Relazione tossica

Buonasera.
Mi frequento con un ragazzo da circa sei mesi, questa persona è molto diversa da me io sono abitudinaria, temo i cambiamenti e sono molto chiusa, lui invece è un tipo che ama divertirsi, ha avuto tantissime partner, relazioni di natura sessuale prevalentemente, esce spesso, dedica molto tempo agli svaghi e poco allo studio (infatti durante il periodo del lockdown è stato depresso proprio perchè non poteva più uscire).
Per un pò di mesi siamo stati bene ora è cambiato, è distante, inoltre ha ripreso lo stile di vita "caotico" (caotico dal mio punto di vista) che faceva prima dedicando molto tempo al divertimento, agli amici, stando sveglio la notte e dormendo di giorno.
lo vivo con un genitore malato e mi occupo di lui (ha solo me perchè ho perso di recente l'altro genitore), lui dice che questa mia situazione famigliare lo demoralizza, dice che sono troppo sacrificata, che sto sprecando la mia vita, che non esco, che non socializzo, ma io sto bene così (lui dice che ormai mi sono abituata a questa situazione, che penso di stare bene ma in realtà sto solo sprecando la mia vita e che dovrei andare da uno psicologo per prendere consapevolezza di questo), sto bene perchè mi prendo cura di una persona a cui tengo, non ho voglia di uscire e divertirmi sinceramente, non sempre quanto meno perchè ogni tanto lo faccio, non è vero che faccio questa vita così sacrificata, ho i miei hobby (film, lettura, corsa, cucina), mi ritaglio del tempo per me, per svagarmi, ma lui ha uno stile di vita molto diverso, per lui lo svago e il divertimento sono la cosa principale perchè tende a deprimersi se non ha stimoli, quindi temo che questa relazione sia una relazione tossica perchè io lo faccio stare male e anche lui fa stare male me perchè è molto distante ormai, sparisce per giorni, non comunica più con me, ormai non so più neanche cosa faccia durante la giornata (o meglio durante la notte perchè come ho detto sopra lui il giorno spesso dorme).
Sono io ad essere sbagliata (dunque come dice lui dovrei andare in terapia) o è la relazione ad essere sbagliata, nel senso che siamo troppo diversi e quindi ci facciamo del male a vicenda? Ho provato a chiudere la relazione per il bene di entrambi perchè ormai non ne vedo il senso, ma lui ogni volta mi convince a tornare insieme, mi manipola un pò dicendomi che nessunaltro avrebbe la pazienza di sopportare una situazione come la mia e quindi se lo lascio sono destinata a stare da sola. Non so neanche perchè stia con me se sono una persona così pessima. Mi serverebbe molto un consiglio su questa situazione. Grazie per le eventuali risposte.
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Dr. Mario Canovi Psicologo 263 17
Gentilissima,

mi sembra di capire che lei si sentirebbe bene nella sua vita senza di lui: dice di avere i suoi hobby, i suoi svaghi, di ritagliarsi del tempo per sé, fa ciò che la fa stare bene (come prendersi cura del suo famigliare). Per contro mi sembra che il suo partner denigri lei e il suo stile di vita invitandola addirittura ad andare in terapia. Premesso che in terapia ci si va se si sente l'esigenza di andarci la invito a riflettere su quanto entrambi siete disposti ad investire in questa relazione e agli obiettivi che entrambi avete in questa relazione. Prenda il tempo e lo spazio per farlo senza farsi manipolare e tragga le sue (e solo sue) conclusioni.

Cordialmente.

Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it

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Utente
Utente
La ringrazio Dottore, si vorrei farlo, prendermi del tempo per carpire cosa voglio davvero, ma è come se fossi dipendente da lui anche se stiamo insieme da poco, non riesco a prendere le distanze. Sto bene nella mia vita, ho le mie amicizie, ma temo di rimanere sola dal punto di vista sentimentale ( nell'ultimo periodo questa paura di rimanere sola si è molto acutizzata perchè ho perso un genitore, temo anche per l'altro e sento il bisogno di farmi una mia famiglia), purtroppo lui fa leva su questa mia grandissima paura e quindi non ho la giusta dose di lucidità per distaccarmi. Anche nella mia precedente relazione ero dipendente.. Probabilmente la terapia mi servirebbe più per questo senso di dipendenza che per altro. Grazie ancora, cordiali saluti.
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Dr. Mario Canovi Psicologo 263 17
Gentilissima,

ha ragione, la terapia le servirebbe proprio per il senso di dipendenza: mi sembra che lei abbia ottime capacità di introspezione e conoscenza di sé. Un buon punto di partenza per il lavoro su di sé supportata da un professionista.

Cordialmente.

Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it