Essere perennemente impaurita
Cari dottori, scrivo qui perché è l’ultima categoria da consultate.
Da qualche anno a questa parte il mio corpo è cambiato, la mia mente è cambiata, avverto continui segnali di pericolo.
Cerco il continuo autocontrollo e il controllo sugli altri.
Ad esempio se mio padre prende le medicine, se misura la pressione, se sta bene.
Su me stessa se lavoro troppo cosa può succedermi?
Può danneggiarsi il mio cervello?
E il cuore?
Allora sto lì a controllare la pressione, i battiti cardiaci.
Mangio ogni tre ore perché ho paura di svenire per debolezza.
Ho dei capogiri che mi partono dalla schiena e ho il timore di cascare.
Mi impaurisco appena sento parlare di infarto, problemi cardiaci, morti, svenimenti improvvisi.
Eseguo ogni anno le analisi del sangue.
Vorrei fare una visita cardiologa perché ho paura di avere qualcosa.
Prima mi allenavo senza pensieri, mentre adesso ho paura di stare male.
Perché la mia mente ha questi pensieri?
Mi sono resa conto che è la mia psiche, ma non riesco ad accettarlo.
Sono convinta nel mio piccolo che può succedermi qualcosa di brutto ogni minuto.
Il periodo che sto attraversando?
Mio padre ha perso il lavoro e l’azienda alla quale sono socia non lavora come dovrebbe.
Cosa posso fare per uscire da questo tunnel?
Solitamente nei periodi invernali sento sempre freddo, mi capita invece di sentire caldo, di non riuscire a respirare, momenti di confusione.
A volte ho timore di fare delle commissioni da sola, perché penso se sto male?
Da voi non chiedo soluzioni, ma un consulto.
Grazie
Da qualche anno a questa parte il mio corpo è cambiato, la mia mente è cambiata, avverto continui segnali di pericolo.
Cerco il continuo autocontrollo e il controllo sugli altri.
Ad esempio se mio padre prende le medicine, se misura la pressione, se sta bene.
Su me stessa se lavoro troppo cosa può succedermi?
Può danneggiarsi il mio cervello?
E il cuore?
Allora sto lì a controllare la pressione, i battiti cardiaci.
Mangio ogni tre ore perché ho paura di svenire per debolezza.
Ho dei capogiri che mi partono dalla schiena e ho il timore di cascare.
Mi impaurisco appena sento parlare di infarto, problemi cardiaci, morti, svenimenti improvvisi.
Eseguo ogni anno le analisi del sangue.
Vorrei fare una visita cardiologa perché ho paura di avere qualcosa.
Prima mi allenavo senza pensieri, mentre adesso ho paura di stare male.
Perché la mia mente ha questi pensieri?
Mi sono resa conto che è la mia psiche, ma non riesco ad accettarlo.
Sono convinta nel mio piccolo che può succedermi qualcosa di brutto ogni minuto.
Il periodo che sto attraversando?
Mio padre ha perso il lavoro e l’azienda alla quale sono socia non lavora come dovrebbe.
Cosa posso fare per uscire da questo tunnel?
Solitamente nei periodi invernali sento sempre freddo, mi capita invece di sentire caldo, di non riuscire a respirare, momenti di confusione.
A volte ho timore di fare delle commissioni da sola, perché penso se sto male?
Da voi non chiedo soluzioni, ma un consulto.
Grazie
[#1]
Cara utente,
ho pensato bene a cosa scrivere per cercare di darti un parere, perché il problema che porti potrebbe comportare più possibilità. E ciò che più mi fa riflettere è proprio il fatto che sembrerebbe che tu non abbia ancora fatto un controllo medico ("Vorrei fare una visita cardiologa perché ho paura di avere qualcosa" quindi non l'hai ancora fatta?).
Questa che sembrerebbe una paura nel fare le analisi o richiedere consulti medici é di per se qualcosa che andrebbe a mio avviso approfondita, richiedendo un consulto psicologico specialistico, perché un monitoraggio costante sul proprio stato di salute è importante per chiunque. Ed è importante lasciarlo fare ad un professionista.
Quindi se riesci, fai prima di tutto un controllo medico.
Oltre a questo, a quanto leggo il periodo non è dei più sereni per te. Parli di problemi sul lavoro e insicurezza per il futuro, sia per te che per i tuoi cari.
La ricerca dei segnali corporei in modo compulsivo e la ricerca di controllo potrebbero indicare una componente legata all'ansia (anche questa da approfondire).
Spesso quando si vuole avere il controllo su tutto, specialmente sul proprio corpo, si ottiene proprio l'effetto inverso, ovvero una vera e propria perdita di controllo, perché quando si vuole controllare si vanno a ricercare tutti i segnali e spesso, chi cerca trova.
inoltre, oltre al controllo sembrerebbe che tu stia mettendo in atto dei comportamenti preventivi (ad esempio non vai più a correre per paura di star male) che oltre ad impedirti di fare quello che ti piaceva fare, ti stanno facendo cambiare delle abitudini salutari in altre meno salutari.
Dici anche: "Sono convinta nel mio piccolo che può succedermi qualcosa di brutto ogni minuto".
E posso immaginare che anche questo abbia delle ripercussioni nella tua quotidianità.
Insomma, il quadro che dipingi è un po' complesso (il che non vuol dire grave, ma sicuramente con più di un fattore da indagare) e ti consiglierei di rivolgerti ad un professionista che eventualmente possa consigliarti un percorso terapeutico. Anche perché mi sembrerebbe che questa situazione sia per te sempre più invalidante e ti stia impedendo di vivere serenamente e fare ciò che vorresti.
"Mi sono resa conto che è la mia psiche, ma non riesco ad accettarlo." Non posso ovviamente fare una diagnosi basandomi su queste poche righe, però sarei tentato nel rassicurarti sul fatto che probabilmente la situazione è molto più semplice da risolvere che non da vivere quotidianamente come stai facendo.
Ti consiglierei di rivolgerti ad un terapeuta ad indirizzo strategico visto che questo approccio prevede dei protocolli specifici per quello che "a primo sguardo" potrebbe essere il funzionamento del tuo problema. Inoltre, se ti venisse consigliata una terapia, quell'approccio prevede una durata più breve dell'intervento con dei risultati più immediati.
Spero di essere stato d'aiuto. Resto a disposizione.
Saluti
ho pensato bene a cosa scrivere per cercare di darti un parere, perché il problema che porti potrebbe comportare più possibilità. E ciò che più mi fa riflettere è proprio il fatto che sembrerebbe che tu non abbia ancora fatto un controllo medico ("Vorrei fare una visita cardiologa perché ho paura di avere qualcosa" quindi non l'hai ancora fatta?).
Questa che sembrerebbe una paura nel fare le analisi o richiedere consulti medici é di per se qualcosa che andrebbe a mio avviso approfondita, richiedendo un consulto psicologico specialistico, perché un monitoraggio costante sul proprio stato di salute è importante per chiunque. Ed è importante lasciarlo fare ad un professionista.
Quindi se riesci, fai prima di tutto un controllo medico.
Oltre a questo, a quanto leggo il periodo non è dei più sereni per te. Parli di problemi sul lavoro e insicurezza per il futuro, sia per te che per i tuoi cari.
La ricerca dei segnali corporei in modo compulsivo e la ricerca di controllo potrebbero indicare una componente legata all'ansia (anche questa da approfondire).
Spesso quando si vuole avere il controllo su tutto, specialmente sul proprio corpo, si ottiene proprio l'effetto inverso, ovvero una vera e propria perdita di controllo, perché quando si vuole controllare si vanno a ricercare tutti i segnali e spesso, chi cerca trova.
inoltre, oltre al controllo sembrerebbe che tu stia mettendo in atto dei comportamenti preventivi (ad esempio non vai più a correre per paura di star male) che oltre ad impedirti di fare quello che ti piaceva fare, ti stanno facendo cambiare delle abitudini salutari in altre meno salutari.
Dici anche: "Sono convinta nel mio piccolo che può succedermi qualcosa di brutto ogni minuto".
E posso immaginare che anche questo abbia delle ripercussioni nella tua quotidianità.
Insomma, il quadro che dipingi è un po' complesso (il che non vuol dire grave, ma sicuramente con più di un fattore da indagare) e ti consiglierei di rivolgerti ad un professionista che eventualmente possa consigliarti un percorso terapeutico. Anche perché mi sembrerebbe che questa situazione sia per te sempre più invalidante e ti stia impedendo di vivere serenamente e fare ciò che vorresti.
"Mi sono resa conto che è la mia psiche, ma non riesco ad accettarlo." Non posso ovviamente fare una diagnosi basandomi su queste poche righe, però sarei tentato nel rassicurarti sul fatto che probabilmente la situazione è molto più semplice da risolvere che non da vivere quotidianamente come stai facendo.
Ti consiglierei di rivolgerti ad un terapeuta ad indirizzo strategico visto che questo approccio prevede dei protocolli specifici per quello che "a primo sguardo" potrebbe essere il funzionamento del tuo problema. Inoltre, se ti venisse consigliata una terapia, quell'approccio prevede una durata più breve dell'intervento con dei risultati più immediati.
Spero di essere stato d'aiuto. Resto a disposizione.
Saluti
Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it
[#2]
Ex utente
Dottore, la ringrazio innanzitutto per la sua celere risposta.
In realtà non ho fatto una visita medica cardiologa perché la dottoressa non lo ritiene opportuno dato che ho fatto un elettrocardiogramma due anni fa con esito negativo e le mie analisi del sangue sono ottimali.
Mi consiglia anche lei di scegliere la via psicoterapeuta.
In realtà non ho fatto una visita medica cardiologa perché la dottoressa non lo ritiene opportuno dato che ho fatto un elettrocardiogramma due anni fa con esito negativo e le mie analisi del sangue sono ottimali.
Mi consiglia anche lei di scegliere la via psicoterapeuta.
[#3]
Come ho consigliato non una, ma due volte!
cordialità
cordialità
Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
Riceve su Siena-Arezzo oppure ONLINE
www.francescobeligni.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.6k visite dal 31/01/2022.
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