Difficoltà nell'esprimere ciò che provo
Salve, è da un po' di tempo (qualche mese) che ho chiuso una relazione di 3 anni per via di tradimento dell'altro partner (un manipolatore narcisista, così lo definì la mia psicologa dell'epoca) e per via della relazione ormai tossica che si stava creando a mio scapito.
Quando mi sono sentita pronta ad andare avanti e recuperare la mia vita ho iniziato a uscire con una nuova persona.
Le cose stanno andando molto bene ma fatta eccezione per le prime settimane, ora che le cose iniziato a diventare serie mi sento apatico e incapace di esprimere verso l'altra persona i miei sentimenti o non riconosco i comportamenti dolci che invece avevo nella relazione precedente.
La cosa si riversa non solo nella sfera emotiva ma anche un po' sessuale e non ho mai avuto problemi in passato di questo genere.
Perchè mi sta succedendo questo?
Come potrei risolvere questo blocco?
Quando mi sono sentita pronta ad andare avanti e recuperare la mia vita ho iniziato a uscire con una nuova persona.
Le cose stanno andando molto bene ma fatta eccezione per le prime settimane, ora che le cose iniziato a diventare serie mi sento apatico e incapace di esprimere verso l'altra persona i miei sentimenti o non riconosco i comportamenti dolci che invece avevo nella relazione precedente.
La cosa si riversa non solo nella sfera emotiva ma anche un po' sessuale e non ho mai avuto problemi in passato di questo genere.
Perchè mi sta succedendo questo?
Come potrei risolvere questo blocco?
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Gentile utente,
la prima cosa, chiedendo un consulto, è non creare ambiguità.
Lei parla della fine di un rapporto "per via di tradimento dell'altro partner": ma dunque oltre al partner principale ne aveva un altro?
Di seguito le sfugge un aggettivo al maschile: "mi sento apatico". Eppure nella scheda si è dichiarata di genere femminile. E poco sopra scriveva: "ho iniziato a uscire con una nuova persona"...
Lei capisce che per poterle rispondere è opportuno sapere se sta vivendo ora e se ha vissuto in passato un'esperienza omo o etero?
Per rispondere alle sue domande, ipotizzo che lei sia una donna e i suoi partner due uomini.
Parla di blocco "nella sfera emotiva ma anche un po' sessuale", come se si fosse aspettata che in pochi mesi dalla fine della precedete relazione -oltretutto tossica- il suo cervello e il suo corpo potessero attuare un totale reset.
Ma l'abitudine e l'attaccamento instaurati col precedente partner e non ancora con l'attuale non li vuole considerare? La passata delusione che impone cautela verso un nuovo amore, pensa che non esista?
E seppure mancassero in lei questi sentimenti creati dall'esperienza, non considera che il nuovo partner è una persona diversa, ancora da esplorare, con la quale armonizzare in forme idonee alla nuova relazione?
Perfino un oggetto meccanico come un'automobile acquisisce dei funzionamenti differenti a seconda di come viene rodato, e lei pensa che un essere vivente possa ricominciare una vicenda con un nuovo partner senza cambiare nulla?
Si dia tempo. Non consideri l'entusiasmo incosciente delle prime settimane, che si verifica con chiunque ed è destinato a svanire come un fuoco di paglia.
Ascolti sé stessa e si rivolga al partner con empatia. Tutto il resto verrà a suo tempo, se il "rodaggio" sarà stato condotto in maniera corretta e su basi idonee.
Buone cose.
la prima cosa, chiedendo un consulto, è non creare ambiguità.
Lei parla della fine di un rapporto "per via di tradimento dell'altro partner": ma dunque oltre al partner principale ne aveva un altro?
Di seguito le sfugge un aggettivo al maschile: "mi sento apatico". Eppure nella scheda si è dichiarata di genere femminile. E poco sopra scriveva: "ho iniziato a uscire con una nuova persona"...
Lei capisce che per poterle rispondere è opportuno sapere se sta vivendo ora e se ha vissuto in passato un'esperienza omo o etero?
Per rispondere alle sue domande, ipotizzo che lei sia una donna e i suoi partner due uomini.
Parla di blocco "nella sfera emotiva ma anche un po' sessuale", come se si fosse aspettata che in pochi mesi dalla fine della precedete relazione -oltretutto tossica- il suo cervello e il suo corpo potessero attuare un totale reset.
Ma l'abitudine e l'attaccamento instaurati col precedente partner e non ancora con l'attuale non li vuole considerare? La passata delusione che impone cautela verso un nuovo amore, pensa che non esista?
E seppure mancassero in lei questi sentimenti creati dall'esperienza, non considera che il nuovo partner è una persona diversa, ancora da esplorare, con la quale armonizzare in forme idonee alla nuova relazione?
Perfino un oggetto meccanico come un'automobile acquisisce dei funzionamenti differenti a seconda di come viene rodato, e lei pensa che un essere vivente possa ricominciare una vicenda con un nuovo partner senza cambiare nulla?
Si dia tempo. Non consideri l'entusiasmo incosciente delle prime settimane, che si verifica con chiunque ed è destinato a svanire come un fuoco di paglia.
Ascolti sé stessa e si rivolga al partner con empatia. Tutto il resto verrà a suo tempo, se il "rodaggio" sarà stato condotto in maniera corretta e su basi idonee.
Buone cose.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 888 visite dal 08/01/2022.
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