Fine di una storia di 3 anni mi trovo in una situazione che mi ha stravolto. Sensi di colpa e paure
Salve, mi trovo in una situazione nella quale mi sento particolarmente confusa però allo stesso tempo serena.
Circa 3 settimane fa ho concluso la mia storia che durava da 3 anni, i motivi che mi hanno spinto a lasciare il mio lui sono stati diversi e, e questa scelta è maturata nel giro di un anno e mezzo.
Lo scorso anno lo lasciai per gli stessi identici motivi: insoddisfazione personale, non stima, pigrizia, negatività, non volere evolvere a nuove prospettive, insomma una visione molto distorta rispetto alla mia.
Ho provato in tutti i modi a stargli accanto ed aiutarlo ma in qualsiasi modo io affrontassi l'argomento veniva sempre percepito come una critica e non come un punto dal quale poter partire.
Ad oggi a distanza di un anno da quel litigio e da quell'allontanamento dopo il quale a distanza di una settimana eravamo tornati insieme, mi sono ritrovata nella stessa situazione, senza alcuna ombra di cambiamento, motivo per il quale ho scelto di lasciare, con molta sofferenza... Il periodo precedente alla mia decisione è durato un anno, durante il quale sono stat molto male e non sapevo come fare per paura di farlo soffrire, ma nel frattempo stavo male io.
Qualche settimana prima di prendere questa decisione ho conosciuto una persona che mi fa totalmente perdere la testa a livello mentale, cosa che non mi era mai successa prima, parliamo per ore, e mi rende serena.
I dialoghi con il mio lui erano diventati futili e privi di argomentazioni, adesso sento interesse e cose di cui parlare sempre perché siamo entrambi due tipi pieni di interessi e cose da fare.
La conoscenza con questa persona è stata penso la forza che mi ha indotto a prendere una scelta pensata per un anno ma che non avevo mai avuto la forza di mantenere del tempo.
Adesso penso al mio ex come una persona sola e triste che soffre e sto male; penso anche che forse sia sbagliato che io anche se molto piano mi stia imbattendo in tutto cio e mi senta completamente in colpa, la sensazione di ansia e colpa viene abolita solo quando passo dei momenti con lui, che sono rari perche io comunque sto cercando di prendermi i miei tempi, le mie uscite e tempo per la mia serenità per me stessa insomma.
Non so se è presto per tutto questo ed ho una costante ansia di aver sbagliato tutto.
Sono una persona di 32 anni che voleva dei progetti diversi, mi ritrovo con un pugno di mosche e paura di aver sbagliato o di vivere una felicità troppo vicina forse a un.
momento che doveva essere vissuto in maniera diversa.
Grazie per l'ascolto,
Circa 3 settimane fa ho concluso la mia storia che durava da 3 anni, i motivi che mi hanno spinto a lasciare il mio lui sono stati diversi e, e questa scelta è maturata nel giro di un anno e mezzo.
Lo scorso anno lo lasciai per gli stessi identici motivi: insoddisfazione personale, non stima, pigrizia, negatività, non volere evolvere a nuove prospettive, insomma una visione molto distorta rispetto alla mia.
Ho provato in tutti i modi a stargli accanto ed aiutarlo ma in qualsiasi modo io affrontassi l'argomento veniva sempre percepito come una critica e non come un punto dal quale poter partire.
Ad oggi a distanza di un anno da quel litigio e da quell'allontanamento dopo il quale a distanza di una settimana eravamo tornati insieme, mi sono ritrovata nella stessa situazione, senza alcuna ombra di cambiamento, motivo per il quale ho scelto di lasciare, con molta sofferenza... Il periodo precedente alla mia decisione è durato un anno, durante il quale sono stat molto male e non sapevo come fare per paura di farlo soffrire, ma nel frattempo stavo male io.
Qualche settimana prima di prendere questa decisione ho conosciuto una persona che mi fa totalmente perdere la testa a livello mentale, cosa che non mi era mai successa prima, parliamo per ore, e mi rende serena.
I dialoghi con il mio lui erano diventati futili e privi di argomentazioni, adesso sento interesse e cose di cui parlare sempre perché siamo entrambi due tipi pieni di interessi e cose da fare.
La conoscenza con questa persona è stata penso la forza che mi ha indotto a prendere una scelta pensata per un anno ma che non avevo mai avuto la forza di mantenere del tempo.
Adesso penso al mio ex come una persona sola e triste che soffre e sto male; penso anche che forse sia sbagliato che io anche se molto piano mi stia imbattendo in tutto cio e mi senta completamente in colpa, la sensazione di ansia e colpa viene abolita solo quando passo dei momenti con lui, che sono rari perche io comunque sto cercando di prendermi i miei tempi, le mie uscite e tempo per la mia serenità per me stessa insomma.
Non so se è presto per tutto questo ed ho una costante ansia di aver sbagliato tutto.
Sono una persona di 32 anni che voleva dei progetti diversi, mi ritrovo con un pugno di mosche e paura di aver sbagliato o di vivere una felicità troppo vicina forse a un.
momento che doveva essere vissuto in maniera diversa.
Grazie per l'ascolto,
[#1]
Gentile utente,
ho riletto le nostre email qui su Medicitalia di un anno e mezzo fa e credo di poterle rispondere serenamente che ha fatto la scelta giusta lasciando un uomo che non progettava nulla, né per voi due come coppia né per sé stesso.
Se si sente turbata per averlo lasciato è forse perché sceglie un ruolo pietoso, da crocerossina, nei confronti degli uomini?
Ne tenga conto per evitare delusioni in futuro, ma anche per un'altra ragione: l'unico modo di aiutare a crescere il suo ex non poteva che essere quello di chiudere la vostra storia.
Continuare a supportare la pigrizia o la malattia mentale non è generosità, ma dirigismo. In certi casi è più facile sentirsi indispensabile accanto ad un individuo debole, che percorrere la strada della vita a fianco di qualcuno che dobbiamo considerare pari a noi, e che a momenti alterni ci aiuta e si lascia aiutare.
Quanto al fatto che ha l'impressione di aver trovato troppo presto la serenità e perfino l'entusiasmo di un nuovo interesse sentimentale, la ragione è semplice. La precedente relazione è stata tormentosa, per cui la sua fine non è giunta inattesa, anzi ha avuto il carattere di quello che gli psicologi chiamano "lutto anticipato": lei ha pianto così a lungo, in anticipo, l'inevitabile fine del suo amore, che al momento in cui la fine è giunta non aveva più lacrime. Come succede davanti ad una persona cara che è malata terminale per anni, già parzialmente estranea alla vita.
Questo l'ha lasciata libera di vivere una nuova storia, la cui natura entusiasmante è a sua volta un fenomeno psicologico noto: i primi tre mesi di una relazione sono senza ambivalenze, senza ombre.
Considerando tutto, viva con serenità questo periodo, osservando sé stessa e la nuova situazione con fiducia. Ci tenga al corrente, e buona fortuna.
ho riletto le nostre email qui su Medicitalia di un anno e mezzo fa e credo di poterle rispondere serenamente che ha fatto la scelta giusta lasciando un uomo che non progettava nulla, né per voi due come coppia né per sé stesso.
Se si sente turbata per averlo lasciato è forse perché sceglie un ruolo pietoso, da crocerossina, nei confronti degli uomini?
Ne tenga conto per evitare delusioni in futuro, ma anche per un'altra ragione: l'unico modo di aiutare a crescere il suo ex non poteva che essere quello di chiudere la vostra storia.
Continuare a supportare la pigrizia o la malattia mentale non è generosità, ma dirigismo. In certi casi è più facile sentirsi indispensabile accanto ad un individuo debole, che percorrere la strada della vita a fianco di qualcuno che dobbiamo considerare pari a noi, e che a momenti alterni ci aiuta e si lascia aiutare.
Quanto al fatto che ha l'impressione di aver trovato troppo presto la serenità e perfino l'entusiasmo di un nuovo interesse sentimentale, la ragione è semplice. La precedente relazione è stata tormentosa, per cui la sua fine non è giunta inattesa, anzi ha avuto il carattere di quello che gli psicologi chiamano "lutto anticipato": lei ha pianto così a lungo, in anticipo, l'inevitabile fine del suo amore, che al momento in cui la fine è giunta non aveva più lacrime. Come succede davanti ad una persona cara che è malata terminale per anni, già parzialmente estranea alla vita.
Questo l'ha lasciata libera di vivere una nuova storia, la cui natura entusiasmante è a sua volta un fenomeno psicologico noto: i primi tre mesi di una relazione sono senza ambivalenze, senza ombre.
Considerando tutto, viva con serenità questo periodo, osservando sé stessa e la nuova situazione con fiducia. Ci tenga al corrente, e buona fortuna.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Utente
Salve dott.ssa, sono davvero felice di aver letto la sua risposta. Non mi aspettavo mi rispondesse lei, la stessa persona che ha letto il mio problema dell'anno corso e di questo sono molto felice. Volevo anche aggiungere che questa persona attuale è di qualche anno piu piccola di me ma lavora e vive solo ha tanti interessi e abbiamo una passione in comune quella che poi ci ha portato alla conoscenza attuale .. ho dei problemi a riguardo nel parlarne con la mia famiglia in particolare con mia madre , che pensa che io stia ricadendo nello stesso problema, non potendo trovare in una persona piu piccola una progettualità . Al momento io non so cosa mi riserverà tutto questo ma non mi sento di escludere tutto questo dalla mia vita: una persona sicura e che sa cosa vuole e che è molto piu maturo di altra gente da me conosciuta in precedenza. Un fuoco di paglia? Si potrebbe essere , ma non posso saperlo. Lei pensa ci sia un motivo per dover mettere davanti dei problemi vista la mia precedente esperienza? Lei non vuole sapere nulla e non vuole che gliene parlo , capisco che il motivo sia il fatto che non voglia vedermi soffrire . Grazie ancora.
[#3]
Gentile utente,
io penso che una differenza d'età di cinque o sei anni possa essere insignificante quando si è intorno ai quaranta/cinquanta. A trent'anni, se è la ragazza ad avere quest'età, la differenza si può sentire di più solo per via dell'orologio biologico della gravidanza, non per altra ragione.
In ogni caso il momento attuale dovrebbe essere dedicato alla gioiosa esplorazione della sua capacità di tornare a provare interesse per un uomo.
Tutto il resto, progetti, calcoli, considerazioni troppo negative sul futuro, sono fuori da questo momento di recupero di vita e di ottimismo. La sua conoscenza di questo ragazzo del resto è troppo recente per correre subito ai progetti.
Forse sarà un amore transitorio, forse una bella amicizia, forse un legame per la vita. Al momento siete nella fase della scoperta, nemmeno in quella dell'esplorazione e meno che mai in quella della costruzione di un futuro comune.
Non ha parlato troppo presto a sua madre? Può farle notare, se la vede preoccupata, che se comincia in questa fase delicata a scartare chi non appare perfetto, otterrà solo il risultato di spegnere ogni suo entusiasmo, e non è con la depressione, la sfiducia e l'ansia che si incontra il partner giusto.
Ancora auguri.
io penso che una differenza d'età di cinque o sei anni possa essere insignificante quando si è intorno ai quaranta/cinquanta. A trent'anni, se è la ragazza ad avere quest'età, la differenza si può sentire di più solo per via dell'orologio biologico della gravidanza, non per altra ragione.
In ogni caso il momento attuale dovrebbe essere dedicato alla gioiosa esplorazione della sua capacità di tornare a provare interesse per un uomo.
Tutto il resto, progetti, calcoli, considerazioni troppo negative sul futuro, sono fuori da questo momento di recupero di vita e di ottimismo. La sua conoscenza di questo ragazzo del resto è troppo recente per correre subito ai progetti.
Forse sarà un amore transitorio, forse una bella amicizia, forse un legame per la vita. Al momento siete nella fase della scoperta, nemmeno in quella dell'esplorazione e meno che mai in quella della costruzione di un futuro comune.
Non ha parlato troppo presto a sua madre? Può farle notare, se la vede preoccupata, che se comincia in questa fase delicata a scartare chi non appare perfetto, otterrà solo il risultato di spegnere ogni suo entusiasmo, e non è con la depressione, la sfiducia e l'ansia che si incontra il partner giusto.
Ancora auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 05/02/2022.
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