Perché dopo anni passati a cercare un impiego ora ho il terrore di trovarlo?
Salve,
Mi sono laureata a dicembre 2019 e complici una serie di circostanze ad oggi febbraio 2022 non ho praticamente mai avuto un impiego, le uniche due volte che ho fatto delle supplenze a scuola temporanee ho accettato proprio perché sapevo non sarebbero durate e mi nn sono comunque licenzata prima del termine, desideravo moltissimo insegnare e ho sempre pensato non ci sarei mai riuscita, poi ce l'ho fatta ma complice la pandemia e la dad, la mia esperienza è stata un incubo e ho rinunciato a questo progetto di vita.
In seguito ho iniziato a cercare lavoro in azienda come segretaria o risorse umane, etc e non ho ricevuto alcun riscontro me ne sono fatta una colpa, mi sono punita inconsciamente trascurandomi e isolandomi.
Adesso forse ho un'opportunità niente di certo e niente di definitivo nel caso sarebbe una sostituzione, solo che io praticamente non esco da 2 anni, ho traslocato in una città nuova per amore dove non ho nessuno a parte il mio compagno e il mio cagnolino...insomma l'idea di essere presa MI PARALIZZA non riesco a immaginare di avere un impegno quotidiano, di dovermi curare, di dover uscire e relazionarmi con persone, ma soprattutto di dover lasciare solo il mio cagnolino per ore ed ore visto che da quando è nato non ci siamo mai separati mi strazia questo pensiero.
Tutti coloro a cui parlo di questi dubbi mi dicono che avere un lavoro mi farà bene, che devo pensare al mio bene a me stessa, che il cane starà bene e la mia vita migliorerà con uno scopo, uno stipendio e delle relazioni.
Perché allora solo l'idea mi paralizza e mi fa chiudere a riccio e chi ne risente siamo solo io e il mio compagno perché io divento davvero triste e intrattabile?
E perché se penso di iniziare un percorso con uno psicologo non vedo l'ora ma poi mi dico che non ho soldi, non voglio andare a scavare nella mia testa perché ho paura crolli tutto...sto veramente male ma mi sembra che nessuno mi veda, come se io vivessi in un mondo parallelo in cui certe cose sono gravi e dolorose solo per me...
Che devo fare?
Mi sono laureata a dicembre 2019 e complici una serie di circostanze ad oggi febbraio 2022 non ho praticamente mai avuto un impiego, le uniche due volte che ho fatto delle supplenze a scuola temporanee ho accettato proprio perché sapevo non sarebbero durate e mi nn sono comunque licenzata prima del termine, desideravo moltissimo insegnare e ho sempre pensato non ci sarei mai riuscita, poi ce l'ho fatta ma complice la pandemia e la dad, la mia esperienza è stata un incubo e ho rinunciato a questo progetto di vita.
In seguito ho iniziato a cercare lavoro in azienda come segretaria o risorse umane, etc e non ho ricevuto alcun riscontro me ne sono fatta una colpa, mi sono punita inconsciamente trascurandomi e isolandomi.
Adesso forse ho un'opportunità niente di certo e niente di definitivo nel caso sarebbe una sostituzione, solo che io praticamente non esco da 2 anni, ho traslocato in una città nuova per amore dove non ho nessuno a parte il mio compagno e il mio cagnolino...insomma l'idea di essere presa MI PARALIZZA non riesco a immaginare di avere un impegno quotidiano, di dovermi curare, di dover uscire e relazionarmi con persone, ma soprattutto di dover lasciare solo il mio cagnolino per ore ed ore visto che da quando è nato non ci siamo mai separati mi strazia questo pensiero.
Tutti coloro a cui parlo di questi dubbi mi dicono che avere un lavoro mi farà bene, che devo pensare al mio bene a me stessa, che il cane starà bene e la mia vita migliorerà con uno scopo, uno stipendio e delle relazioni.
Perché allora solo l'idea mi paralizza e mi fa chiudere a riccio e chi ne risente siamo solo io e il mio compagno perché io divento davvero triste e intrattabile?
E perché se penso di iniziare un percorso con uno psicologo non vedo l'ora ma poi mi dico che non ho soldi, non voglio andare a scavare nella mia testa perché ho paura crolli tutto...sto veramente male ma mi sembra che nessuno mi veda, come se io vivessi in un mondo parallelo in cui certe cose sono gravi e dolorose solo per me...
Che devo fare?
[#1]
Quando lavoravo al centro per l'impiego ho visto molte di queste situazioni. Molte persone restano bloccate a seguito di stop dal lavoro. Entrano in ballo molti fattori, quali paura di non essere all'altezza, non sentirsi adeguati, ma anche ansia e fobie varie.
Sei evidentemente bloccata in una situazione che hai portato avanti per troppo tempo e dalla quale hai imparato a reagire in modo non funzionale a determinate circostanze.
In questa sede è impossibile aiutarti adeguatamente, l'unico consiglio che posso darti è quello di lasciarti aiutare da qualcuno.
Dici: "se penso di iniziare un percorso con uno psicologo non vedo l'ora ma poi mi dico che non ho soldi, non voglio andare a scavare nella mia testa perché ho paura crolli tutto"
Informati se presso la tua ASL è previsto un servizio pubblico (probabilmente si). Per ciò che riguarda lo scavare, non tutti gli approcci sono orientati ad indagare il passato e a scavare in profondità. Però mi verrebbe da dire che se questo ti impaurisce così tanto forse dovresti andare proprio in quella direzione.
" come se io vivessi in un mondo parallelo in cui certe cose sono gravi e dolorose solo per me..." a cosa ti riferisci?
"non riesco a immaginare di avere un impegno quotidiano, di dovermi curare, di dover uscire e relazionarmi con persone" qui mi si accende una spia. Consiglio decisamente un consulto specialistico.
Saluti
Sei evidentemente bloccata in una situazione che hai portato avanti per troppo tempo e dalla quale hai imparato a reagire in modo non funzionale a determinate circostanze.
In questa sede è impossibile aiutarti adeguatamente, l'unico consiglio che posso darti è quello di lasciarti aiutare da qualcuno.
Dici: "se penso di iniziare un percorso con uno psicologo non vedo l'ora ma poi mi dico che non ho soldi, non voglio andare a scavare nella mia testa perché ho paura crolli tutto"
Informati se presso la tua ASL è previsto un servizio pubblico (probabilmente si). Per ciò che riguarda lo scavare, non tutti gli approcci sono orientati ad indagare il passato e a scavare in profondità. Però mi verrebbe da dire che se questo ti impaurisce così tanto forse dovresti andare proprio in quella direzione.
" come se io vivessi in un mondo parallelo in cui certe cose sono gravi e dolorose solo per me..." a cosa ti riferisci?
"non riesco a immaginare di avere un impegno quotidiano, di dovermi curare, di dover uscire e relazionarmi con persone" qui mi si accende una spia. Consiglio decisamente un consulto specialistico.
Saluti
Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 651 visite dal 05/02/2022.
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