Mancanza di obiettivi nella vita, come trovare la strada giusta?
salve, sono un ragazzo di 29 anni, mi trovo a scrivere qui per avere uno spunto da cui ripartire.
come ho scritto nel titolo il mio problema è che arrivato a questa età no ho ancora chiaro cosa vorrei diventare o essere.
non c è nella mia mente un obiettivo definito e non mi riesco a figurare in futuro in nulla.
sono iscritto ad una laurea triennale (sc.
biologiche) ma sono fuoricorso da molti anni e mi mancano diversi esami.
ma mi ormai mi chiedo sempre più frequentemente se questa è la mia strada.
sono uno studenti fuorisede e i miei genitori stanno facendo anche parecchi sacrifici per farmi raggiungere questo traguardo.
dopo gli anni iniziali in cui ero spinto da un certo entusiasmo anche per quello che poteva essere, essere impantanato a questo punto del percorso mi ha tolto ogni stimolo, che cerco di trovare ma invano.
non riesco più ad andare avanti.
passo le giornate a pensare di trovare degli stimoli che permettano di proseguire, cerco di invogliarmi immaginando e figurandomi cose.
ricerco quella passione che tutti dovrebbero avere ma niente.
io non riesco a fare nulla se quello che devo andare a fare non mi incuriosisce.
il tutto peggiora perchè tutti le persone che frequento, ormai sono inseriti nel mondo del lavoro, mi sento parecchio inadeguato ai contesti.
tutti parlando della loro vita e del loro lavoro, io mi sento un pò inutile, perchè sostanzialmente le mie giornate sono prive di contenuti.
passo tutta la giornata programmando cosa fare o comunque facendo cose onde evitare di scontrarmi con la realtà dei fatti.
la notte fatico a prendere sonno e la notte mi sento un pò più "libero", faccio sempre tardissimo.
mi sveglio troppo tardi per poter iniziare una giornata.
e cosi rimando tutto al giorno e si verifica esattamente lo stesso.
io penso che la passione o la curiosità vada alimentata ogni giorno, io invece non sono costante in nessun ambito della mia vita.
faccio una cosa per due giorni poi la lascio altri sette e cosi via.
non so perchè ma penso che ormai sia troppo tardi per fare una certa carriera o per affermarsi a certi livelli data l età e il ritardo che ho nella vita in generale.
sono grande e sono ancora senza una laurea triennale.
mi mancano ancora diversi anni per prendere una magistrale e cominciare a lavorare.
ho pensato di cambiare corso di laurea ma gli unici due che mi potrebbero piacere ma a questo punto non lo so nemmeno durano 6 anni.
tutto ciò mi crea apprensione, vivo con ansia qualsiasi aspetto della mia vita.
anche uscire non è più un piacere perchè so che sto solo rimandando delle decisioni.
probabilmente mi preoccupa molto piu il futuro del presente.
sono consapevole di tutto, che quello che mi troverò domani lo costruisco oggi.
ma ho trovato una sorta di pace nel crologiarmi durante il giorno anche se non mi fa stare bene con me stesso.
da dove posso ricominciare a vivere arrivando a fine giornata soddisfatto di quello che ho fatto?
come ho scritto nel titolo il mio problema è che arrivato a questa età no ho ancora chiaro cosa vorrei diventare o essere.
non c è nella mia mente un obiettivo definito e non mi riesco a figurare in futuro in nulla.
sono iscritto ad una laurea triennale (sc.
biologiche) ma sono fuoricorso da molti anni e mi mancano diversi esami.
ma mi ormai mi chiedo sempre più frequentemente se questa è la mia strada.
sono uno studenti fuorisede e i miei genitori stanno facendo anche parecchi sacrifici per farmi raggiungere questo traguardo.
dopo gli anni iniziali in cui ero spinto da un certo entusiasmo anche per quello che poteva essere, essere impantanato a questo punto del percorso mi ha tolto ogni stimolo, che cerco di trovare ma invano.
non riesco più ad andare avanti.
passo le giornate a pensare di trovare degli stimoli che permettano di proseguire, cerco di invogliarmi immaginando e figurandomi cose.
ricerco quella passione che tutti dovrebbero avere ma niente.
io non riesco a fare nulla se quello che devo andare a fare non mi incuriosisce.
il tutto peggiora perchè tutti le persone che frequento, ormai sono inseriti nel mondo del lavoro, mi sento parecchio inadeguato ai contesti.
tutti parlando della loro vita e del loro lavoro, io mi sento un pò inutile, perchè sostanzialmente le mie giornate sono prive di contenuti.
passo tutta la giornata programmando cosa fare o comunque facendo cose onde evitare di scontrarmi con la realtà dei fatti.
la notte fatico a prendere sonno e la notte mi sento un pò più "libero", faccio sempre tardissimo.
mi sveglio troppo tardi per poter iniziare una giornata.
e cosi rimando tutto al giorno e si verifica esattamente lo stesso.
io penso che la passione o la curiosità vada alimentata ogni giorno, io invece non sono costante in nessun ambito della mia vita.
faccio una cosa per due giorni poi la lascio altri sette e cosi via.
non so perchè ma penso che ormai sia troppo tardi per fare una certa carriera o per affermarsi a certi livelli data l età e il ritardo che ho nella vita in generale.
sono grande e sono ancora senza una laurea triennale.
mi mancano ancora diversi anni per prendere una magistrale e cominciare a lavorare.
ho pensato di cambiare corso di laurea ma gli unici due che mi potrebbero piacere ma a questo punto non lo so nemmeno durano 6 anni.
tutto ciò mi crea apprensione, vivo con ansia qualsiasi aspetto della mia vita.
anche uscire non è più un piacere perchè so che sto solo rimandando delle decisioni.
probabilmente mi preoccupa molto piu il futuro del presente.
sono consapevole di tutto, che quello che mi troverò domani lo costruisco oggi.
ma ho trovato una sorta di pace nel crologiarmi durante il giorno anche se non mi fa stare bene con me stesso.
da dove posso ricominciare a vivere arrivando a fine giornata soddisfatto di quello che ho fatto?
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Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,
parto dalla sua ultima domanda (dove poter ricominciare), perché, a mio avviso, potrebbe contenere una (prima) risposta al suo quesito più generale (come trovare la strada giusta).
Potrebbe ricominciare proprio da quì, da questa sua richiesta di aiuto, di voler uscir fuori da questa situazione.
Sfrutti, questo è il mio invito, questa stessa motivazione che l'ha spinta a scrivere quì per chiedere aiuto, per rivolgerla ad uno/a psicoterapeuta in carne e ossa, al fine di darsi tempo e spazio per poter elaborare i suoi attuali vissuti e, magari, per esplorarne di nuovi e più nutrienti per lei.
Potrebbe iniziare queste riflessioni anche con un amico fidato ma, ovviamente, la psicoterapia, oltre alle specifiche competenze, le assicurerebbe la sospensione del giudizio (e dei pregiudizi) in modo da sentirsi completamente libero di eplorare sia i vissuti eventualmente dolorosi che accompagnano questo suo momento, sia per riflettere su qualsiasi direzione, vecchia o nuova, lei sentirebbe di voler/poter intraprendere.
Cordialmente.
parto dalla sua ultima domanda (dove poter ricominciare), perché, a mio avviso, potrebbe contenere una (prima) risposta al suo quesito più generale (come trovare la strada giusta).
Potrebbe ricominciare proprio da quì, da questa sua richiesta di aiuto, di voler uscir fuori da questa situazione.
Sfrutti, questo è il mio invito, questa stessa motivazione che l'ha spinta a scrivere quì per chiedere aiuto, per rivolgerla ad uno/a psicoterapeuta in carne e ossa, al fine di darsi tempo e spazio per poter elaborare i suoi attuali vissuti e, magari, per esplorarne di nuovi e più nutrienti per lei.
Potrebbe iniziare queste riflessioni anche con un amico fidato ma, ovviamente, la psicoterapia, oltre alle specifiche competenze, le assicurerebbe la sospensione del giudizio (e dei pregiudizi) in modo da sentirsi completamente libero di eplorare sia i vissuti eventualmente dolorosi che accompagnano questo suo momento, sia per riflettere su qualsiasi direzione, vecchia o nuova, lei sentirebbe di voler/poter intraprendere.
Cordialmente.
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.1k visite dal 08/01/2022.
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