Mi sento apatica, demotivata e ho 20 anni
Ciao a tutti.
Ho 20 anni e sono iscritta al secondo anno di medicina.
Da circa un anno (subito dopo l' inizio della facoltà di medicina) sto manifestando uno stato di ansia, inadeguatezza, apatia.
Premetto dicendo che ho vissuto il primo anno da casa mia lontano dalla città dove studio per via del covid e questo ha sicuramente influito negativamente, ma anche ora che ho preso casa non riesco a stare più di tanto li in quella casa a Milano perchè non riesco ad avere un buon rapporto con la coinquiline.
Ogni volta che devo ripartire mi viene l ansia a pensare di stare in quella città da sola e senza nessun conforto.
Quando sono a casa mia invece ho il calore della famiglia che mi supporta e i miei mi permettono di starci soprattutto in vista degli esami.
Il vero problema è che io non riesco a studiare ne a Milano ne a casa mia.
Quando sono qua comunque ogni giorno mi sento spenta e demotivata.
La facoltà l'ho scelta io e sono sempre stata convinta di voler fare medicina, fare questo mestiere mi ha sempre fatto battere il cuore, nonostante i miei mi mettessero in guardia della difficoltà.
Subito dopo essere entrata ho vissuto dei giorni stupendi e poi dei giorni molto traumatici in quanto non sapevo se immatricolarmi nella città dove abito o appunto a Milano e avevo più o meno 3 giorni per decidere e sono stati i giorni più stressanti della mia vita penso; perché in fondo a me non importava dove andare e avevo scelto Milano un po' cosi a caso.
Fatto sta che da un anno non trovo più motivazione; mentre al liceo il mio motore era quello di andare bene per poi avere bei voti e fare felici i miei e soprattutto avere buone basi per medicina; ora non so più perché studio.
A volte penso che non ne valga la pena soprattutto vedendo cosa fanno i miei coetanei sui social.
Penso a me con il camice tra 4 anni e penso che non mi batte poi così tanto il cuore come un tempo; ma comunque non saprei cosa altro fare e soprattuto l unica mia certezza da quando ho 4 anni é stata quella di fare medicina.
Ora mi metto lì seduta e penso che faccio uno sforzo immane, studio passivamente.
Da luglio ho un ragazzo a cui voglio molto bene, lui mi aiuta e mi sostiene anche se queste problematiche le ha un po' anche lui con un' altra facoltà.
Ad amicizie non sono messa molto bene e questo mi fa sentire molto sola a triste quando penso alla mia vita e a come non sia realizzata sotto nessun punto di vista.
Ci tengo a sottolineare che gli esami del primo anno li ho fatti tutti e anche bene; anche se ad ogni esame ho praticamente studiato senza un metodo e senza avere una vera gioia e determinazione per farlo; quasi come un dovere.
A volte penso che vorrei smettere per lavorare e rendermi un po' conto cosa voglia dire lavorare e cosa studiare ma non penso lo farei davvero perché poi rimettersi a studiare penso sia più difficile e i miei mi spronano a continuare.
Scusate la lunga domanda ma da un anno non trovo più un senso alle mie giornate e questo mi fa stare male.
Ho 20 anni e sono iscritta al secondo anno di medicina.
Da circa un anno (subito dopo l' inizio della facoltà di medicina) sto manifestando uno stato di ansia, inadeguatezza, apatia.
Premetto dicendo che ho vissuto il primo anno da casa mia lontano dalla città dove studio per via del covid e questo ha sicuramente influito negativamente, ma anche ora che ho preso casa non riesco a stare più di tanto li in quella casa a Milano perchè non riesco ad avere un buon rapporto con la coinquiline.
Ogni volta che devo ripartire mi viene l ansia a pensare di stare in quella città da sola e senza nessun conforto.
Quando sono a casa mia invece ho il calore della famiglia che mi supporta e i miei mi permettono di starci soprattutto in vista degli esami.
Il vero problema è che io non riesco a studiare ne a Milano ne a casa mia.
Quando sono qua comunque ogni giorno mi sento spenta e demotivata.
La facoltà l'ho scelta io e sono sempre stata convinta di voler fare medicina, fare questo mestiere mi ha sempre fatto battere il cuore, nonostante i miei mi mettessero in guardia della difficoltà.
Subito dopo essere entrata ho vissuto dei giorni stupendi e poi dei giorni molto traumatici in quanto non sapevo se immatricolarmi nella città dove abito o appunto a Milano e avevo più o meno 3 giorni per decidere e sono stati i giorni più stressanti della mia vita penso; perché in fondo a me non importava dove andare e avevo scelto Milano un po' cosi a caso.
Fatto sta che da un anno non trovo più motivazione; mentre al liceo il mio motore era quello di andare bene per poi avere bei voti e fare felici i miei e soprattutto avere buone basi per medicina; ora non so più perché studio.
A volte penso che non ne valga la pena soprattutto vedendo cosa fanno i miei coetanei sui social.
Penso a me con il camice tra 4 anni e penso che non mi batte poi così tanto il cuore come un tempo; ma comunque non saprei cosa altro fare e soprattuto l unica mia certezza da quando ho 4 anni é stata quella di fare medicina.
Ora mi metto lì seduta e penso che faccio uno sforzo immane, studio passivamente.
Da luglio ho un ragazzo a cui voglio molto bene, lui mi aiuta e mi sostiene anche se queste problematiche le ha un po' anche lui con un' altra facoltà.
Ad amicizie non sono messa molto bene e questo mi fa sentire molto sola a triste quando penso alla mia vita e a come non sia realizzata sotto nessun punto di vista.
Ci tengo a sottolineare che gli esami del primo anno li ho fatti tutti e anche bene; anche se ad ogni esame ho praticamente studiato senza un metodo e senza avere una vera gioia e determinazione per farlo; quasi come un dovere.
A volte penso che vorrei smettere per lavorare e rendermi un po' conto cosa voglia dire lavorare e cosa studiare ma non penso lo farei davvero perché poi rimettersi a studiare penso sia più difficile e i miei mi spronano a continuare.
Scusate la lunga domanda ma da un anno non trovo più un senso alle mie giornate e questo mi fa stare male.
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Mi sembra di capire che, per quanto la prospettiva di diventare medico ti attragga, per te è più importante abitare nella tua terra, circondata dalla tua famiglia. Se le cose stanno così varrebbe la pena prenderne atto e pensare magari a un trasferimento (avvicinamento) di facoltà facendoti riconoscere gli esami già fatti.
Non tutti sono adatti a lasciare la propria terra di origine. Non a tutte le età, almeno.
Non tutti sono adatti a lasciare la propria terra di origine. Non a tutte le età, almeno.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.6k visite dal 21/01/2022.
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