Non so cosa ho

Salve a tutti e grazie per l'interesse,
Da circa due mesi non vivo più bene.
Ho 34 anni e dopo quasi 10 anni sono tornati i soliti disturbi.
Vertigini, sensazione di sbandamento, paura e così via... mi accade appena esco di casa sia a piedi o in macchina è uguale.
Sento la sensazione di rigidità cervicale sembra come se avessi un peso che mi costringe a sbandare ed a volte a sedermi e non continuare a camminare.
A questo si aggiunge tachicardia, sensazione di fuggire e tornare a casa.
Mi si accentua di più di mattina e diminuisce di sera, un altra cosa che ho notato che quando è buio va meglio.
Affornto tutti i giorni con difficoltà, sta diventando un incubo.
Ho paura di svenire quando mi accadono questi momenti, praticamente tutti i giorni...
Voglio stare bene.
Vado da una psicoterapeuta ogni 15 giorni da circa 1 anno.
Prendo vitamine magnesio per cercare di tirarmi su ma più vedo che non funzionano e più ho paura di non vivere più bene perché non ho la soluzione.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Se il suo disturbo è situazionale, cioè se si verifica appena esce di casa, si tratta di ansia e quindi la psicoterapia è certamente una delle vie migliori per superarlo. Che tipo di lavoro sta facendo con la terapeuta? Sta ricevendo istruzioni precise su cosa fare o non fare?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Grazie per la risosta !
Si confermo che i sintomi iniziano già da quando chiudo la porta per uscire. La mia terapeuta mi sta aiutando a superare il momento in cui avviene attivando meccanismi di respirazione e pensieri positivi. Le posso dire che la maggior parte delle volte lo supero e continuo a camminare ma con estrema difficoltà. Per esempio quando sono in macchina a volte devo fermarmi per farmi passare il momento per poi ripartire!! In seduta cerchiamo anche di fissare degli obbiettivi ogni qual volta che esco, almeno per ora che mi è venuta questo tipo di ansia.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Andrebbe valutato se la sua terapia sta producendo effetti positivi in termini di superamento reale del problema, o se si tratta più che altro di un sostegno, di un semplice supporto per superare i momenti difficili. Ma dipende anche dalla sua motivazione a uscire dal problema, se cioè sta usando la terapia come apprendimento di tecniche efficaci, o più come un momento per sentirsi aiutata, assistita e rassicurata. Perché una psicoterapia efficace per l'ansia in genere porta benefici in poche settimane.

In altre parole: andrebbe capito se è la terapia che non si sta rivelando pienamente efficace, oppure se è lei che ci si sta "appoggiando", come a una stampella, perché non dispone della motivazione a far sì che quanto le viene suggerito sia pienamente efficace.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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Utente
Utente
Onestamente le posso dire che il giorno ed il giorno dopo la terapia mi sento bene per poi sprofondare di nuovo nel panico più totale i giorni a seguire. Secondo me alcune strategie funzionano ma non so perché su di me non portano subito beneficio.
Di quale motivazione parla ?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Di quale motivazione parla ?
>>>

Sto parlando del fattore più importante per la riuscita di qualsiasi terapia: la motivazione del paziente a risolvere il proprio problema. Senza accontentarsi di stare bene solo a causa dell'effetto della seduta. Quello è effetto placebo, che sicuramente male non fa, ma da solo non risolve.

Infatti, da ciò che ha aggiunto adesso sembra che il suo sia più un atteggiamento di instaurata dipendenza, del tipo: vado dalla terapeuta così almeno mi sento meglio almeno per un paio di giorni. Ma se nel frattempo non vede miglioramenti consistenti e soprattutto persistenti, vuol dire che la terapia non sta funzionando da terapia, ma da semplice sostegno. Da cura palliativa, se vogliamo dire così.

Non posso però dirle con certezza se le cose stiano davvero così per lei. Bisognerebbe vedere, esattamente, che cosa la terapeuta le sta suggerendo di fare, in che modo ecc. Altrimenti non si può dire se è la terapia a non funzionare, oppure lei un paziente difficile.

Le posso solo dire che in base alla mia esperienza, l'agorafobia in molti casi si può risolvere in poche settimane.

Può provare a chiedere un consulto a un diverso terapeuta, come secondo parere, e poi fare il confronto.

Ma magari prima parli con la terapeuta, perché dev'essere lei a dirle perché la terapia non sta funzionando, perché è lei che l'ha in cura e la conosce.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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Utente
Utente
Grazie mille, è stato molto chiaro. Valuterò questa cosa, ci farò caso e ne parlerò con lei. Nel frattempo provo a non stare male.
Grazie ancora
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Prego
Un saluto

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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