Incomunicabilità in famiglia per nette divergenze di opinione sull'emergenza sanitaria
Salve.
Chiarisco che il problema è nello specifico tra il sottoscritto e mia madre poiché mio padre vive separato da lei e perché non sussiste alcun disaccordo serio tra me e lui.
Io sono maggiorenne, tuttavia sono studente a tempo pieno e dunque non ho una casa mia né uno stipendio (sebbene io viva in affitto per motivi di studio lontano dalla mia città di residenza).
Ciò mi costringe ad avere a che fare molto spesso con suddetta genitrice e a dover stare sotto il medesimo tetto della stessa ogni qual volta io ritorno nella mia città d'origine.
Il rapporto tra me e mia madre è stato un burrascoso negli ultimi dieci anni circa a seguito della separazione tra lei e mio padre che ha danneggiato la sua psiche e l'ha spinta a riversare su di me (allora adolescente e mentalmente fragile) il peso delle sue sofferenze.
Col tempo le cose sono migliorate, seppur con alti e bassi.
Tuttavia con l'emergenza sanitaria e in particolare con l'arrivo dei vaccini la situazione è nuovamente precipitata: mia madre si è lasciata condizionare dalle notizie e dai video che leggeva sui social network diventando una "no vax" molto accanita e, nonostante io abbia tentato inizialmente di provare a farla ragionare in modo il più possibile equilibrato lei ha posto un rifiuto netto; non solo, terrorizzata dalla prospettiva che io potessi vaccinarmi, ha preteso che io (persona maggiorenne) non facessi il vaccino, cosa che ho ignorato, mandandola nel panico e causando in lei reazioni verbalmente aggressive e accusatorie.
Da allora l'argomento è diventato un tabù in casa, nonostante lei viva sostanzialmente di antivaccinismo, che permea il suo tempo libero (video dopo video) e lei tenti ogni tanto di fare allusioni o di trovare qualsiasi scusa per manifestare le sue opinioni rabbiose.
Questa situazione rende difficile qualsiasi forma di dialogo neutro e pone una pressione psicologica molto pesante sul sottoscritto ogni qualvolta questi voglia legittimamente comportarsi secondo le norme (=ogni nuova dose).
La frattura che si è venuta a creare è talmente grave che calcolare ogni singola affermazione e omettere parti nei dialoghi con mia madre è diventato il mio pane quotidiano.
Fermo restando che temo lei avrebbe ben più bisogno di me di un consulto, in realtà io non sono affatto immune ai suoi comportamenti per via di quelle fragilità psicologiche pregresse prima menzionate (e che mi hanno portato in passato a sviluppare il disturbo ossessivo-compulsivo, regolarmente diagnosticatomi da un esperto).
La negatività trasmessa da mia madre sta causando in me un forte accumulo di ansia, dolore e frustrazione; inoltre, poiché sono in parte dipendente economicamente da suddetta persona, l'ansia è peggiorata dalle nuove sanzioni per chi rifiuta i vaccini che potrebbero danneggiare il mio progetto di studio o rallentarlo pesantemente.
Le mie domande sono: come potrei comportarmi con lei?
Come potrei superare positivamente gli stati negativi che questa situazione determina in me?
Grazie.
Chiarisco che il problema è nello specifico tra il sottoscritto e mia madre poiché mio padre vive separato da lei e perché non sussiste alcun disaccordo serio tra me e lui.
Io sono maggiorenne, tuttavia sono studente a tempo pieno e dunque non ho una casa mia né uno stipendio (sebbene io viva in affitto per motivi di studio lontano dalla mia città di residenza).
Ciò mi costringe ad avere a che fare molto spesso con suddetta genitrice e a dover stare sotto il medesimo tetto della stessa ogni qual volta io ritorno nella mia città d'origine.
Il rapporto tra me e mia madre è stato un burrascoso negli ultimi dieci anni circa a seguito della separazione tra lei e mio padre che ha danneggiato la sua psiche e l'ha spinta a riversare su di me (allora adolescente e mentalmente fragile) il peso delle sue sofferenze.
Col tempo le cose sono migliorate, seppur con alti e bassi.
Tuttavia con l'emergenza sanitaria e in particolare con l'arrivo dei vaccini la situazione è nuovamente precipitata: mia madre si è lasciata condizionare dalle notizie e dai video che leggeva sui social network diventando una "no vax" molto accanita e, nonostante io abbia tentato inizialmente di provare a farla ragionare in modo il più possibile equilibrato lei ha posto un rifiuto netto; non solo, terrorizzata dalla prospettiva che io potessi vaccinarmi, ha preteso che io (persona maggiorenne) non facessi il vaccino, cosa che ho ignorato, mandandola nel panico e causando in lei reazioni verbalmente aggressive e accusatorie.
Da allora l'argomento è diventato un tabù in casa, nonostante lei viva sostanzialmente di antivaccinismo, che permea il suo tempo libero (video dopo video) e lei tenti ogni tanto di fare allusioni o di trovare qualsiasi scusa per manifestare le sue opinioni rabbiose.
Questa situazione rende difficile qualsiasi forma di dialogo neutro e pone una pressione psicologica molto pesante sul sottoscritto ogni qualvolta questi voglia legittimamente comportarsi secondo le norme (=ogni nuova dose).
La frattura che si è venuta a creare è talmente grave che calcolare ogni singola affermazione e omettere parti nei dialoghi con mia madre è diventato il mio pane quotidiano.
Fermo restando che temo lei avrebbe ben più bisogno di me di un consulto, in realtà io non sono affatto immune ai suoi comportamenti per via di quelle fragilità psicologiche pregresse prima menzionate (e che mi hanno portato in passato a sviluppare il disturbo ossessivo-compulsivo, regolarmente diagnosticatomi da un esperto).
La negatività trasmessa da mia madre sta causando in me un forte accumulo di ansia, dolore e frustrazione; inoltre, poiché sono in parte dipendente economicamente da suddetta persona, l'ansia è peggiorata dalle nuove sanzioni per chi rifiuta i vaccini che potrebbero danneggiare il mio progetto di studio o rallentarlo pesantemente.
Le mie domande sono: come potrei comportarmi con lei?
Come potrei superare positivamente gli stati negativi che questa situazione determina in me?
Grazie.
[#1]
"Suddetta genitrice" è uno stupendo eufemismo per rappresentare il rapporto che lei ha con sua madre.
Ha ragione, l'emergenza sanitaria in molti casi non ha fatto altro che accentuare e amplificare le difficoltà relazionali che già esistevano fra le persone.
Non solo, anche individualmente, chi era già predisposto di suo a una certa diffidenza di fondo, può essersi trovato a posizionarsi contro il sistema, i vaccini, lo strapotere dei sanitari ecc.
Nei confronti di sua madre, lasci perdere. Non cerchi di convincerla di nulla. Cerchi per quanto possibile di disconnettere il suo destino personale da quello di sua madre, sempre amorevolmente e ricordando che è comunque sua madre, e vada avanti.
Per fare questo - e vengo alla seconda domanda - la cosa migliore è chiedere un consulto psicologico.
Le lascio questo link a un mio video recente, se può servirle:
https://youtu.be/XgiM1gfbOdI
Ha ragione, l'emergenza sanitaria in molti casi non ha fatto altro che accentuare e amplificare le difficoltà relazionali che già esistevano fra le persone.
Non solo, anche individualmente, chi era già predisposto di suo a una certa diffidenza di fondo, può essersi trovato a posizionarsi contro il sistema, i vaccini, lo strapotere dei sanitari ecc.
Nei confronti di sua madre, lasci perdere. Non cerchi di convincerla di nulla. Cerchi per quanto possibile di disconnettere il suo destino personale da quello di sua madre, sempre amorevolmente e ricordando che è comunque sua madre, e vada avanti.
Per fare questo - e vengo alla seconda domanda - la cosa migliore è chiedere un consulto psicologico.
Le lascio questo link a un mio video recente, se può servirle:
https://youtu.be/XgiM1gfbOdI
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 836 visite dal 09/01/2022.
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