Perché fallisco sempre?
Buongiorno, grazie a chi vorrà ascoltarmi.
Scrissi già qui un paio di consulti un po’ di tempo fa, riguardanti la paura di guidare.
Alla fine la patente l’ho presa ma l’esaminatrice si era raccomandata di non guidare da sola per il momento, per farla breve, mi ha dato la patente senza che io la meritassi.
Ho guidato da sola tre volte da allora per tragitti però molto brevi, studiando assiduamente il tragitto utilizzando mappe online pur conoscendolo bene, e assicurandomi di trovare parcheggi liberi.
Ho guidato anche con mio padre allontanandomi un po’ più da casa, ma facendolo innervosire e chiedendosi come sia possibile che io dopo tutte queste guide, guidassi in quel modo.
Inutile dire che la macchina non la tocco mai e mi sento male al solo pensiero, ma in realtà non é per questo che ho scritto qui oggi.
Qualche mese fa, dato che sono disoccupata da anni (ho svolto solo lavoretti saltuari come babysitter) dopo aver lavorato in un nido ed essere risultata inadeguata, con tanto di umiliazione dalla direttrice davanti ai colleghi, ho preso coraggio e ho pensato di iscrivermi ad un corso online per assistente odontoiatra.
Inizialmente mi spaventava l’idea, ma informandomi mi era sembrato un bel lavoro e ho deciso di buttarmi.
La mia prima paura iniziale sono state le lezioni online, farmi vedere un webcam, intervenire con il microfoni, erano tutte cose che mi spaventavano, ma decisi di sforzarmi.
Senza dilungarmi troppo, la parte teorica del corso sta andando bene, prendo ottimi voti, il problema é il tirocinio che sto svolgendo, il quale esito per essere ammessa all’esame deve essere positivo.
Il lavoro mi piace, mi sto impegnando tanto, torno a casa distrutta, faccio più ore di quelle che devo, rimango di più per finire di sistemare, non vado in pausa finché non ho finito, ma questo non mi dispiace se so che mi sto rendendo utile per altre persone.
Il problema é che mi é stato detto che ciò che faccio non va bene, che così non posso lavorare, e che il voto per il momento sarebbe negativo (quindi non potrei proseguire il corso).
Tornare a casa stanchissima, sapendo però dove lavoro sono contenti di me, mi farebbe sentire gratificata, ma dato che così non é, mi sento solo frustrata e ho paura che in questo tempo che rimane per il tirocinio, le cose non cambieranno.
Sono lentissima ad apprendere, faccio errori di continuo.
Ascolto sempre i consigli e ciò che mi dicono, ma nonostante stia dando il massimo, c’é sempre qualcosa che non va bene.
Possibile che ogni cosa che faccio non mi riesca?
Non so davvero cosa fare, vorrei solo un lavoro qualsiasi che però io sia in grado di fare, qualsiasi cosa, andrei anche a fare le pulizie se fossi brava.
Mi spaventa non saper fare ciò che mi viene richiesto, ed essere così rimproverata, con conseguente licenziamento, ed essendo così lenta ad apprendere il fallimento é dietro l’angolo. Ho solo tanta paura e non so come uscirne.
Grazie per l’ascolto.
Scrissi già qui un paio di consulti un po’ di tempo fa, riguardanti la paura di guidare.
Alla fine la patente l’ho presa ma l’esaminatrice si era raccomandata di non guidare da sola per il momento, per farla breve, mi ha dato la patente senza che io la meritassi.
Ho guidato da sola tre volte da allora per tragitti però molto brevi, studiando assiduamente il tragitto utilizzando mappe online pur conoscendolo bene, e assicurandomi di trovare parcheggi liberi.
Ho guidato anche con mio padre allontanandomi un po’ più da casa, ma facendolo innervosire e chiedendosi come sia possibile che io dopo tutte queste guide, guidassi in quel modo.
Inutile dire che la macchina non la tocco mai e mi sento male al solo pensiero, ma in realtà non é per questo che ho scritto qui oggi.
Qualche mese fa, dato che sono disoccupata da anni (ho svolto solo lavoretti saltuari come babysitter) dopo aver lavorato in un nido ed essere risultata inadeguata, con tanto di umiliazione dalla direttrice davanti ai colleghi, ho preso coraggio e ho pensato di iscrivermi ad un corso online per assistente odontoiatra.
Inizialmente mi spaventava l’idea, ma informandomi mi era sembrato un bel lavoro e ho deciso di buttarmi.
La mia prima paura iniziale sono state le lezioni online, farmi vedere un webcam, intervenire con il microfoni, erano tutte cose che mi spaventavano, ma decisi di sforzarmi.
Senza dilungarmi troppo, la parte teorica del corso sta andando bene, prendo ottimi voti, il problema é il tirocinio che sto svolgendo, il quale esito per essere ammessa all’esame deve essere positivo.
Il lavoro mi piace, mi sto impegnando tanto, torno a casa distrutta, faccio più ore di quelle che devo, rimango di più per finire di sistemare, non vado in pausa finché non ho finito, ma questo non mi dispiace se so che mi sto rendendo utile per altre persone.
Il problema é che mi é stato detto che ciò che faccio non va bene, che così non posso lavorare, e che il voto per il momento sarebbe negativo (quindi non potrei proseguire il corso).
Tornare a casa stanchissima, sapendo però dove lavoro sono contenti di me, mi farebbe sentire gratificata, ma dato che così non é, mi sento solo frustrata e ho paura che in questo tempo che rimane per il tirocinio, le cose non cambieranno.
Sono lentissima ad apprendere, faccio errori di continuo.
Ascolto sempre i consigli e ciò che mi dicono, ma nonostante stia dando il massimo, c’é sempre qualcosa che non va bene.
Possibile che ogni cosa che faccio non mi riesca?
Non so davvero cosa fare, vorrei solo un lavoro qualsiasi che però io sia in grado di fare, qualsiasi cosa, andrei anche a fare le pulizie se fossi brava.
Mi spaventa non saper fare ciò che mi viene richiesto, ed essere così rimproverata, con conseguente licenziamento, ed essendo così lenta ad apprendere il fallimento é dietro l’angolo. Ho solo tanta paura e non so come uscirne.
Grazie per l’ascolto.
[#1]
A mio avviso nel suo problema si possono individuare due aspetti, entrambi di interesse psicologico: da un lato la sua scarsa autoefficacia, cioè la scarsa percezione di sé come persona in grado di riuscire a fare delle cose, e d'altro lato la difficoltà nell'individuare impieghi e lavori che possano essere adatti a lei.
Questi due aspetti non sono necessariamente collegati e possono essere trattati in modo indipendente.
Ad esempio iniziando dal secondo e contattando uno psicologo del lavoro e delle organizzazioni, per sottoporsi a un'intervista a dei test per identificare quali sono le professioni nelle quali potrebbe dare il meglio di sé.
Quando riuscirà a svolgere una professione che non solo le piace, ma in cui riesce a funzionare ed essere efficace, la percezione della sua autoefficacia aumenterà automaticamente: vedere di essere competenti aumenta l'immagine che abbiamo del nostro valore.
Questi due aspetti non sono necessariamente collegati e possono essere trattati in modo indipendente.
Ad esempio iniziando dal secondo e contattando uno psicologo del lavoro e delle organizzazioni, per sottoporsi a un'intervista a dei test per identificare quali sono le professioni nelle quali potrebbe dare il meglio di sé.
Quando riuscirà a svolgere una professione che non solo le piace, ma in cui riesce a funzionare ed essere efficace, la percezione della sua autoefficacia aumenterà automaticamente: vedere di essere competenti aumenta l'immagine che abbiamo del nostro valore.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta.
Quando andavo alle superiori, la psicologa della scuola ci fece compilare dei fogli per identificare l’ambito di lavoro più adatto. Secondo il giudizio della psicologa, ero risultata idonea nelle mansioni di carattere sanitario, o simili, esattamente come i lavori che ho tentato e sto tentando di fare. Non so però se si tratta della stessa cosa di cui parla lei.
Quando andavo alle superiori, la psicologa della scuola ci fece compilare dei fogli per identificare l’ambito di lavoro più adatto. Secondo il giudizio della psicologa, ero risultata idonea nelle mansioni di carattere sanitario, o simili, esattamente come i lavori che ho tentato e sto tentando di fare. Non so però se si tratta della stessa cosa di cui parla lei.
[#3]
Sì è possibile. Tuttavia andrebbe visto esattamente quali erano i questionari e se poi è stato fatto almeno un colloquio individuale per confermarne o rivederne l'esito.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Utente
No, non è stato fatto un colloquio individuale.
Diciamo che credo di dover già escludere tutti i lavori che riguardano abilitá riguardanti la logica, il calcolo, o lavori riguardanti l’ambito giuridico, o cose nelle quali é necessario seguire uno schema preciso, perché sono sempre stata negata in questi quando andavo a scuola. Non so se possa essere utile ad identificare un tipo di lavoro adatto a me, ma ricordo che a scuola ero brava a scrivere i temi a traccia libera, nel disegno libero, nel fare lavoretti manuali, o, alle medie, nel suonare il flauto.
Diciamo che credo di dover già escludere tutti i lavori che riguardano abilitá riguardanti la logica, il calcolo, o lavori riguardanti l’ambito giuridico, o cose nelle quali é necessario seguire uno schema preciso, perché sono sempre stata negata in questi quando andavo a scuola. Non so se possa essere utile ad identificare un tipo di lavoro adatto a me, ma ricordo che a scuola ero brava a scrivere i temi a traccia libera, nel disegno libero, nel fare lavoretti manuali, o, alle medie, nel suonare il flauto.
[#5]
Per avere una risposta sufficientemente valida e attendibile è utile sottoporsi a dei test standardizzati, che si basano sulle risposte date da migliaia di altre persone e quindi più precisi. D'altra parte il test senza un colloquio individuale non basta. Il test è più preciso, il colloquio è insostituibile.
Le attività sanitarie oggi comportano tutte una preparazione tecnica e scientifica consistente, la figura dell'infermiere come esisteva decenni fa non è più pensabile. Quindi il parere che le è stato dato a scuola, di essere portata per le attività sanitarie, potrebbe essere da rivedere.
Da ciò che dice sembrerebbe portata più per le attività creative e manuali, ma questo non spiegherebbe come mai nel corso di assistente che sta facendo prende buoni voti in teoria e ottiene invece valutazioni scarse nella parte pratica, cioè nel tirocinio.
Quindi in definitiva dovrebbe forse consultare un professionista, specializzato in questo tipo di valutazioni.
Le attività sanitarie oggi comportano tutte una preparazione tecnica e scientifica consistente, la figura dell'infermiere come esisteva decenni fa non è più pensabile. Quindi il parere che le è stato dato a scuola, di essere portata per le attività sanitarie, potrebbe essere da rivedere.
Da ciò che dice sembrerebbe portata più per le attività creative e manuali, ma questo non spiegherebbe come mai nel corso di assistente che sta facendo prende buoni voti in teoria e ottiene invece valutazioni scarse nella parte pratica, cioè nel tirocinio.
Quindi in definitiva dovrebbe forse consultare un professionista, specializzato in questo tipo di valutazioni.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.1k visite dal 22/01/2022.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.