Come capire se una relazione è tossica e, nel caso in cui lo fosse, uscirne dopo anni
Gentili dottori,
Sono una ragazza di 21 anni e ho una relazione di quasi 4 anni con un ragazzo della mia età.
Lui è sempre stato geloso, fin dai primi mesi, ma se inizialmente il suo comportamento poteva essere legittimato nell'ultimo anno è decisamente peggiorato.
Inizialmente, per il bene della relazione gli sono venuta incontro a piccole richieste, come per esempio non vedere determinate persone.
Ora però la situazione è drasticamente cambiata: non posso uscire di casa senza il suo permesso, controlla il modo in cui mi vesto e se le persone con cui vorrei vedermi non sono di suo gradimento inizia ad insultarmi pesantemente.
Una volta è arrivato pure a minacciarmi di suicidarsi se non lo assecondavo.
Io ho tentato in tutti i modi di venirgli incontro rassicurandolo, mandandoli foto di dove mi trovo per dimostrare di dire la verità o di tornare a casa perché non voleva stessi fuori ma nonostante ciò continua ad accusarmi di tradirlo.
Quando provo a parlargli spiegando il mio malessere (che si sta facendo sempre più grande) mi risponde dicendo che lui è legittimato ad insultarmi o a trattarmi male perché io non lo elevo e non soddisfo i suoi bisogni.
Ammetto che dal punto di vista sessuale io non sia molto compiacente nell'ultimo periodo, proprio perché non mi sento più amata.
Chiedo una vostra gentile risposta che mi possa aiutare a capire quale sia la soluzione migliore da prendere, riconosco di essere arrivata al limite ma non riesco a non sentirmi in colpa per come stiano andando le cose.
Infatti, se da una parte mi sento umiliata e denigrata dai suoi comportamenti, dall'altra penso di essere effettivamente io il problema che non mi impegno abbastanza nel assecondarlo.
Attendo con ansia una risposta, cordiali saluti
Sono una ragazza di 21 anni e ho una relazione di quasi 4 anni con un ragazzo della mia età.
Lui è sempre stato geloso, fin dai primi mesi, ma se inizialmente il suo comportamento poteva essere legittimato nell'ultimo anno è decisamente peggiorato.
Inizialmente, per il bene della relazione gli sono venuta incontro a piccole richieste, come per esempio non vedere determinate persone.
Ora però la situazione è drasticamente cambiata: non posso uscire di casa senza il suo permesso, controlla il modo in cui mi vesto e se le persone con cui vorrei vedermi non sono di suo gradimento inizia ad insultarmi pesantemente.
Una volta è arrivato pure a minacciarmi di suicidarsi se non lo assecondavo.
Io ho tentato in tutti i modi di venirgli incontro rassicurandolo, mandandoli foto di dove mi trovo per dimostrare di dire la verità o di tornare a casa perché non voleva stessi fuori ma nonostante ciò continua ad accusarmi di tradirlo.
Quando provo a parlargli spiegando il mio malessere (che si sta facendo sempre più grande) mi risponde dicendo che lui è legittimato ad insultarmi o a trattarmi male perché io non lo elevo e non soddisfo i suoi bisogni.
Ammetto che dal punto di vista sessuale io non sia molto compiacente nell'ultimo periodo, proprio perché non mi sento più amata.
Chiedo una vostra gentile risposta che mi possa aiutare a capire quale sia la soluzione migliore da prendere, riconosco di essere arrivata al limite ma non riesco a non sentirmi in colpa per come stiano andando le cose.
Infatti, se da una parte mi sento umiliata e denigrata dai suoi comportamenti, dall'altra penso di essere effettivamente io il problema che non mi impegno abbastanza nel assecondarlo.
Attendo con ansia una risposta, cordiali saluti
[#1]
Gentile utente,
parto dal Suo titolo:
"Come capire se una relazione è tossica?"
Tenga conto che "tossica" non è una definizione scientifica, non si trova nei manuali che elencano le patologie. E dunque partiamo dal significato del verbo 'in/tossica/re:
'avvelenare, corrompere, inquinare, pervertire, turbare, indebolire'.
Una relazione intossica quando svaluta costantemente, quando manipola, quando crea dipendenza affettiva o sessuale oppure la perpetua; quando c'è ricatto emotivo, violenza psichica e/o fisica, critica continua. Quando non sostiene nella crescita personale.
La "tossicità" è di vario grado e livello.
Contrariamente a quanto si ritiene comunemente, non sempre c'è una vittima e un* carnefice; spesso le due persone sono complementari. Per tale motivo è difficile sciogliere l'incastro malefico.
E questa è anche la ragione per cui occorre chiedere aiuto allo Specialista:
per riconoscere, per liberarsi, per ripristinare l'autostima fortemente danneggiata.
____________________
Quanto sopra descritto desidera "farLe da specchio", affinchè Lei stessa vi si possa specchiare e eventualmente riconoscere.
Infatti da un semplice scritto, che peraltro presenta unicamente il Suo punto di vista, non è possibile fare una diagnosi. L'unica cosa che posso dire è che traspare il Suo malessere dentro a questa relazione. E forse la necessità che si evidenzia nella seconda parte del titolo: "..come uscirne dopo anni".
Consiglio dunque di chiedere aiuto di persona, in presenza, ad un* Psicolog* iscritt* all'Albo Nazionale.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
parto dal Suo titolo:
"Come capire se una relazione è tossica?"
Tenga conto che "tossica" non è una definizione scientifica, non si trova nei manuali che elencano le patologie. E dunque partiamo dal significato del verbo 'in/tossica/re:
'avvelenare, corrompere, inquinare, pervertire, turbare, indebolire'.
Una relazione intossica quando svaluta costantemente, quando manipola, quando crea dipendenza affettiva o sessuale oppure la perpetua; quando c'è ricatto emotivo, violenza psichica e/o fisica, critica continua. Quando non sostiene nella crescita personale.
La "tossicità" è di vario grado e livello.
Contrariamente a quanto si ritiene comunemente, non sempre c'è una vittima e un* carnefice; spesso le due persone sono complementari. Per tale motivo è difficile sciogliere l'incastro malefico.
E questa è anche la ragione per cui occorre chiedere aiuto allo Specialista:
per riconoscere, per liberarsi, per ripristinare l'autostima fortemente danneggiata.
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Quanto sopra descritto desidera "farLe da specchio", affinchè Lei stessa vi si possa specchiare e eventualmente riconoscere.
Infatti da un semplice scritto, che peraltro presenta unicamente il Suo punto di vista, non è possibile fare una diagnosi. L'unica cosa che posso dire è che traspare il Suo malessere dentro a questa relazione. E forse la necessità che si evidenzia nella seconda parte del titolo: "..come uscirne dopo anni".
Consiglio dunque di chiedere aiuto di persona, in presenza, ad un* Psicolog* iscritt* all'Albo Nazionale.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 804 visite dal 17/01/2022.
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