Crisi esistenziale: prima mi ama e dopo poco non mi ama più
Buongiorno,
dopo 5 anni di relazione mi dice che non mi ama più.
Il mio ragazzo ha 24 anni, ha fatto vari lavoretti, ma non ha mai trovato la sua strada finora. Io lavoro, nell'ultimo periodo mi sono offerta io su alcune spese (es. pranzi o cene per farlo stare tranquillo, ma è un grosso errore lo riconosco) e ultimamente (da capodanno precisamente) arrivando al countdown, ha detto testuali parole "ed è passato un altro anno, e non ho concluso nulla" io mi sono sentita a pezzi per lui.
Siamo stati due settimane insieme bene, siamo usciti era tutto normale, eravamo sempre sereni nonostante il suo morale a volte (ma raramente durante la giornata con me) un po' giù.
Io mi ritengo una persona molto cocciuta, difficile, ma lui mi ha sempre saputo prendere; ad ogni piccola incomprensione, abbiamo sempre fatto pace, non riuscivamo a stare arrabbiati per troppo tempo dopo un litigio.
La nostra relazione però, ultimamente a causa di questa purtroppo sua insofferenza dell'essere disoccupato, che ha causato dolore alla sua vita, è arrivato (credo) ad una crisi esistenziale. Io purtroppo non mi sentivo più presa molto in considerazione, quando in realtà lui c'era per me, semplicemente era infelice e quindi non riusciva a pensare a tutto quello che avevo intorno a sé probabilmente. Per questo alla sera si sfoga con me dicendo la frase "mi sento inutile... non so fare nulla" piangendo; io sono sempre stata buona con lui, l'ho sempre aiutato, sostenuto sempre, ho fatto di tutto! Quando se ne va a casa sua mi dice "ci vediamo domani sera allora?", io gli dico che va bene, ma poi tornando a casa mando una serie di messaggi dicendogli che io non mi sento amata, mi sento trascurata, dalla rabbia gli ho detto io di lasciarci, ma lui era incredulo dicendo "all'improvviso vuoi lasciarmi? Non è vero che non ti amo", mi ha chiamata, ma io presa dallo sconforto piangevo e non ho risposto...stupida io.
In tutto! Ho sbagliato tutto con lui! Dopodiché, il coltello dritto nel cuore, piangendo al telefono dice che non ha più interesse, che non sa cosa prova da due settimane...piangeva moltissimo.
Io ho avuto una crisi respiratoria dovuta al forte pianto, dicendogli no non è possibile, sono sotto shock ancora, lui mi dice piangendo stai calma aspetta ora vengo da te! Ho le chiavi in mano sto venendo, poi io non volevo perché sapevo mi avrebbe detto "è finita" e non volevo. Così dopo un'ora di pianto mio e suo al telefono è venuto a mezzanotte da me...io gli dico se non mi ami più dirmelo in faccia! Lui dopo trenta minuti che glielo chiedo (nel frattempo lui piangeva dicendo no...no! Non lo voglio dire non voglio) me lo dice...mi guarda...e mi dice...non ti amo più.
Io sono a pezzi! Ho sbagliato ne sono consapevole, mi sto analizzando...ho paura che non si farà più sentire, cosa devo fare?
Gli ho detto che lo amo e lo lascio stare, gli ho chiesto scusa per il mio essere oppressiva ultimamente, mi dispiace cosi tanto non riesco a capacitarmi, non mangio e non dormo da 24 ore se non di più.
dopo 5 anni di relazione mi dice che non mi ama più.
Il mio ragazzo ha 24 anni, ha fatto vari lavoretti, ma non ha mai trovato la sua strada finora. Io lavoro, nell'ultimo periodo mi sono offerta io su alcune spese (es. pranzi o cene per farlo stare tranquillo, ma è un grosso errore lo riconosco) e ultimamente (da capodanno precisamente) arrivando al countdown, ha detto testuali parole "ed è passato un altro anno, e non ho concluso nulla" io mi sono sentita a pezzi per lui.
Siamo stati due settimane insieme bene, siamo usciti era tutto normale, eravamo sempre sereni nonostante il suo morale a volte (ma raramente durante la giornata con me) un po' giù.
Io mi ritengo una persona molto cocciuta, difficile, ma lui mi ha sempre saputo prendere; ad ogni piccola incomprensione, abbiamo sempre fatto pace, non riuscivamo a stare arrabbiati per troppo tempo dopo un litigio.
La nostra relazione però, ultimamente a causa di questa purtroppo sua insofferenza dell'essere disoccupato, che ha causato dolore alla sua vita, è arrivato (credo) ad una crisi esistenziale. Io purtroppo non mi sentivo più presa molto in considerazione, quando in realtà lui c'era per me, semplicemente era infelice e quindi non riusciva a pensare a tutto quello che avevo intorno a sé probabilmente. Per questo alla sera si sfoga con me dicendo la frase "mi sento inutile... non so fare nulla" piangendo; io sono sempre stata buona con lui, l'ho sempre aiutato, sostenuto sempre, ho fatto di tutto! Quando se ne va a casa sua mi dice "ci vediamo domani sera allora?", io gli dico che va bene, ma poi tornando a casa mando una serie di messaggi dicendogli che io non mi sento amata, mi sento trascurata, dalla rabbia gli ho detto io di lasciarci, ma lui era incredulo dicendo "all'improvviso vuoi lasciarmi? Non è vero che non ti amo", mi ha chiamata, ma io presa dallo sconforto piangevo e non ho risposto...stupida io.
In tutto! Ho sbagliato tutto con lui! Dopodiché, il coltello dritto nel cuore, piangendo al telefono dice che non ha più interesse, che non sa cosa prova da due settimane...piangeva moltissimo.
Io ho avuto una crisi respiratoria dovuta al forte pianto, dicendogli no non è possibile, sono sotto shock ancora, lui mi dice piangendo stai calma aspetta ora vengo da te! Ho le chiavi in mano sto venendo, poi io non volevo perché sapevo mi avrebbe detto "è finita" e non volevo. Così dopo un'ora di pianto mio e suo al telefono è venuto a mezzanotte da me...io gli dico se non mi ami più dirmelo in faccia! Lui dopo trenta minuti che glielo chiedo (nel frattempo lui piangeva dicendo no...no! Non lo voglio dire non voglio) me lo dice...mi guarda...e mi dice...non ti amo più.
Io sono a pezzi! Ho sbagliato ne sono consapevole, mi sto analizzando...ho paura che non si farà più sentire, cosa devo fare?
Gli ho detto che lo amo e lo lascio stare, gli ho chiesto scusa per il mio essere oppressiva ultimamente, mi dispiace cosi tanto non riesco a capacitarmi, non mangio e non dormo da 24 ore se non di più.
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Cara ragazza,
Le crisi esistenziali in amore dipendono molto da quanto ciascuno vive i sensi di colpa per l'altro. Nella sua lunga comunicazione non ho trovato un motivo veramente sostanziale che giustificherebbe una responsabilità per la separazione. Forse l'unico sarebbe quello di un arrovellarsi sulla condizione di disoccupazione del suo ragazzo. Avreste quindi trovato nella separazione il capro espiatorio della vostra individuale difficoltà per laltro/altra. Lui, per l'umiliazione mentre lei per la condivisione di questo sentimento (l'umiliazione). Se veramente vuole aiutare il suo ragazzo lo lasci vivere la sua condizione liberamente e umanamente dicendo a sé stessa di coinvolgersi meno. Il vostro legame è una risorsa di entrambi mentre la condizione del suo ragazzo è quello che potrà fare per sé stesso dipende quasi interamente da lui.
Con simpatia
Le crisi esistenziali in amore dipendono molto da quanto ciascuno vive i sensi di colpa per l'altro. Nella sua lunga comunicazione non ho trovato un motivo veramente sostanziale che giustificherebbe una responsabilità per la separazione. Forse l'unico sarebbe quello di un arrovellarsi sulla condizione di disoccupazione del suo ragazzo. Avreste quindi trovato nella separazione il capro espiatorio della vostra individuale difficoltà per laltro/altra. Lui, per l'umiliazione mentre lei per la condivisione di questo sentimento (l'umiliazione). Se veramente vuole aiutare il suo ragazzo lo lasci vivere la sua condizione liberamente e umanamente dicendo a sé stessa di coinvolgersi meno. Il vostro legame è una risorsa di entrambi mentre la condizione del suo ragazzo è quello che potrà fare per sé stesso dipende quasi interamente da lui.
Con simpatia
Dr. Paolo Mancino
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.1k visite dal 05/01/2022.
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