Attrazione verso donne impegnate
salve, sono un ragazzo di 38 anni.
come ho scritto nel titolo sono attratto particolarmente da donne impegnate e difficilmente riesco a non esprimere la mia attrazione; lo faccio tramite social o di persona quando si presenta l occasione.
attualmente sono single, 4 anni fa è finita una storia durata 15 anni dopo che la mia ex ha scoperto dei flirt appunto con donne impegnate.
diciamo che non sono mai stato soddisfatto della nostra intimità (ho parlato con lei di questo ma senza risolvere nulla) e ad un certo punto non ce l ho fatta più e ho iniziato a cercare altro.
la mia spiegazione per questa attrazione è che vedendola come una conquista più difficile, mi fa sentire più soddisfatto nel caso in cui ci riesco.
oltre a questa spiegazione, ce ne può essere qualche altra?
ringrazio anticipatamente chi mi risponderà.
come ho scritto nel titolo sono attratto particolarmente da donne impegnate e difficilmente riesco a non esprimere la mia attrazione; lo faccio tramite social o di persona quando si presenta l occasione.
attualmente sono single, 4 anni fa è finita una storia durata 15 anni dopo che la mia ex ha scoperto dei flirt appunto con donne impegnate.
diciamo che non sono mai stato soddisfatto della nostra intimità (ho parlato con lei di questo ma senza risolvere nulla) e ad un certo punto non ce l ho fatta più e ho iniziato a cercare altro.
la mia spiegazione per questa attrazione è che vedendola come una conquista più difficile, mi fa sentire più soddisfatto nel caso in cui ci riesco.
oltre a questa spiegazione, ce ne può essere qualche altra?
ringrazio anticipatamente chi mi risponderà.
[#1]
Gentile Utente,
una parte di lei evita una relazione significativa. Anche quando era fidanzato, flirtava con donne impegnate, tanto che la sua ex, scoprendolo, l'ha lasciata. L'intimità mette in gioco tutta la nostra personalità, incluse le parti fragili. La "conquista", come lei la definisce, resta in superficie, soddisfa aspetti narcisistici e di copertura, celando chi si è davvero. Mettersi in gioco autenticamente, forse, la spaventa? Magari varrebbe la pena approfondirlo con una psicoterapia, in quanto il blocco affettivo può precludere una piena realizzazione esistenziale.
Cordialità.
una parte di lei evita una relazione significativa. Anche quando era fidanzato, flirtava con donne impegnate, tanto che la sua ex, scoprendolo, l'ha lasciata. L'intimità mette in gioco tutta la nostra personalità, incluse le parti fragili. La "conquista", come lei la definisce, resta in superficie, soddisfa aspetti narcisistici e di copertura, celando chi si è davvero. Mettersi in gioco autenticamente, forse, la spaventa? Magari varrebbe la pena approfondirlo con una psicoterapia, in quanto il blocco affettivo può precludere una piena realizzazione esistenziale.
Cordialità.
Dr. Giuseppe Ventrone
Psicologo-Psicoterapeuta
Docente di Filosofia
[#3]
Gentile Utente,
per quanto riguarda le parti fragili, mi riferisco a quelle che emergono nella quotidianità, quando si condivide la fatica della vita e delle relazioni - con l'impegno che esse implicitamente comportano - quindi andando oltre l'iniziale incantamento della seduzione e dell'idealizzazione che fa apparire tutto bellissimo. Per blocco affettivo, invece, intendo quella situazione nella quale, non evolvendo nella nostra capacità d'amare e di donarci, finiamo per non riuscire a realizzarci dal punto di vista sentimentale. Tutto questo lo si comprende più profondamente in psicoterapia.
Cordiali saluti.
per quanto riguarda le parti fragili, mi riferisco a quelle che emergono nella quotidianità, quando si condivide la fatica della vita e delle relazioni - con l'impegno che esse implicitamente comportano - quindi andando oltre l'iniziale incantamento della seduzione e dell'idealizzazione che fa apparire tutto bellissimo. Per blocco affettivo, invece, intendo quella situazione nella quale, non evolvendo nella nostra capacità d'amare e di donarci, finiamo per non riuscire a realizzarci dal punto di vista sentimentale. Tutto questo lo si comprende più profondamente in psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Giuseppe Ventrone
Psicologo-Psicoterapeuta
Docente di Filosofia
[#6]
Gentile Utente,
credo possa ricavare la risposta alla sua domanda, rileggendo quelle precedenti. In pratica, "non trattenersi dal dirlo" potrebbe rimandare a un bisogno di riconoscimento di sé, al "sentirsi soddisfatto per la difficile conquista", come lei stesso ha scritto. Temo, tuttavia, che ciò non consenta un contatto affettivo reale con l'altro e nemmeno con se stessi. La dinamica resta a un livello di gioco narcisistico con cui si costruisce poco sul piano delle relazioni che sono fatte di persone non di oggetti di conquista.
Cordiali saluti.
credo possa ricavare la risposta alla sua domanda, rileggendo quelle precedenti. In pratica, "non trattenersi dal dirlo" potrebbe rimandare a un bisogno di riconoscimento di sé, al "sentirsi soddisfatto per la difficile conquista", come lei stesso ha scritto. Temo, tuttavia, che ciò non consenta un contatto affettivo reale con l'altro e nemmeno con se stessi. La dinamica resta a un livello di gioco narcisistico con cui si costruisce poco sul piano delle relazioni che sono fatte di persone non di oggetti di conquista.
Cordiali saluti.
Dr. Giuseppe Ventrone
Psicologo-Psicoterapeuta
Docente di Filosofia
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.4k visite dal 24/01/2022.
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