito (ma questa è molto piu' spesso una scusante che non una vera motivazione). In alcuni altri casi invece si rimanda perché ci è difficile gestire il tempo (ma anche qui, è una falsa motivazione).
Impossibile stabilire qui e in base ad un acconto quale sia la motivazione della tua tendenza a rimandare.
Il circolo vizioso del rimandare le cose è abbastanza semplice da comprendere: si rimanda per poi trovarsi a sentirsi in colpa poer non aver fatto. E a quel punto o si rinuncia o si cerca di farci aiutare perchè "sono messo male" oppure si fannno le cose in fretta all'ultimo momento (non ottenendo spesso i migliori risultati)
Ti consiglierei di approfondire la cosa in un contesto opportuno. In terapia breve strategica esistono delle tecniche utili a superare problemi come questi. Ti consiglio pertanto questo tipo di approccio per il tuo problema.
Un altra dimensione da indagare ulteriormente sarebbe quella della rimuginazione e del rimpianti/rimorso che potrebbe giocare un brutto ruolo in questa situazione.
Spero di aver interpretato bene la tua richiesta
Resto a disposizione
saluti
Altre volte invece si procrastina perchè non si sa esattamente come portare a termine un compito (ma questa è molto piu' spesso una scusante che non una vera motivazione). In alcuni altri casi invece si rimanda perché ci è difficile gestire il tempo (ma anche qui, è una falsa motivazione).
Impossibile stabilire qui e in base ad un acconto quale sia la motivazione della tua tendenza a rimandare.
Il circolo vizioso del rimandare le cose è abbastanza semplice da comprendere: si rimanda per poi trovarsi a sentirsi in colpa poer non aver fatto. E a quel punto o si rinuncia o si cerca di farci aiutare perchè "sono messo male" oppure si fannno le cose in fretta all'ultimo momento (non ottenendo spesso i migliori risultati)
Ti consiglierei di approfondire la cosa in un contesto opportuno. In terapia breve strategica esistono delle tecniche utili a superare problemi come questi. Ti consiglio pertanto questo tipo di approccio per il tuo problema.
Un altra dimensione da indagare ulteriormente sarebbe quella della rimuginazione e del rimpianti/rimorso che potrebbe giocare un brutto ruolo in questa situazione.
Spero di aver interpretato bene la tua richiesta
Resto a disposizione
saluti
Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it
[#2]
Utente
Dr. Beligni, la ringrazio per la tempestiva risposta.
Mi è chiaro il meccanismo dietro alla procrastinazione e devo dire che mi rivedo in quei "perché" e in molti altri che ho trovato facendo le mie ricerche sulla cosa.
Mi consiglia un percorso psicologico? Dice che non c è niente che possa fare provando da sola a risolvere tutto questo?
A parte questo aspetto:
Posso chiederle cosa ne pensa in merito al fatto che la persona che mi sta al fianco da 10 anni mi dica che devo vergognarmi da qui a tutta la mia vita per quello che è stato il mio passato e per quello che ancora continuo a sbagliare atteggiandomi così? Secondo lei può esserci ancora una possibilità di rimediare ma stavolta seriamente cercando di risolvere e risolvendo il mio problema?
Non voglio più dire a parole "ciò che farò" ma dimostrare coi fatti.. ma lui (il mio compagno) mi sa che non mi crede più. Ho paura di aver distrutto tutto.. per sempre.. ma non voglio rimanere paralizzata da questa paura.
Cosa posso fare?
Mi è chiaro il meccanismo dietro alla procrastinazione e devo dire che mi rivedo in quei "perché" e in molti altri che ho trovato facendo le mie ricerche sulla cosa.
Mi consiglia un percorso psicologico? Dice che non c è niente che possa fare provando da sola a risolvere tutto questo?
A parte questo aspetto:
Posso chiederle cosa ne pensa in merito al fatto che la persona che mi sta al fianco da 10 anni mi dica che devo vergognarmi da qui a tutta la mia vita per quello che è stato il mio passato e per quello che ancora continuo a sbagliare atteggiandomi così? Secondo lei può esserci ancora una possibilità di rimediare ma stavolta seriamente cercando di risolvere e risolvendo il mio problema?
Non voglio più dire a parole "ciò che farò" ma dimostrare coi fatti.. ma lui (il mio compagno) mi sa che non mi crede più. Ho paura di aver distrutto tutto.. per sempre.. ma non voglio rimanere paralizzata da questa paura.
Cosa posso fare?
[#3]
Utente
P.S. mi è stato detto anche che ormai a 30 anni non posso più cambiare, che è troppo tardi. So che non è vero, ma ho paura di affibbiarmi questa cosa e di convincermi che davvero è troppo tardi..come posso dare dimostrazione già nel breve termine, che inizio a lavorare su questi problemi di procrastinazione?
Come posso affrontare il silenzio e gli occhi freddi del mio compagno?
Come posso affrontare il silenzio e gli occhi freddi del mio compagno?
[#4]
Bentornata
"Mi consiglia un percorso psicologico? " io ti consiglio un consulto professionale, soltanto dopo aver approfondito sarà possibile stabilire se necessario un intervento e di che tipo. Anche perchè tu porti un problema, che è la procrastinazione, ma dietro a questo c'è tutto un sistema che la persona vive quotidianamente da cambiare. Altrimenti risolvere il sintomo (che è prodotto da tutta una serie di comportamenti sbagliati) non sarebbe producente e soprattutto non sarebbe risolutivo.
"dice che non c è niente che possa fare provando da sola a risolvere tutto questo?" No. E ti spiego perchè. Due semplici ragioni, una molto piu' superficiale: se tu avessi saputo farlo lo avresti già fatto e non portato avanti da 10 anni (e probabilmente molto di piu'). L'altra ragione è piu' complessa, provo: quello che sei oggi è il prodotto di tutta una serie di scelte e comportamenti sbagliati (dato che lo stai vivendo come problema) che dapprima sono sembrate delle buone soluzioni, ma nel lungo periodo ti hanno portato ad affrontare la vita in modo sbagliato. E' per questo che è necessario intervenire su tutta la tyua percezione del mondo e non solo su questa unica sintomatologia.
Domanda: perchè non vorresti affidarti ad uno psicologo/psicoterapeuta?
Ci sono alcune terapie, tipo quella che utilizzo io, ovvero la "strategica breve" che hanno degli interventi molto mirati alla risoluzione del problema specifico e allo stesso tempo permettono lo sblocco del sintomo in un numero ridotto di sedute. Divenendo meno impegnative sia da un punto di vista di tempo che economico ad esempio. E per il lato economico, ti ricordo che esiste anche un servizio pubblico.
" la persona che mi sta al fianco da 10 anni mi dica che devo vergognarmi da qui a tutta la mia vita per quello che è stato il mio passato e per quello che ancora continuo a sbagliare atteggiandomi così? " Non posso sapere a cosa si riferisce. Anche questo richiede un approfondimento
"Secondo lei può esserci ancora una possibilità di rimediare ma stavolta seriamente cercando di risolvere e risolvendo il mio problema?" Se questa persona soffre particolarmente di questo tuo atteggiamento direi che cambiare potrebbe aiutare. Comunque mi sembra strano che questo possa essere l'unico motivo di una vostra crisi (anche perchè altrimenti non avrebbe aspettato tutto questo tempo un cambiamento). Sarebbe necessario approfondire.
"P.S. mi è stato detto anche che ormai a 30 anni non posso più cambiare, che è troppo tardi." una sciocchezza
"come posso dare dimostrazione già nel breve termine, che inizio a lavorare su questi problemi di procrastinazione?" iniziando a fare. Ad esempio iniziando a farti aiutare, come consigliato
Cari saluti e in bocca al lupo
resto a disposizione
"Mi consiglia un percorso psicologico? " io ti consiglio un consulto professionale, soltanto dopo aver approfondito sarà possibile stabilire se necessario un intervento e di che tipo. Anche perchè tu porti un problema, che è la procrastinazione, ma dietro a questo c'è tutto un sistema che la persona vive quotidianamente da cambiare. Altrimenti risolvere il sintomo (che è prodotto da tutta una serie di comportamenti sbagliati) non sarebbe producente e soprattutto non sarebbe risolutivo.
"dice che non c è niente che possa fare provando da sola a risolvere tutto questo?" No. E ti spiego perchè. Due semplici ragioni, una molto piu' superficiale: se tu avessi saputo farlo lo avresti già fatto e non portato avanti da 10 anni (e probabilmente molto di piu'). L'altra ragione è piu' complessa, provo: quello che sei oggi è il prodotto di tutta una serie di scelte e comportamenti sbagliati (dato che lo stai vivendo come problema) che dapprima sono sembrate delle buone soluzioni, ma nel lungo periodo ti hanno portato ad affrontare la vita in modo sbagliato. E' per questo che è necessario intervenire su tutta la tyua percezione del mondo e non solo su questa unica sintomatologia.
Domanda: perchè non vorresti affidarti ad uno psicologo/psicoterapeuta?
Ci sono alcune terapie, tipo quella che utilizzo io, ovvero la "strategica breve" che hanno degli interventi molto mirati alla risoluzione del problema specifico e allo stesso tempo permettono lo sblocco del sintomo in un numero ridotto di sedute. Divenendo meno impegnative sia da un punto di vista di tempo che economico ad esempio. E per il lato economico, ti ricordo che esiste anche un servizio pubblico.
" la persona che mi sta al fianco da 10 anni mi dica che devo vergognarmi da qui a tutta la mia vita per quello che è stato il mio passato e per quello che ancora continuo a sbagliare atteggiandomi così? " Non posso sapere a cosa si riferisce. Anche questo richiede un approfondimento
"Secondo lei può esserci ancora una possibilità di rimediare ma stavolta seriamente cercando di risolvere e risolvendo il mio problema?" Se questa persona soffre particolarmente di questo tuo atteggiamento direi che cambiare potrebbe aiutare. Comunque mi sembra strano che questo possa essere l'unico motivo di una vostra crisi (anche perchè altrimenti non avrebbe aspettato tutto questo tempo un cambiamento). Sarebbe necessario approfondire.
"P.S. mi è stato detto anche che ormai a 30 anni non posso più cambiare, che è troppo tardi." una sciocchezza
"come posso dare dimostrazione già nel breve termine, che inizio a lavorare su questi problemi di procrastinazione?" iniziando a fare. Ad esempio iniziando a farti aiutare, come consigliato
Cari saluti e in bocca al lupo
resto a disposizione
Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.5k visite dal 15/02/2022.
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