Problemi di coppia famiglie origine

Sono un uomo sposato, papà di un bambino.
Alla nascita del primo figlio c'è stato un momento di tensione tra le due suocere.
Vivendo lontano dalle due città di origine prima la nonna materna, nelle ultime settimane prima della nascita, poi mia madre, a ridosso della nascita ci hanno raggiunto.
Premetto che io avrei desiderato vivere le ultime settimane di gravidanza di mia moglie da soli, ed affrontare il parto "con le nostre gambe", ma mia moglie, anche comprensibilmente, ha voluto a tutti i costi la madre ed il padre vicini.
Vi lascio immaginare che il fatto che le due suocere si siano "scornate" non ha avuto un buon effetto, anche sulla relazione tra me e mia moglie nei mesi a seguire.
Non credo abbia senso cercare di capire esattamente cosa sia successo dato che non ero presente nel momento preciso, ma credo che la questione sia relativa ad una cosa che mia madre ha detto in merito al rapporto di mia suocera con le figlie (si c'è anche una sorella più grande).
Mia suocera infatti sta molto addosso alle figlie, le chiama / si chiamano varie volte al giorno, anche se la più grande vive a pochi metri di distanza da lei a mio modo di vedere intromettendosi molto nella loro vita: quelle scarpe non vanno bene, oggi fa freddo quel maglione è troppo leggero, la tua amica non è gentile con te perché non ha fatto un regalo per i tuoi figli, stamattina non mi hai chiamato alla solita ora come ogni giorno e mi sono preoccupata sulla soglia dei 40 anni.

Fatto sta che, vuoi per la crisi dopo il primo figlio, vuoi perché mia moglie in particolare si è gettata un una strenua difesa di sua madre in cui anche io ero sotto attacco, ci abbiamo messo un po' a ritrovarci.

La mia interpretazione è che alla fine la colpa è nostra, avremmo dovuto gestire la nascita in modo diverso, più indipendente, ed evitare di mettere a stretto contatto le famiglie in una situazione comunque delicata, ma mia moglie ogni tanto rispolvera un po' di rancore per mia madre, più di quello che serva a volte.
È sempre pronta ad interpretare alcune frasi come un attacco alla sua famiglia.
A me provoca molta sofferenza questa condizione perché vedo continuamente la mia giudicata con il metro di mia suocera.
Al contrario, mia moglie sembra tollerare che la madre esprima giudizi, che la tratti un po' da bambina, si lamenti con lei del rapporto ambivalente con la figlia e che le riversi addosso tutte le preoccupazioni che lei nutre per la figlia di lei.
In cuor mio desidero che si rendesse un po' conto delle manipolazioni che subisce.
Mia suocera si è costruita, agli occhi di mia figlia, l'immagine della "poverina incompresa" e pertanto io non riesco a dire a mia moglie che certe cose mi danno fastidio, senza rischiare di ferirla, o peggio, entrare una discussione da cui è difficile uscire.
Sono io troppo sensibile?
Forse ho bisogno di parlare con una persona?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> La mia interpretazione è che alla fine la colpa è nostra, avremmo dovuto gestire la nascita in modo diverso, più indipendente, ed evitare di mettere a stretto contatto le famiglie in una situazione comunque delicata
>>>

L'interpretazione potrebbe essere corretta. Tuttavia mi pare di capire che sua moglie non sia così pronta a pensarla allo stesso modo. Lei (sua moglie) sembra invischiata con la propria famiglia di origine e questo non facilita le cose con la famiglia acquisita, cioè con lei (che ci sta scrivendo) e vostro figlio.

Stando così le cose sembra che lei abbia difficoltà ad andare d'accordo con sua moglie su questa questione, perché non ne coglie l'importanza. Credo che trarrebbe beneficio da un consulto psicologico innanzitutto lei da solo, per imparare come fare a gestire queste relazioni familiari così... intense. E poi se ce ne sarà la possibilità, tutta da valutare, coinvolgere eventualmente anche sua moglie nel consulto.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com