Relazione con i suoceri
Buongiorno,
Scrivo qui oggi perché ho una relazione, che io credo complicata, con mio suocero.
Sto con il mio compagno da 2 anni, a luglio 2020 ho conosciuto i suoceri.
Suo padre mi ha subito additata come una persona in cerca di "qualcosa", cosa non vera, soffro infatti di un disturbo borderline, ero anoressica, ho subito bullismo dall'asilo e ho sofferto molto della separazione, tutto ciò mi ha fatto diventare una persona molto chiusa è molto insicura.
Il mio compagno ha cercato di spiegarli le mie difficoltà ma la cosa non è servita a molto.
Ad esempio a Natale ha commentato spesso che una migliori amiche di mia cognata, la quale non era presente, è come fosse una figlia e ad elogiarla davanti a me (quando il mio compagno non c'era) complice anche il suo regalo di Natale arrivato per posta.
Il problema è che è una persona molto intelligente, era uno dei capi di un'importante compagnia a livello mondie, adesso si è messo in proprio, e fa le cose con molta discrezione.
Io penso che è mi lanci in continuazione queste frecciatine per far capire a suo figlio che non sono la persona adatta a lui non ho un diploma, non ho una posizione alta nella classe sociale, lavoro solo come assistente, secondo lui ho un secondo fine...insomma non sono degna.
In più sono a casa malattia per burnout, lavoravo 7 giorni su 7, ero contattata anche all'1 del mattino e lui ha detto a suo figlio che ha paura che non voglia più lavorare e che voglia pesare su di lui.
Il mio compagno mi ha vista, vedeva quanto lavoravo al lavoro e a casa, il mio compagno non fa nulla (altro discorso complicato) eppure suo padre, l'uomo della sua vita è riuscito a mettergli la pulce all'orecchio e farci litigare.
Sempre suo padre ha prosito a sua sorella di proporre al mio compagno di andare 15 giorni a sciare, Il mio compagno mi ha proposto di andare con lui, è stato automatico, ma il periodo coincide esattamente a quello della ripresa del lavoro.
Siccome ero arrivata ad avere crisi di panico, pianto e idee suicide, ho chiesto al mio compagno se avesse potuto saltare, sono in un paese straniero, non conosco nessuno non ho nessuno della mia famiglia sono da sola, inutile dirle che tutto ciò ha portato ad un'altra litigata.
Come posso gestire questa situazione?
Scrivo qui oggi perché ho una relazione, che io credo complicata, con mio suocero.
Sto con il mio compagno da 2 anni, a luglio 2020 ho conosciuto i suoceri.
Suo padre mi ha subito additata come una persona in cerca di "qualcosa", cosa non vera, soffro infatti di un disturbo borderline, ero anoressica, ho subito bullismo dall'asilo e ho sofferto molto della separazione, tutto ciò mi ha fatto diventare una persona molto chiusa è molto insicura.
Il mio compagno ha cercato di spiegarli le mie difficoltà ma la cosa non è servita a molto.
Ad esempio a Natale ha commentato spesso che una migliori amiche di mia cognata, la quale non era presente, è come fosse una figlia e ad elogiarla davanti a me (quando il mio compagno non c'era) complice anche il suo regalo di Natale arrivato per posta.
Il problema è che è una persona molto intelligente, era uno dei capi di un'importante compagnia a livello mondie, adesso si è messo in proprio, e fa le cose con molta discrezione.
Io penso che è mi lanci in continuazione queste frecciatine per far capire a suo figlio che non sono la persona adatta a lui non ho un diploma, non ho una posizione alta nella classe sociale, lavoro solo come assistente, secondo lui ho un secondo fine...insomma non sono degna.
In più sono a casa malattia per burnout, lavoravo 7 giorni su 7, ero contattata anche all'1 del mattino e lui ha detto a suo figlio che ha paura che non voglia più lavorare e che voglia pesare su di lui.
Il mio compagno mi ha vista, vedeva quanto lavoravo al lavoro e a casa, il mio compagno non fa nulla (altro discorso complicato) eppure suo padre, l'uomo della sua vita è riuscito a mettergli la pulce all'orecchio e farci litigare.
Sempre suo padre ha prosito a sua sorella di proporre al mio compagno di andare 15 giorni a sciare, Il mio compagno mi ha proposto di andare con lui, è stato automatico, ma il periodo coincide esattamente a quello della ripresa del lavoro.
Siccome ero arrivata ad avere crisi di panico, pianto e idee suicide, ho chiesto al mio compagno se avesse potuto saltare, sono in un paese straniero, non conosco nessuno non ho nessuno della mia famiglia sono da sola, inutile dirle che tutto ciò ha portato ad un'altra litigata.
Come posso gestire questa situazione?
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Gentilissima,
le consiglio di muoversi su due binari. Da una parte un lavoro su di sé condotto con l'aiuto di un professionista (parla di burn out, crisi di panico, idee suicidare...) che l'aiuti a ritrovare benessere e forza mentale. Dall'altra parte può aiutarvi un lavoro di coppia che vi aiuti a fare chiarezza sulle dinamiche relazionali interne ed esterne alla coppia.
Cordialmente.
le consiglio di muoversi su due binari. Da una parte un lavoro su di sé condotto con l'aiuto di un professionista (parla di burn out, crisi di panico, idee suicidare...) che l'aiuti a ritrovare benessere e forza mentale. Dall'altra parte può aiutarvi un lavoro di coppia che vi aiuti a fare chiarezza sulle dinamiche relazionali interne ed esterne alla coppia.
Cordialmente.
Dr. Mario Canovi
Psicologo - Ipnologo
Trento - Volano (TN) - Padova - online
mail: info@mariocanovi.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.5k visite dal 24/01/2022.
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