Trovare la forza di lasciare o continuare
Salve,
Il carattere di mia moglie è sempre stato difficile, permalosa, scontrosa, insofferente, gelosa, tutti difetti che ho sempre accettato.
Da tempo è sempre più presa da altri interessi che la portano ad occuparsi di altre attività come cucina, cura degli animali ecc.
e sento che il nostro rapporto si sta raffreddando specie da parte mia.
Si fanno le cose assieme, ma sempre con un velo di noia.
Ho tentato di esporre la cosa ma senza risultato, ottenendo delle risposte piccate.
Mi rendo conto che tanti suoi comportamenti, risposte, toni di voce mi irritano sempre di più, Da 1 anno lei ha avuto dei problemi di salute con i suoi genitori, la menopausa, dei problemi di lavoro, per lei un periodo duro.
Ho conosciuto una altra donna con un trascorso famigliare difficile, separata in casa con un uomo violento.
Da tempo mi lancia messaggi che io ho sempre ignorato vuoi perchè non ero interessato a lei o così almeno mi illudevo, vuoi perchè non uso a tradire.
In un giorno di delusione dovuta ad un altro litigio con mia moglie, ho trovato la forza di invitarla a cena per parlare.
Non abbiamo solo parlato, lei mi ha confessato il suo interesse con un bacio.
Ho subito chiarito che sono sposato e che non potrei avere con lei una storia concreta perchè nonostante tutto amo ancora mia moglie.
Ci siamo accorti che non era solo un'avventura sessuale ma soprattutto una affinità di caratteri, di emozioni, di visione della vita.
Le distanze da parte mia con mia moglie sono aumentate, silenzi, distacco, sensi di colpa per quello che sto facendo a sua insaputa, pianti senza motivo.
Questa donna mi ama incondizionatamente, mi esorta di riallacciare con la moglie e che se ci riuscirò lei sarà disposta ad uscirà dalla mia vita senza richieste.
Si sacrificherà per la mia felicità e affronterà anche questo dolore come altri ha superato nel passato.
Purtroppo il problema è emerso con mia moglie, le ho prospettato che stiamo andando verso una separazione.
E' apparsa la possibilità di perdere me e tutto quello che abbiamo costruito in 30 anni di vita ed è stato uno shock per lei.
Abbiamo parlato proponendoci di rimediare agli errori e provando a ricostruire il nostro rapporto.
Sto provando un senso di impotenza verso l'altra che vedo soffrire sia per l' amore verso di me che però è un amore a meta sia per la sua situazione famigliare terribile.
Lei vede in me una soluzione alla sua infelicità, ma contemporaneamente non mi obbliga a fare nessun passo che io non voglia veramente.
Sono in una situazione lacerante.
Tento di stare meglio con mia moglie perchè è una persona che non si merita un dolore terribile (... senza di te io muoio), ed in fondo le voglio bene e vorrei contemporaneamente stare con l' altra perchè cosi avrebbe finalmente dalla vita delle gioie vivendo assieme a me.
La scelta è solo mia se lasciare una donna o l'altra e non riesco ad uscire da questo tunnel.
A cosa mi posso aggrappare per dare un senso alla mia scelta che dovrò prima o poi fare?
Il carattere di mia moglie è sempre stato difficile, permalosa, scontrosa, insofferente, gelosa, tutti difetti che ho sempre accettato.
Da tempo è sempre più presa da altri interessi che la portano ad occuparsi di altre attività come cucina, cura degli animali ecc.
e sento che il nostro rapporto si sta raffreddando specie da parte mia.
Si fanno le cose assieme, ma sempre con un velo di noia.
Ho tentato di esporre la cosa ma senza risultato, ottenendo delle risposte piccate.
Mi rendo conto che tanti suoi comportamenti, risposte, toni di voce mi irritano sempre di più, Da 1 anno lei ha avuto dei problemi di salute con i suoi genitori, la menopausa, dei problemi di lavoro, per lei un periodo duro.
Ho conosciuto una altra donna con un trascorso famigliare difficile, separata in casa con un uomo violento.
Da tempo mi lancia messaggi che io ho sempre ignorato vuoi perchè non ero interessato a lei o così almeno mi illudevo, vuoi perchè non uso a tradire.
In un giorno di delusione dovuta ad un altro litigio con mia moglie, ho trovato la forza di invitarla a cena per parlare.
Non abbiamo solo parlato, lei mi ha confessato il suo interesse con un bacio.
Ho subito chiarito che sono sposato e che non potrei avere con lei una storia concreta perchè nonostante tutto amo ancora mia moglie.
Ci siamo accorti che non era solo un'avventura sessuale ma soprattutto una affinità di caratteri, di emozioni, di visione della vita.
Le distanze da parte mia con mia moglie sono aumentate, silenzi, distacco, sensi di colpa per quello che sto facendo a sua insaputa, pianti senza motivo.
Questa donna mi ama incondizionatamente, mi esorta di riallacciare con la moglie e che se ci riuscirò lei sarà disposta ad uscirà dalla mia vita senza richieste.
Si sacrificherà per la mia felicità e affronterà anche questo dolore come altri ha superato nel passato.
Purtroppo il problema è emerso con mia moglie, le ho prospettato che stiamo andando verso una separazione.
E' apparsa la possibilità di perdere me e tutto quello che abbiamo costruito in 30 anni di vita ed è stato uno shock per lei.
Abbiamo parlato proponendoci di rimediare agli errori e provando a ricostruire il nostro rapporto.
Sto provando un senso di impotenza verso l'altra che vedo soffrire sia per l' amore verso di me che però è un amore a meta sia per la sua situazione famigliare terribile.
Lei vede in me una soluzione alla sua infelicità, ma contemporaneamente non mi obbliga a fare nessun passo che io non voglia veramente.
Sono in una situazione lacerante.
Tento di stare meglio con mia moglie perchè è una persona che non si merita un dolore terribile (... senza di te io muoio), ed in fondo le voglio bene e vorrei contemporaneamente stare con l' altra perchè cosi avrebbe finalmente dalla vita delle gioie vivendo assieme a me.
La scelta è solo mia se lasciare una donna o l'altra e non riesco ad uscire da questo tunnel.
A cosa mi posso aggrappare per dare un senso alla mia scelta che dovrò prima o poi fare?
[#1]
Buongiorno, mi permetto di osservare dal suo racconto che la scelta verta più sui bisogni dell'altro piuttosto che sui suoi. Forse ha bisogno di ricentrarsi prima di decidere, spesso quando ci troviamo in queste situazioni perdiamo un po l'ago della bilancia. Se vuole possiamo vederci e lavorare su questo aspetto. Eventualmente può contattarmi al 320.2306438.
Un cordiale saluto.
Un cordiale saluto.
Dr.ssa federica michelotti
[#2]
Buongiorno,
da quanto scrive sembra che la sua difficoltà nel prendere una decisione sia legata alla preoccupazione della sofferenza altrui a seguito della sua scelta.
Potrebbe essere utile comprendere meglio come si è evoluta nel tempo la relazione con sua moglie fino ad ora. Inoltre può essere importante riflettere sulle sue modalità relazionali, con l'obiettivo di far leva su bisogni e motivazioni personali nel fare una scelta. Infatti, se si pone l'accento prevalentemente sul malessere e sui bisogni altrui nel prendere una decisione del genere, si può correre il rischio di fare scelte sbilanciate o di rimanere "fermi" sulla base del pensiero che molto probabilmente una delle due donne soffrirà a seguito della decisione stessa.
Cordiali saluti,
dott.ssa Paola Candia
da quanto scrive sembra che la sua difficoltà nel prendere una decisione sia legata alla preoccupazione della sofferenza altrui a seguito della sua scelta.
Potrebbe essere utile comprendere meglio come si è evoluta nel tempo la relazione con sua moglie fino ad ora. Inoltre può essere importante riflettere sulle sue modalità relazionali, con l'obiettivo di far leva su bisogni e motivazioni personali nel fare una scelta. Infatti, se si pone l'accento prevalentemente sul malessere e sui bisogni altrui nel prendere una decisione del genere, si può correre il rischio di fare scelte sbilanciate o di rimanere "fermi" sulla base del pensiero che molto probabilmente una delle due donne soffrirà a seguito della decisione stessa.
Cordiali saluti,
dott.ssa Paola Candia
Dott.ssa Paola Candia
[#3]
Utente
Vi ringrazio per le risposte.
Avete perfettamente capito il mio problema che è basato non sulla mia felicità ma sulla paura dell'infelicità/dolore che provocherei all'altra mandandomi in uno stallo emozionale da cui non riesco ad uscirne. Il concetto del " bisogno di ricentrarsi prima di decidere" non mi è chiaro e mi farebbe sicuramente capire qualcosa in più circa la mia situazione.
Avete perfettamente capito il mio problema che è basato non sulla mia felicità ma sulla paura dell'infelicità/dolore che provocherei all'altra mandandomi in uno stallo emozionale da cui non riesco ad uscirne. Il concetto del " bisogno di ricentrarsi prima di decidere" non mi è chiaro e mi farebbe sicuramente capire qualcosa in più circa la mia situazione.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.4k visite dal 07/01/2022.
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