Da 2/3 mesi ho eventi di depersonalizzazione e derealizzazione
Salve,
premetto che ho sofferto di attacchi di panico all'età di 15 anni per la prima volta e il tutto è durato qualche mese, superata la fase acuta ho ripreso in mano la mia vita piano piano diventando una persona molto sicura di sé nel tempo. Adesso ho 21 anni e da settembre mi sono tornati gli attacchi di panico (sono in cura con una psicologa da 2 mesi e prima di questa ho fatto delle sedute da un altro dottore per poco più di un mese con il quale mi sono trovato molto male).
Tutto è iniziato con i soliti sintomi, giramenti di testa, tachicardia, senso di svenimento, ecc.; nulla che mi preoccupasse fortemente o che mi invalidasse nella vita di tutti i giorni ma ,appunto volevo risolvere questo piccolo disagio andando in cura da uno psicoterapeuta. Da quando ho iniziato ad andare da questo terapeuta la situazione è peggiorata, ho iniziato ad avere come la sensazione di vedere tutto in maniera distante e con un vetro davanti, ho cercato subito su internet questi sintomi e mi sono riconosciuto nella depersonalizzazione e nella derealizzazione perché, soprattutto all'inizio, avevo paura di essere impazzito. Spesso dicevo ai miei genitori di aver paura di non stare nella realtà, ma in un sogno e da allora la situazione è diventata molto invalidante: in pratica ogni giorno mi sveglio con questi sintomi, ormai da quasi due mesi non esco la sera con gli amici, sto sempre a casa voglio sempre avere i miei genitori vicino, perché appena mi stacco è come se andassi in ansia.
L'ho notato provando a fare delle cose come uscire di casa con i pochi amici di cui mi fido, appena mi allontano dai miei genitori mi sento spesso come se non stessi vivendo quella situazione come se non fossi presente in quel luogo come persona ma come spettatore, passatemi il termine come se la mia vita in quei momenti si riducesse a ciò che vedo dagli occhi e non appunto alla mia presenza stessa, a proposito di questo spesso ho pensieri negativi che mi ossessionano, ad esempio domande esistenziali del tipo perchè guardo con gli occhi, come faccio appunto a guardare con gli occhi? perché viviamo ecc.
Sempre riferito a questa cosa degli occhi mi sembra tutto strano ciò che vedo, è difficile da spiegare, ma è come se appunto anche il semplice fatto di poter vedere con gli occhi mi facesse strano.
In più sento mente, corpo e pensiero quasi staccate fra loro.
Per concludere mi sono ricordato ultimamente che questi pensieri e queste sensazioni le ho avute anche a 15 anni durante i primi attacchi di panico, ma sicuramente non in maniera così ossessiva e soprattutto non per tutti questi mesi di fila.
Vi chiedo aiuto perchè non so più cosa fare a causa di tutto ciò, ho smesso di fare sport a livello agonistico, lavorare, uscire con gli amici appunto per le condizioni in cui mi trovo e non so più come riprendere in mano la mia vita perchè mi sento morto.
Prendo da un mesetto tavor oro da 1 mg la mattina su prescrizione psichiatrica.
premetto che ho sofferto di attacchi di panico all'età di 15 anni per la prima volta e il tutto è durato qualche mese, superata la fase acuta ho ripreso in mano la mia vita piano piano diventando una persona molto sicura di sé nel tempo. Adesso ho 21 anni e da settembre mi sono tornati gli attacchi di panico (sono in cura con una psicologa da 2 mesi e prima di questa ho fatto delle sedute da un altro dottore per poco più di un mese con il quale mi sono trovato molto male).
Tutto è iniziato con i soliti sintomi, giramenti di testa, tachicardia, senso di svenimento, ecc.; nulla che mi preoccupasse fortemente o che mi invalidasse nella vita di tutti i giorni ma ,appunto volevo risolvere questo piccolo disagio andando in cura da uno psicoterapeuta. Da quando ho iniziato ad andare da questo terapeuta la situazione è peggiorata, ho iniziato ad avere come la sensazione di vedere tutto in maniera distante e con un vetro davanti, ho cercato subito su internet questi sintomi e mi sono riconosciuto nella depersonalizzazione e nella derealizzazione perché, soprattutto all'inizio, avevo paura di essere impazzito. Spesso dicevo ai miei genitori di aver paura di non stare nella realtà, ma in un sogno e da allora la situazione è diventata molto invalidante: in pratica ogni giorno mi sveglio con questi sintomi, ormai da quasi due mesi non esco la sera con gli amici, sto sempre a casa voglio sempre avere i miei genitori vicino, perché appena mi stacco è come se andassi in ansia.
L'ho notato provando a fare delle cose come uscire di casa con i pochi amici di cui mi fido, appena mi allontano dai miei genitori mi sento spesso come se non stessi vivendo quella situazione come se non fossi presente in quel luogo come persona ma come spettatore, passatemi il termine come se la mia vita in quei momenti si riducesse a ciò che vedo dagli occhi e non appunto alla mia presenza stessa, a proposito di questo spesso ho pensieri negativi che mi ossessionano, ad esempio domande esistenziali del tipo perchè guardo con gli occhi, come faccio appunto a guardare con gli occhi? perché viviamo ecc.
Sempre riferito a questa cosa degli occhi mi sembra tutto strano ciò che vedo, è difficile da spiegare, ma è come se appunto anche il semplice fatto di poter vedere con gli occhi mi facesse strano.
In più sento mente, corpo e pensiero quasi staccate fra loro.
Per concludere mi sono ricordato ultimamente che questi pensieri e queste sensazioni le ho avute anche a 15 anni durante i primi attacchi di panico, ma sicuramente non in maniera così ossessiva e soprattutto non per tutti questi mesi di fila.
Vi chiedo aiuto perchè non so più cosa fare a causa di tutto ciò, ho smesso di fare sport a livello agonistico, lavorare, uscire con gli amici appunto per le condizioni in cui mi trovo e non so più come riprendere in mano la mia vita perchè mi sento morto.
Prendo da un mesetto tavor oro da 1 mg la mattina su prescrizione psichiatrica.
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>>> ho cercato subito su internet questi sintomi
>>>
Come ogni ansioso fa, senza purtroppo renderti conto che così facendo, l'ansia aumenta sia che si trovino risposte rassicuranti o meno. Perché nell'ossessività il problema non sta nella risposta, sta nel farti domande. Come quelle esistenziali: domande a cui nessuno è in grado di dare risposta, e quindi continuare a cercarla è un esercizio non solo fine a se stesso, ma che può portare a disturbi come quello che tu hai.
Quello che devi fare è una terapia efficace per l'ansia. Se già hai una copertura farmacologica e sei seguito da una psicologa, devi solo aspettare, seguire le indicazioni e vedere se hanno effetto. Se entro qualche settimana non dovessi vedere miglioramenti decisivi, allora saprai che occorre fare dei cambiamenti.
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Come ogni ansioso fa, senza purtroppo renderti conto che così facendo, l'ansia aumenta sia che si trovino risposte rassicuranti o meno. Perché nell'ossessività il problema non sta nella risposta, sta nel farti domande. Come quelle esistenziali: domande a cui nessuno è in grado di dare risposta, e quindi continuare a cercarla è un esercizio non solo fine a se stesso, ma che può portare a disturbi come quello che tu hai.
Quello che devi fare è una terapia efficace per l'ansia. Se già hai una copertura farmacologica e sei seguito da una psicologa, devi solo aspettare, seguire le indicazioni e vedere se hanno effetto. Se entro qualche settimana non dovessi vedere miglioramenti decisivi, allora saprai che occorre fare dei cambiamenti.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.7k visite dal 17/01/2022.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.