Perché è difficile guarire l’ansia ?

Salve a tutti, sono un ragazzo di 28 anni e da parecchi anni soffro di ansia, prima era un ansia da ipocondria, ora invece è cambiata, è diventata un ansia generale, domenica ho un 50 esimo di matrimonio da parte della famiglia della mia ragazza, come già mi è capitato nelle feste natalizie quando sono a casa dei suoi parenti mi viene un ansia molto forte, provocata dalla mia insicurezza quando sono in casa diversa dalla mia, tipo paura di un mal di pancia improvviso e intimidito a dovermi spostare per andare in bagno, mi sento giudicato e questa cosa mi tortura mi distrugge arrivando al punto di stare male e vomitare, domenica ho questo evento e non so proprio come affrontarlo, ho già l’ansia da ora anche perché si farà presso un ristorante! Ho paura di sentirmi male e magari dare a gli occhi delle persone il mio malessere e rovinare qualcosa di importante! Aiutatemi non so cosa fare, grazie in anticipo!
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Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 258 18
Perdonami se ti rispondo in modo molto diretto, ma la tua domanda chiede: "Perché è difficile guarire l’ansia ?".
premesso che possono esserci situazioni molto complesse dietro a quello che sembra un semplice problema o disturbo d'ansia, la letteratura in psicologia in realtà riporta una forte statistica di successi legati alla terapia dell'ansia.
L'approccio terapeutico che conosco meglio e che ti consiglio è l'approccio strategico breve, con il suo 95% di casi di ansia risolti con una media di trattamento di durata inferiore alle 8 sedute.
Direi che in questo caso, guarire l'ansia non sembrerebbe più così difficile giusto?

Quello che è difficile è guarire DA SOLI da un problema, perché spesso succede che se noi stessi sapessimo come risolvere un problema, viene da se che quello non sarebbe un problema.

Il problema che riporti tu comunque sembrerebbe interessare più sfere,non solo la semplice parte fobica (legata all'ansia) che andrebbero adeguatamente indagate.

Pertanto il mio consiglio è quello di intraprendere un percorso terapeutico (consiglio approccio strategico breve).

Saluti

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
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www.francescobeligni.it

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Utente
Utente
Io non sto più bene con me stesso , ho paura di Uscire godermi la vita , miei amici escono si divertono e io non posso farlo per la paura di stare male fuori casa , mi sale una sorta di depressione ma nello stesso momento vorrei mangiarmi il mondo fare tutto ciò che non ho fatto fin ora , sono stanco di stare così . Scusami lo sfogo .
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Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 258 18
Purtroppo in questa sede non è possibile indagare adeguatamente la situazione o elargire consigli orientati alla risoluzione del problema in poche righe.

Il blocco che descrivi è abbastanza evidente, come del resto sembra altrettanto evidente il fatto che la situazione stia diventando invalidante nella tuo normale contesto di vita e relazionale.

Non c'è da scusarsi per lo sfogo. Venire qui ed esternare il tuo problema rafforza ancora di più la mia convinzione che tu possa aver necessità di intraprendere un percorso terapeutico.

Il fatto che un problema possa essere decisamente sofferto e persistente da tempo non significa che la terapia debba essere altrettanto sofferta e prolungata nel tempo.

Saluti

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
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[#4]
Utente
Utente
Purtroppo la mia ragazza è contraria ad un percorso curativo , lei dice che si sente esclusa dalla mia vita è che non riesce a darmi tutta la felicità che io voglio ! Però non approva il fatto di confidarmi con un estraneo!
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Dr. Francesco Beligni Psicologo, Psicoterapeuta 258 18
Ok, quindi mi stai dicendo che percepisci di avere un problema che non riesci a risolvere. Che la tua compagna è a conoscenza di questo problema, non è in grado di aiutarti ma allo stesso tempo non vuole che ti affidi ad uno specialista per essere aiutato. Ho capito bene?
E in questa situazione come pensavi di fare dunque?

Dr. Francesco Beligni - PSICOLOGO PSICOTERAPEUTA
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

online non è proprio possibile consigliare un *percorso terapeutico*;
per farlo occorre che lo specialista parli con il paziente, meglio se di persona; che capisca a fondo la problematica .. Cosa non fattibile online attraverso poche righe.

Riguardo al Suo disturbo dunque, solitamente si inizia con uno o due colloqui clinici, per capire bene quale sia il percorso di cui c'è bisogno. Se poi lo specialista ritiene che la psicoterapia sia un trattamento utile per "quella singola" persona, allora la proporrà al paziente. Per poter curare, però, lo specialista deve essere, oltre che Psicologo, anche Psicoterapeuta.

Considerato che la Sua ragazza è contraria, perchè non coinvolgere anche lei in questa fase di primi colloqui clinici?
Forse potrebbe rassicurarsi, e comprendere che il proprio desiderio di 'esclusività' così spiccato nei Suoi confronti non viene inficiato dalla relazione terapeutica.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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