Disturbi d' ansia
Salve gentili dottori, vi scrivo perché sei mesi fa ho cominciato ad avere problematiche di tipo ansioso.
Ho avuto per due mesi forti vertigini soggettive abbinate a nausea, inizialmente pensavo fosse legato a un periodo di stress poi mi sono recato dal medico di base per curare le vertigini ma la cura non funzionava.
Con il tempo mi sono reso conto che l'ansia era la causa scatenante poiché cominciavo ad avere numerose paure (paura di stare male, di svenire).
Insieme alle vertigini ho cominciato ad avere stati di shock improvvisi.
Così ho fatto tutti gli accertamenti per escludere che la situazione fosse riconducibile a un problema organico.
Fin da subito mi sono imposto di uscire e riprendere le attività ma ho avuto un ennesimo stato di shock.
Con il tempo mi sono passate le vertigini e anche la nausea associata.
Pensavo di aver risolto il problema invece non era così infatti ho cominciato ad avere forti attacchi di panico e un drastico cambiamento della salivazione (ho sempre avuto una salivazione abbondante ma ad oggi non mi è più tornata alla normalità) abbinata a forti bruciori alla bocca che mi impedivano di mangiare e di dormire.
Un mese dopo ho cominciato ad avere stati depressivi e dissociazione visiva.
Così ho deciso di rivolgermi allo psicologo e poi ad uno psichiatra.
Ad oggi non ho più questi sintomi.
Non provo più ansia fisica ma ho la sensazione che l' ansia mi sia rimasta a livello mentale.
Certe volte mi brucia la testa, mi sveglio con un sapore strano in bocca e ho un blocco alla testa ormai da mesi.
Non riesco ad uscire perché ho paura di morire (perché ho delle somatizzazioni corporee e delle suggestioni).
Non sono riuscito a superare le paure nonostante l aiuto dello psicologo.
La cosa strana è che non provo più un ansia fisica, la notte dormo tranquillamente.
Eppure la mia situazione è più limitante di quando avevo gli attacchi di panico.
Ho avuto per due mesi forti vertigini soggettive abbinate a nausea, inizialmente pensavo fosse legato a un periodo di stress poi mi sono recato dal medico di base per curare le vertigini ma la cura non funzionava.
Con il tempo mi sono reso conto che l'ansia era la causa scatenante poiché cominciavo ad avere numerose paure (paura di stare male, di svenire).
Insieme alle vertigini ho cominciato ad avere stati di shock improvvisi.
Così ho fatto tutti gli accertamenti per escludere che la situazione fosse riconducibile a un problema organico.
Fin da subito mi sono imposto di uscire e riprendere le attività ma ho avuto un ennesimo stato di shock.
Con il tempo mi sono passate le vertigini e anche la nausea associata.
Pensavo di aver risolto il problema invece non era così infatti ho cominciato ad avere forti attacchi di panico e un drastico cambiamento della salivazione (ho sempre avuto una salivazione abbondante ma ad oggi non mi è più tornata alla normalità) abbinata a forti bruciori alla bocca che mi impedivano di mangiare e di dormire.
Un mese dopo ho cominciato ad avere stati depressivi e dissociazione visiva.
Così ho deciso di rivolgermi allo psicologo e poi ad uno psichiatra.
Ad oggi non ho più questi sintomi.
Non provo più ansia fisica ma ho la sensazione che l' ansia mi sia rimasta a livello mentale.
Certe volte mi brucia la testa, mi sveglio con un sapore strano in bocca e ho un blocco alla testa ormai da mesi.
Non riesco ad uscire perché ho paura di morire (perché ho delle somatizzazioni corporee e delle suggestioni).
Non sono riuscito a superare le paure nonostante l aiuto dello psicologo.
La cosa strana è che non provo più un ansia fisica, la notte dormo tranquillamente.
Eppure la mia situazione è più limitante di quando avevo gli attacchi di panico.
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Dr. Francesco Beligni
Psicologo, Psicoterapeuta
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Gentile utente, dato che hai escluso ogni possibile causa medica sono tentato nel confermare la tua auto-diagnosi. Ovviamente non posso fare una diagnosi certa in questa sede dato che la situazione andrebbe esplorata adeguatamente e in un contesto adeguato.
Tuttavia, dal racconto che ci porti sembri descrivere una sintomatologia da disturbo d'ansia generalizzato, con un trascorso di attacchi di panico e ad oggi sembreresti aver sviluppato una ossessione fobica verso questo tuo trascorso. Cosa che ti impedirebbe di andare avanti. Insomma, il quadro non è semplice da decifrare in questa sede.
Domanda: gli attacchi di panico sono stati sedati da una terapia farmacologica? Perchè in quel caso la percezione di non aver risolto il problema potrebbe essere fondata dato che i farmaci inibiscono i sintomi ma per superare il problema sembrerebbe necessaria una opportuna psicoterapia.
"Non sono riuscito a superare le paure nonostante l aiuto dello psicologo." E' per questo che ti rivolgi a noi? Pensi che il tuo terapeuta non sia adeguato a te o al tuo problema? In quel caso dovresti parlargliene in modo magari da ridefinire gli obiettivi. In ogni caso parlargli apertamente sarà utile al vostro percorso.
"Eppure la mia situazione è più limitante di quando avevo gli attacchi di panico" è possibile che ci sia stato uno spostamento del sintomo. La matrice sembrerebbe essere la stessa, ovvero quella fobica (che caratterizza ansia e attacchi di panico) però sembrerebbe aver assunto dei connotati di natura più ossessiva. Anche questo andrebbe indagato adeguatamente.
Purtroppo senza aver modo di conoscere meglio la tua storia e farti le adeguate domande da qui posso soltanto consigliarti due letture dal mio sito che potrebbero aiutarti a riconoscere meglio la tua condizione:
https://francescobeligni.it/ansia/
(vedi anche i paragrafi successivi)
https://francescobeligni.it/attacchi-di-panico-cosa-sono-e-come-riconoscerli/
(idem qui)
Fammi sapere se ti saranno stati utili ed eventualmente a quali considerazioni sul tuo problema potrebbero averti portato.
Resto a disposizione, saluti
Tuttavia, dal racconto che ci porti sembri descrivere una sintomatologia da disturbo d'ansia generalizzato, con un trascorso di attacchi di panico e ad oggi sembreresti aver sviluppato una ossessione fobica verso questo tuo trascorso. Cosa che ti impedirebbe di andare avanti. Insomma, il quadro non è semplice da decifrare in questa sede.
Domanda: gli attacchi di panico sono stati sedati da una terapia farmacologica? Perchè in quel caso la percezione di non aver risolto il problema potrebbe essere fondata dato che i farmaci inibiscono i sintomi ma per superare il problema sembrerebbe necessaria una opportuna psicoterapia.
"Non sono riuscito a superare le paure nonostante l aiuto dello psicologo." E' per questo che ti rivolgi a noi? Pensi che il tuo terapeuta non sia adeguato a te o al tuo problema? In quel caso dovresti parlargliene in modo magari da ridefinire gli obiettivi. In ogni caso parlargli apertamente sarà utile al vostro percorso.
"Eppure la mia situazione è più limitante di quando avevo gli attacchi di panico" è possibile che ci sia stato uno spostamento del sintomo. La matrice sembrerebbe essere la stessa, ovvero quella fobica (che caratterizza ansia e attacchi di panico) però sembrerebbe aver assunto dei connotati di natura più ossessiva. Anche questo andrebbe indagato adeguatamente.
Purtroppo senza aver modo di conoscere meglio la tua storia e farti le adeguate domande da qui posso soltanto consigliarti due letture dal mio sito che potrebbero aiutarti a riconoscere meglio la tua condizione:
https://francescobeligni.it/ansia/
(vedi anche i paragrafi successivi)
https://francescobeligni.it/attacchi-di-panico-cosa-sono-e-come-riconoscerli/
(idem qui)
Fammi sapere se ti saranno stati utili ed eventualmente a quali considerazioni sul tuo problema potrebbero averti portato.
Resto a disposizione, saluti
Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.3k visite dal 14/02/2022.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.