Ipocondria perenne
Dottori buon pomeriggio.
Per iniziare credo che sia più facile parlarne qui, dietro uno schermo.
Sono una ragazza di 25 anni.
È da un bel pò di anni ormai che sono assalita mentalmente da una tremenda quasi avvilente ipocondria.
Vivo costantemente l’incubo di avere qualche malattia grave.
Ogni giorno mi sento sintomi diversi attribuibili a svariate malattie diverse.
Misuro sempre i battiti del cuore, la saturazione.
Cerco sempre di toccarmi i linfonodi di tutte le parti del corpo per capire se ho qualcosa di gonfio.
Sono sempre attenta a fare respiri profondi per capire se respiro bene o se ho qualche problema ai polmoni.
La notte prima di andare a letto controllo sempre se ho qualche nodulo ingrossato nel seno.
Questi sono esempi di cose che faccio nella mia vita quotidiana dai quali non riesco a liberarmi.
Purtroppo non riesco a guardare film o sentire parlare di malattie perché mi viene subito l’ansia e inizio ad avere paura che ciò possa accadere a me.
Ma il problema principale è che alla fine di tutto io mi sento sempre di avere qualcosa, anche se in realtà mi rendo conto di essere ipocondriaca, a tal punto da avere dei dubbi sul fatto che io abbia qualche malattia reale.
Ho paura di andare dai dottori a farmi visitare perché l’idea dell’esito mi affligge.
Tempo fa sono andata a farmi la visita dal medico competente del lavoro e non riusciva a farmi l’ecg perché avevo i battiti a 130, ma più mi diceva di calmarmi più io mi agitavo perché avevo paura che trovava qualcosa di strano nel mio corpo.
Aiuto?! ! ?
! ?
! Come faccio a non pensarci più?
Ci penso sempre costantemente.
Perché sono ipocondriaca?
Come faccio a vivere così avendo paura di tutto?
Per iniziare credo che sia più facile parlarne qui, dietro uno schermo.
Sono una ragazza di 25 anni.
È da un bel pò di anni ormai che sono assalita mentalmente da una tremenda quasi avvilente ipocondria.
Vivo costantemente l’incubo di avere qualche malattia grave.
Ogni giorno mi sento sintomi diversi attribuibili a svariate malattie diverse.
Misuro sempre i battiti del cuore, la saturazione.
Cerco sempre di toccarmi i linfonodi di tutte le parti del corpo per capire se ho qualcosa di gonfio.
Sono sempre attenta a fare respiri profondi per capire se respiro bene o se ho qualche problema ai polmoni.
La notte prima di andare a letto controllo sempre se ho qualche nodulo ingrossato nel seno.
Questi sono esempi di cose che faccio nella mia vita quotidiana dai quali non riesco a liberarmi.
Purtroppo non riesco a guardare film o sentire parlare di malattie perché mi viene subito l’ansia e inizio ad avere paura che ciò possa accadere a me.
Ma il problema principale è che alla fine di tutto io mi sento sempre di avere qualcosa, anche se in realtà mi rendo conto di essere ipocondriaca, a tal punto da avere dei dubbi sul fatto che io abbia qualche malattia reale.
Ho paura di andare dai dottori a farmi visitare perché l’idea dell’esito mi affligge.
Tempo fa sono andata a farmi la visita dal medico competente del lavoro e non riusciva a farmi l’ecg perché avevo i battiti a 130, ma più mi diceva di calmarmi più io mi agitavo perché avevo paura che trovava qualcosa di strano nel mio corpo.
Aiuto?! ! ?
! ?
! Come faccio a non pensarci più?
Ci penso sempre costantemente.
Perché sono ipocondriaca?
Come faccio a vivere così avendo paura di tutto?
[#1]
Infatti non è facile vivere con un chiodo fisso nella mente, che per quanto ci sforziamo rimane sempre lì.
L'ipocondria è una forma particolare di disturbo ossessivo, che ha per tema la paura delle malattie. Non è tanto importante capire perché la si ha o da dove viene, ma sapere che se ne può uscire attraverso un aiuto adatto, che può anche essere breve.
Può vedere questo mio video dove parlo di ipocondria e ossessività, per qualche informazione in più e per alcuni suggerimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=vx0MyOxPM30
L'ipocondria è una forma particolare di disturbo ossessivo, che ha per tema la paura delle malattie. Non è tanto importante capire perché la si ha o da dove viene, ma sapere che se ne può uscire attraverso un aiuto adatto, che può anche essere breve.
Può vedere questo mio video dove parlo di ipocondria e ossessività, per qualche informazione in più e per alcuni suggerimenti:
https://www.youtube.com/watch?v=vx0MyOxPM30
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
Grazie per la sua risposta dottore. Ho dato un’occhiata al video e proverò ad ascoltare i suoi consigli. Purtroppo é più forte di me, devo tenere tutto sotto controllo perché così se dovessi avere qualcosa nel mio corpo che non va me ne accorgerei subito. Il problema è che trovo sempre qualcosa che non va. Non so se è il mio cervello che mi fa immaginare. In più ho paura pure che muoiano i miei cari, mentre dormono controllo sempre se respirano. Sto sempre con l’ansia quando so che sono fuori casa e mi faccio troppi film mentali. È sempre ipocondria questa? O potrei avere altri disturbi? Dottore mi dia qualche consiglio.
[#3]
È sempre ipocondria. E non è questione d'immaginazione, ma di realtà: la realtà che lei stessa crea, finché dà così importanza a tutto ciò che sente. Finché lei stessa continuerà a decidere che "si deve controllare, perché potrebbe accadere qualcosa di male", non resta molto altro spazio di manovra.
Per la paura della morte, vale il suggerimento n. 2 del video, sia per quella propria che dei propri cari.
Forse dovrebbe considerare la possibilità di chiedere un consulto psicologico, per lavorare sulla rigidità di alcune sue convinzioni.
Per la paura della morte, vale il suggerimento n. 2 del video, sia per quella propria che dei propri cari.
Forse dovrebbe considerare la possibilità di chiedere un consulto psicologico, per lavorare sulla rigidità di alcune sue convinzioni.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Sì, non è questione di sfogarsi. La persona ansiosa spesso pensa che debba rilassarsi e sfogarsi per uscire dall'ansia, ma si tratta di una convinzione errata. Ciò che serve è essere disposti a mettere temporaneamente da parte le convinzioni limitanti e affidarsi ai suggerimenti del terapeuta. Che all'inizio possono essere minimamente destabilizzanti. Ma che devono essere comunicati all'interno di un intervento ben definito, non possono essere efficaci per iscritto.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
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Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 16.8k visite dal 12/01/2022.
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