Difficile rapporto di coppia

Salve,
ho 54 anni e vivo da sola.
Ho un compagno di 50 anni da 4 anni che vive ancora con il padre (che gode di ottima salute).
Siamo entrambi insegnanti.

Ci vediamo molto poco, pur abitando a 5 km di distanza e mi dedica le briciole del suo tempo.

Quando l'ho conosciuto, speravo che avrebbe comprato una casa per noi due e avrebbe desiderato una vita con me.

In realtà, non ha fatto che trovare scuse e pretesti per rimanere a vivere a casa sua.

Ammetto di avere fatto molti errori con lui che l'hanno frenato del tutto.
Ero gelosa e lo sono ancora e in qualche occasione gli ho fatto notare quanto stessi male quando rimaneva estasiato a guardare le belle ragazze e recentemente gli ho detto chiaramente che non mi va che frequenti le colleghe giovani e carine per andare a cene, passeggiate, gite in montagna e così via.

la cosa brutta è che tante volte mi assale un dolore per come vivo e gli scrivo messaggi che poi sfociano in liti.

Cosa posso fare per guarire da questa situazione?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Direi che ha già ben chiari i motivi delle vostre liti: la sua gelosia. Che potrebbe aver logorato il vostro rapporto e allontanato il suo compagno. Perché mettere distanza fra voi e limitare il tempo da concederle potrebbe essere il modo più semplice che lui ha escogitato per tenere a bada le scenate. Perché se passaste più tempo insieme, magari le liti sarebbero ancora più frequenti.

Lui si sente attratto dalle donne più giovani e questa è una cosa che lei ha sempre saputo, ma non sarà dopo i 50 che riuscirà a fargli cambiare gusti e idea su questo. Perciò mi pare che in sostanza abbia due possibilità: o lo prende così com'è, e quindi decide di smettere di esigere e di fargli scenate, oppure prende atto della vostra difficile compatibilità e lo lascia definitivamente.

Mi pare abbastanza evidente che fra i due quella che sta soffrendo di più per questa unione mancata è lei. Lui apparentemente può benissimo continuare così. Quindi di questo deve tener ben conto.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Ma come posso fare a controllare questi impulsi improvvisi di scrivergli che scaturiscono dalla tristezza di non vivere con lui?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
L'autocontrollo è una cosa che si può imparare. A qualunque età. Però non esistono formule magiche che comunicate per iscritto possano farlo ottenere. Dovrebbe valutare la possibilità di fare alcuni consulti con uno psicologo, in modo da imparare il giusto atteggiamento. È un po' come andare in palestra: la forma fisica si ottiene lavorandoci su, non sarebbe realistico aspettarsi di ottenerla da un momento all'altro.

Dovrebbe lavorare anche sul fare chiarezza su cosa vuole dalla vita e sul valore che attribuisce a se stessa. Perché potrei dirle che se si sta accontentando di una vita affettiva così ristretta, probabilmente non ha grandi aspettative in merito. Altrimenti avrebbe rimediato da sola già da tempo.

La rabbia che sente potrebbe in parte essere dovuta alla parte più sana di lei, quella che le sta dicendo: "Guarda che così non va. Forse dovresti puntare un po' più in alto".

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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[#4]
Utente
Utente
Lei è una persona molto intelligente e la ringrazio delle sue parole.
Sono pienamente d'accordo con lei su ciò che scrive.
Le chiedo solo un'ultima cosa. Un trauma infantile (età 7 anni) può ripercuotersi in maniera tale, da farti sentire inadeguata?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Lieto che stia apprezzando le mie restituzioni.

La teoria del trauma non è universalmente data per valida o utile da tutti gli psicologi. Perché anche se c'è stato un trauma, il passato non si può comunque cambiare. Ed è difficile da provare che trauma ci sia stato, dato che la memoria è imperfetta e a distanza di molti anni può dare l'illusione di aver vissuto eventi in modo distorto o addirittura inventato. Questo è stato provato sperimentalmente.

A volte siamo quello che siamo per motivi temperamentali, cioè dalla nascita, ma siccome associamo il nostro modo di sentire le cose a quello che ci è successo mentre le sentivamo, possiamo essere tentati di individuare cause dove non ce ne sono. La mente è fatta per fare associazioni e trovare causalità. Anche inesatte.

In ogni caso a volte può avere un senso capire da dove viene un certo modello di comportamento, ma spesso non serve. Un modo più produttivo è capire quello che sta succedendo oggi, nel presente, e confrontarlo con il punto dove vogliamo arrivare. Per fare questo però è necessario aver chiaro l'obiettivo, per arrivare a capire il quale può essere utile un aiuto esterno.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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[#6]
Utente
Utente
Dottore,
mi piace davvero tanto il suo modo di relazionarsi. Non la conosco, eppure, mi dà conforto leggere le sue parole che fanno trasparire una persona di una straordinaria umanità.
Concordo sul fatto che si debba investire sul presente e capire cosa si vuole.
Col mio compagno la situazione è complessa, perché ha già una casa di proprietà gravata dall'usufrutto del padre e lì sta bene.
Il nostro rapporto è fatto di una grande amicizia e di un amore profondo, ma ora si tratta di capire ciò che sia bene per noi. Tenerlo così ed accettare di vivere separati, pare l'unica soluzione. Se lo lasciassi, morirei dal dispiacere.
La cosa strana è che non so neppure io se la felicità sia accontentarsi di questa situazione o vivere assieme a lui. Non le nascondo che nel mio piccolo appartamento mi trovo veramente bene, ma soprattutto sono padrona della mia libertà.
Vorrei tanto fare chiarezza dentro di me, perchè ritengo sia il presupposto per iniziare a costruire.
Un caro saluto
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Bene, in tal caso può fare qualche telefonata e cercare un professionista per parlargli della questione. Molte volte può essere d'aiuto anche un intervento di tipo breve, per iniziare a mettere in moto delle cose.

La porgo cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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