Non essere all'altezza del lavoro

Salve sono una ragazza di 35 anni, da un po' di tempo la mia famiglia mi opprime sul fattore lavoro.
Io in questi anni e anche in anni addietro ho sempre cercato di darmi da fare, ho lavorato come segretaria di studio medico, come magazziniera, e come aiuto cuoco.
Ma l'anno in cui ha segnato in modo negativo la mia vita è stato nel 2019 quando lavorando in un negozio di abbigliamento, mi presero come commessa.
Adoravo quel lavoro e con mia grande sorpresa era come se avessi sempre fatto questo lavoro, i clienti mi adoravano e riuscivo sempre a soddisfare le loro esigenze nonostante fosse la prima volta.
Per i primi giorni tutto andava bene, poi la mia tutor e collega incominciò a trattarmi male.
Sinceramente non capivo il perché e incomincia a trovarmi a disagio.
E la mia motivazione e la mia autostima che i primi tempi erano alle stelle, incominciarono a scemare.
Ma la vera batosta l'ho avuta una mattina quando di punto in bianco mi chiamo' la direttrice nel suo ufficio.
Con mia grande sorpresa trovai anche la mia collega.
Mi incominciarono a dire che non andavo bene per questo lavoro, che creavo un sacco di problemi agli altri, che il problema ero io e che o decidevo di andarmene io o mi avrebbero mandata via loro.
Il mondo mi crollò addosso, non capivo perché quelle parole così pesanti dato che io avevo dato il massimo.
Così con le lacrime agli occhi il giorno dopo me ne andai e da quel momento in poi, non ho più mandato curriculum, e quando mi si presentano occasioni di lavoro non li prendo, perché ho paura di non essere all'altezza di non saper lavorare.
Le loro parole sono radicate ormai nella mia testa.
E non riesco ad accettare che non è così.
Poi scoprii che mi mandarino via non perché non facessi bene il mio lavoro ma perché avendo 32 anni non rientravo nel progetto giovani e la direttrice aveva sbagliato ad assumermi, perché non prendono trentenni.
Non capisco perché non furono sinceri con me e anziché dirmi la verità, hanno fatto la cosa più grave di questo mondo ferirmi nel più profondo.
Danneggiandomi l'autostima.
Chiedo aiuto per sapere cosa fare e sbloccare questo blocco che attanaglia la mia mente.
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2021 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile Utente,
Mi permetta di suggerirle un altro titolo per la sua richiesta d'aiuto: quando il lavoro non è all'altezza della Persona.
La invito caldamente a ribaltare la prospettiva perché quello con cui si è dovuta misurare non era un lavoro non alla sua altezza, ma persone non degne della sua dedizione.
Forse non sarà sufficiente questo intervento ma è l'unica cosa che mi sento di dirle, unitamente all'invito, qualora il suo blocco dovesse persistere oltre un tempo da lei ritenuto ragionevole per metabolizzare la sua sacrosanta delusione, ad affidarsi ad un/a Psicoterapeuta con cui affrontare questo momento.
Cordialmente.