Come riprendere lo studio subito dopo la fine di una relazione?
Dopo 6 mesi di convivenza parziale avevamo deciso di cercare casa insieme, al nord e ci siamo appoggiati a casa di parenti di lui.
Io 20, studentessa, lui 32.
Dopo un mese e mezzo di nulla decido di tornare nel nostro paesino per riuscire a dare almeno un esame in questa sessione.
Ieri lui mi lascia perché secondo lui la scorsa notte c’era qualcuno in camera mia, mentre ero in videochiamata con lui alle 5 di mattina.
Solo perché avevo sonno e non sono rimasta sveglia con lui che stava male.
Alla fine lui ieri mi ha bloccata e io l’ho presa con serenità apparente perché so che è un comportamento malato.
Ma stamattina mi sono svegliata con l’ansia, l’esame è il 17 e io appena cerco di mettermi sui libri inizio a pensare a tutt’altro.
Non riesco a rimanere concentrata.
Cosa posso fare?
Io 20, studentessa, lui 32.
Dopo un mese e mezzo di nulla decido di tornare nel nostro paesino per riuscire a dare almeno un esame in questa sessione.
Ieri lui mi lascia perché secondo lui la scorsa notte c’era qualcuno in camera mia, mentre ero in videochiamata con lui alle 5 di mattina.
Solo perché avevo sonno e non sono rimasta sveglia con lui che stava male.
Alla fine lui ieri mi ha bloccata e io l’ho presa con serenità apparente perché so che è un comportamento malato.
Ma stamattina mi sono svegliata con l’ansia, l’esame è il 17 e io appena cerco di mettermi sui libri inizio a pensare a tutt’altro.
Non riesco a rimanere concentrata.
Cosa posso fare?
[#1]
Gentile utente,
da come lo descrive e anche da come lo definisce, il suo appare un rapporto "malato".
Lei stessa ne è consapevole, ma questo non vuol dire che la fine sia meno dolorosa.
Può esserlo nella misura in cui lei stessa è una persona equilibrata, che non si lascia coinvolgere nell'egoismo infantile dell'altro (tiene in videochiamata alle 5 di mattina la sua ragazza perché lui "sta male"?!).
Provi a rimandare a dopo l'esame la riflessione su quello che ha avuto e su quello cha ha perduto, anche se sono quasi certa che quest'uomo la contatterà di nuovo più volte con svariati tira e molla, nello scopo più o meno consapevole di silurare il suo esame e più in generale la sua vita di persona che realizza qualcosa, mentre lui, tanto maggiore di età, a quel che capisco non è riuscito nemmeno a prendere in affitto una casa per voi due.
Mi ascolti, il 17 è vicino. Gli segnali che fino a quella data non vuole e non può sentirlo. A volte la fermezza dà una scossa salutare agli eterni Peter Pan; ma solo a volte...
In bocca al lupo, per tutto.
da come lo descrive e anche da come lo definisce, il suo appare un rapporto "malato".
Lei stessa ne è consapevole, ma questo non vuol dire che la fine sia meno dolorosa.
Può esserlo nella misura in cui lei stessa è una persona equilibrata, che non si lascia coinvolgere nell'egoismo infantile dell'altro (tiene in videochiamata alle 5 di mattina la sua ragazza perché lui "sta male"?!).
Provi a rimandare a dopo l'esame la riflessione su quello che ha avuto e su quello cha ha perduto, anche se sono quasi certa che quest'uomo la contatterà di nuovo più volte con svariati tira e molla, nello scopo più o meno consapevole di silurare il suo esame e più in generale la sua vita di persona che realizza qualcosa, mentre lui, tanto maggiore di età, a quel che capisco non è riuscito nemmeno a prendere in affitto una casa per voi due.
Mi ascolti, il 17 è vicino. Gli segnali che fino a quella data non vuole e non può sentirlo. A volte la fermezza dà una scossa salutare agli eterni Peter Pan; ma solo a volte...
In bocca al lupo, per tutto.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 777 visite dal 09/02/2022.
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