Come si supera questa fase?

Sono una donna di quasi 40 anni.
Scrivo perchè negli ultimi mesi, forse anni, ho una paura terribile di rilassarmi e di poter dire che qualcosa può andare non male.
Ho paura delle cose belle e anche di quelle brutte, quindi ho sempre paura.

Non so se la mia può essere definita una storia facile o difficile, di sicuro è una vita impegnativa.

Ho una patologia neuromuscolare che mi rende non autosufficiente, non posso fare molte cose, quasi nulla.
Non posso prendermi cura della mia persona in nessun modo.
Neppure andando a fare una pipì.
Nonostante questo e grazie all'aiuto delle persone che mi circondano, lavoro, ho un compagno che mi può aiutare ma solo parzialmente a causa di sue difficoltà motorie, sto pagando il mutuo per una casa in cui di fatto non riesco ad abitare perchè l'assistente che avevo è andata via e sono mesi che cerco una sostituta.
Sono molto stanca di pesare sulla mia famiglia, mi sento in colpa e molto dispiaciuta.
I pochi mesi che ho vissuto da sola a casa mia con l'assistente non sono comunque stati piacevoli come mi aspettavo.
L'unica vera soddisfazione era non pesare più sulla famiglia.

Ho un passato di periodi di ansia e preoccupazione molto pesanti.
A livello familiare abbiamo vissuto momenti difficilissimi a causa della buffe delirante di mia sorella che ha portato a molte ricadute, due tso, una separazione e tutto quello che ne può conseguire.

Ho un problema cardiologico da tenere sotto controllo che non mi fa stare molto tranquilla.

Ho una ipoacusia all'orecchio destro.
Una vita difficile e faticosa.

Ho avuto una semiparesi facciale per un colpo di freddo, una endocardite che ha portato a un lungo ricovero e ai problemi cardiologici di cui sopra.
La mia malattia di base ultimamente sta peggiorando.

Nonostante queste difficoltà prima riuscivo ogni tanto a rilassarmi, ora la spensieratezza non so cosa sia, anzi i terrorizza.
Questo mi impedisce di vivere una vita intima appagante, di godere di un giorno al mare o di qualsiasi cosa.

Un giorno al mare è: fatica, caldo, impossibilità di andare in bagno, rischio insolazione e scottatura.

Una pizza con gli amici è: problemi per chi mi accompagna, rischio covid, cibo troppo salato (mi hanno sconsigliato di esagerare col sale).

Non riesco più a vivere.
Cerco solo di non creare problemi e non dare fastidio.
Mi rendo conto di aver appesantito in maniera irreversibile la vita delle persone che mi sono accanto e non vedo l'ora di poterle alleggerire anche se questo non potrà mai recuperare il passato.

Sono stanca.
Sono seguita da una psicologa che posso vedere solo una volta al mese.
Chiedo consiglio anche a voi.
Come posso tornare a stare bene?
Posso?
Sono terrorizzata da tutte le cose brutte che possono succedere, ogni volta che sembrava che mia sorella stesse meglio, c'era una ricaduta.
Ora va meglio, ma io ho paura per tutto.
Veramente per tutto.
Anche di dire una parola positiva.
Anche di un abbraccio.
Penso che dopo succederà qualcosa di tremendo perchè è successo.
[#1]
Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
il tentativo di aiutarla viene frustrato da due serie ragioni.
La prima è che sotto il suo account utente scrivono evidentemente diverse persone, cosa espressamente proibita dalle linee-guida per motivi di trasparenza e perspicuità: dobbiamo sapere almeno se chi ci scrive è uomo o donna, l'età reale, il peso, se è la sorella o piuttosto la madre di una persona con problemi psichiatrici, etc.
La seconda ragione riguarda la sua specifica condizione di salute, con diagnosi e cure in atto.
Se vorrà riaprire il consulto con un suo account e precise indicazioni saremo lieti di aiutarla.
A presto.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#2]
Utente
Utente
Sono una donna, ho quasi quaranta anni, il mio peso attuale è 48 kg, sono la sorella e si, contravvenendo a un divieto che non conoscevo e me ne scuso, ho permesso ad altri di utilizzare il mio account.

Grazie
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
sia così gentile da correggere i dati della sua scheda (anche la data di nascita non corrisponde all'età che dichiara).
Dovrebbe inoltre dichiarare le sue patologie diagnosticate e le cure in atto, psicoterapiche e farmacologiche.
Solo così potremo aiutarla.
Buone cose.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#4]
Utente
Utente
Patologie diagnosticate: sma3, insufficienza mitralica severa, ipoacusia destra.
Terapie farmacologiche: cardicor 125, Risdiplam
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
ora che i suoi dati sono a posto posso cercare di risponderle.
Come saprà non è opportuno fare diagnosi online, e del resto la sua psicologa le avrà già nominato la "cherofobia", ossia la paura di essere felici.
Nel suo caso però mi sembra trattarsi di altro, un disagio crescente originato da una serie troppo grande di eventi stressanti, sia personali che familiari. Questo accumulo può averle fatto perdere quella che gli psicologi chiamano la capacità di "coping"; in italiano, la capacità di fronteggiare le situazioni.
Ne consegue la perdita del sentimento di autoefficacia, con un periodo di stress acuto nel quale non si vedono più vie d'uscita ma una condizione di vita che appare irrimediabilmente senza sbocchi.
In questa situazione tutte le iniziative che contengono elementi ottimistici e la speranza stessa appaiono più che inadeguati, fuori luogo e quasi offensivi, da respingere.
Per venirne fuori occorre modificare contemporaneamente lo stato d'animo, mediante psicoterapia e farmaci, e qualcuna delle condizioni di vita che appaiono troppo scomode e dolorose, gradualmente ma con coraggiosa continuità.
Questo le permetterà di "tornare a stare bene", come ci chiede.
Lei ci scrive: "Sono seguita da una psicologa che posso vedere solo una volta al mese".
Perché? Questi incontri sembrano troppo refratti, in un momento come quello che sta vivendo.
Ci parla di un'assistente che manca da molti mesi. Non può intanto servirsi dei volontari del Comune, della Croce Rossa, della Caritas?
Strumenti per migliorare le sue condizioni psicologiche e materiali ce n'è senz'altro. Se qui non li dettaglio è per non sovrappormi alla sua curante, che lei dovrebbe vedere con la giusta frequenza, sia pure online; ma anche per non diluire, annullandoli, gli elementi di una terapia che richiede continuità d'impegno e profonda alleanza tra psicologo e paziente.
Le faccio i più sentiti auguri. Sono certa che riprenderà a guardare avanti, con una ritrovata serenità.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#6]
Utente
Utente
Grazie mille. Purtroppo non posso permettermi un supporto psicologico privato e il servizio pubblico più di questo non mi concede.
Grazie ancora
Saluti
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
se si trova bene con la sua psicologa, ha provato a chiederle come affrontare un percorso che preveda un incontro alla settimana? Perché il servizio pubblico non le concede di più?
Immagino si tratti di una ASL, di un Consultorio o di un Centro di Salute Mentale. Ha la regolare prescrizione del medico di famiglia?
Può uscire da questo momento depressivo, le ripeto, ma le occorre il solido supporto di uno specialista.
Ancora auguri.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#8]
Utente
Utente
Si tratta della Asl, del servizio di psicologia presso l'ospedale, ho una regolare prescrizione ma la mia psicologa mi dice che l'afflusso dei pazienti è incredibile e che quindi non possono garantire la giusta frequenza praticamente a nessuno.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Può chiedere se la psicologa svolge anche professione privata. In questo caso potreste concordare una cifra ragionevole.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#10]
Utente
Utente
Proverò questa via ma non credo di avere le possibilità. Effettivamente non mi sento molto aiutata. Affronto periodi difficili che tra una seduta e l'altra fanno il loro corso senza ricevere l'aiuto di cui avrei bisogno.
Da ormai un anno sento una stanchezza fisica a cui non riesco a dare una spiegazione e che potrebbe certamente essere legata alla mia patologia di base e al suo peggioramento, ma non avrebbe il carattere altalenante che invece riscontro.
Cercherò di parlare con la mia psicologa il mese prossimo quando la sentirò.
Ha delle letture da consigliarmi? Testi che potrebbero aiutarmi?
[#11]
Utente
Utente
Mi permetto di specificare che la lunga serie di eventi negativi che ho elencato si è comunque verificata in un arco temporale ampio circa dieci anni, ma molte problematiche hanno avuto una durata che si è protratta a lungo nel tempo. Mi capita ancora di sognare episodi legati a brutti eventi del passato.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
quello che dice dei sogni, e anche della stanchezza fisica, farebbe pensare al PTSD, il Disturbo da Stress Post Traumatico. Le capita di avere anche dei ricordi/flash dolorosi?
Può leggerne qualcosa in rete; ci sono riviste online di psicologia.
Dovrebbe porsi degli obiettivi di recupero progressivo, meglio se supportati e monitorati dalla curante; prendere in considerazione nuove amicizie ed esperienze culturali, come le visite online a musei e luoghi d'interesse artistico.
Naturalmente la ginnastica e i massaggi che certo le sono stati prescritti, e che assieme alle passeggiate nella luce solare incrementano la serotonina.
Anche l'iscrizione ad una università online (per lei gratuita, in base al decreto Fedeli) potrebbe darle lo stimolo per la ripresa.
Fondamentale, naturalmente, è il supporto affettivo: partner, familiari, amici, colleghi. Gli abbracci e le risate generano endorfine.
Far valutare l'opportunità di farmaci anche depressici è un'ulteriore possibilità.
Coraggio! Noi di Medicitalia siamo qui.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

[#13]
Utente
Utente
Grazie. Posso contare sulla mia famiglia per molti aspetti ma non per il conforto semplicemente perché sono sempre stata io la valvola di sfogo, fino a pochi mesi fa, quotidianamente. Chiedere mi costerebbe molto più di quello che riceverei.
Cercherò di seguire i suoi consigli per tutto il resto, il punto è che mi sembra spesso che non valga la pena.
Grazie ancora.
Un caro saluto
[#14]
Utente
Utente
Ricordi o flash dolorosi non più. Solo raramente, molto raramente. Ho invece sempre in mente proiezioni di eventi futuri imminenti e catastrofici. Se qualcuno non mi risponde al telefono penso subito che sia successo qualcosa. Ogni minimo segnale è motivo per avviare pensieri e paure su quello che potrebbe succedere. Ogni minima cosa diventa il motivo di un possibile scenario terribile distruttivo e immediato. Ma in passato è stato davvero così.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile utente,
la situazione che esprime con le parole "Ho invece sempre in mente proiezioni di eventi futuri imminenti e catastrofici" combacia con l'iper-arousal tipico della sindrome post traumatica.
A questo punto l'ipotesi diagnostica c'è. Occorre lavorare sulla cura, con fiducia e crescente impegno. Provi a valutare l'opportunità, nell'ospedale che la segue e se possibile con la sua terapeuta, della tecnica EMDR.
Le faccio infiniti auguri. Chiudo il consulto sperando di ricevere tra poco tempo notizie di una sua ripresa.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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