Perdita di spensieratezza e paura di morire

Buongiorno, sono un ragazzo di 17 anni.
Da sempre gioco a calcio a livello dilettantistico e sono fidanzato da 11 mesi, in una relazione molto intensa che prima mi faceva stare benissimo e ora mi rasserena soltanto in parte a causa dei problemi che ho iniziato ad avere dal 15 dicembre.
Stavo studiando e all'improvviso ho avvertito mal di testa e difficoltà a respirare, ho quasi avuto un senso di mancamento e mi sono rivolto ai miei genitori spaventato poiché ho avuto subito paura di morire per un malore cardiaco.
Dopo essere uscito con mio padre a fare una passeggiata mi sono sentito meglio e il malessere è durato per qualche giorno, probabilmente collegato alla grande quantità di studio che avevo in quel periodo.
Avvertivo sporadicamente tachicardia e fitte intercostali, ma poi con il Natale e le feste è passato tutto, fino a quando il 3 gennaio sono tornato ad allenarmi dopo le feste e facendo uno sforzo massimale ho avvertito una forte tachicardia, che poi è passata alla fine dell'allenamento, per poi tornare per qualche minuto la notte successiva, quando mi ha fatto svegliare di soprassalto.
Nei giorni tra il 6 e il 17 gennaio ho avuto il covid e dall'episodio del 3 gennaio ho iniziato ad avere nuovamente paura per il mio cuore, tanto da iniziare a monitorare costantemente i battiti con il mio orologio e mettendomi la mano sul petto o sul collo.
Il battito cardiaco era spesso molto alto (tra i 90 e i 110 di norma, al massimo è arrivato a 140 per pochi minuti) e si alternavano momenti in cui stavo bene e più rilassato a momenti in cui mi sentivo la testa vuota, dolore al petto e tachicardia (a volte anche lieve fastidio al braccio sinistro).
In questi giorni ho sempre avuto paura di morire per arresto cardiaco.
Quando la quarantena è terminata sono andato a fare due ECG (uno sotto sforzo) e un ecocardiogramma, che non hanno individuato problematiche cardiache.
Nonostante ciò, ancora oggi continuo a svegliarmi la notte agitato (anche se i sintomi sono più lievi), e soprattutto mi sento affaticato dopo ogni cosa che svolgo, avverto la testa vuota, tachicardia per ore e ho una paura bestiale di morire nonostante le visite.
A volte ho paura di svenire e perdere i sensi, mi sento lontano dalle situazioni che vivo e alterno momenti in cui sono più sereno e disteso a momenti di tristezza e di vuoto.
In quei momenti è come se non riuscissi a elaborare pensieri, come se non mi sentissi me stesso, non sono più spensierato come prima, la paura di morire mi assale e mi ha levato tutto l'ottimismo sul futuro che avevo prima.
La cosa che mi spaventa è che non trovo la causa di tutto ciò (a volte penso sia la scuola e il grande stress che mi causa), conduco una vita felice, non ho problemi o situazioni complicate alle spalle, sono sempre stato un ragazzo solare e pieno di energie e invece ora ho perso la voglia di fare tutto.
Ho ripreso ad allenarmi ma ho sempre paura di morire e avverto una forte tahcicardia.
Vorrei tornare come sempre ma non so come fare.
Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 258 18
Ciao

mi sembra di capire che tu stia eseguendo tutti gli esami medici per indagare a livello fisico il tuo problema e che tutto sembri restituire risultati medici rassicuranti. Bene.

La sintomatologia che descrivi potrebbe essere legata ad una componente ansiosa ed è possibile che tu abbia sperimentato degli attacchi di panico. Ci sono più elementi che mi fanno ipotizzare questa diagnosi, ma ovviamente questa cosa andrebbe indagata in sede opportuna e non mi è possibile fare una diagnosi semplicemente dal tuo racconto.

Dato che hai già reso (giustamente) partecipi i tuoi genitori di questo problema, ti consiglio di richiedere a loro di accompagnarti da uno psicologo.
Uno specialista, facendoti le opportune domande capirà meglio il funzionamento del tuo problema e potrà aiutarti attraverso un percorso terapeutico se lo terrà opportuno.

Ti consiglio di optare per uno psicologo-psicoterapeuta ad orientamento "strategico breve" perché risulta ad oggi l'approccio terapeutico con maggiore efficacia nella risoluzione di problemi di questo tipo (e in tempi brevi appunto).

Sei molto giovane e supererai questo momento con facilità, non preoccuparti. Però non sottovalutare la cosa semplicemente aspettando di stare meglio perché in questi casi è opportuno imparare a gestire la cosa per fare in modo che non si ripresenti più.

Cordiali saluti

Resto a disposizione

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it

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