Relazione di coppia ostacolata da una famiglia invadente
Salve, ho 19 anni e sono fidanzata da un anno con un ragazzo di 21.
Quando ci siamo fidanzati, abbiamo commesso l'errore di velocizzare le cose in quanto abbiamo subito presentato l'altro alle nostre famiglie cosa non avvenuta con i precedenti fidanzati.
Tuttavia, i suoi sebbene dicano di essere contenti di me, hanno comportamenti molto strani verso di me.
All'anniversario dei miei genitori lo hanno punito vietandogli di venire per una frase detta giorni prima in una lite.
Ha disdetto un'ora prima rovinando in primis a me la festa;
Due ore prima il compleanno di una mia parente avvenuto a novembre gli hanno vietato di venire poiché la madre diceva che era troppo presto, sebbene da parte loro avessi ricevuto richieste di raggiungerli in vacanza (richiesta rifiutata in quanto per me presto) e sebbene io avessi partecipato a numerosi eventi della sua famiglia quali compleanni in famiglia, cresime ecc.
Inoltre al compleanno del mio ragazzo, ho voluto preparare una torta e quando l'ho comunicato alla madre lei mi ha risposto dicendomi che due torte erano troppe perchè una la faceva lei.
(La torta alla fine l'ho portata comunque perché il mio ragazzo voleva assaggiarla da mesi e volevo fargli una sorpresa).
A seguito di questi numerosi eventi ho scelto di comune accordo con lui di ritornare indietro "chiudendo" i rapporti con le famiglie.
Subito dopo stata a casa col covid e la sua famiglia mi è stata molto vicina nonostante la nostra decisione, la madre mi scriveva buongiorno ogni mattina.
Il tutto ovviamente andando contro la nostra decisione di evitare questi rapporti.
Pertanto il mio ragazzo ha parlato con loro ricordandogli la decisione presa; ma si sono scusati (con lui e non con me) del loro comportamento avvenuto al compleanno del mio parente e ho deciso di perdonarli ancora, dopo aver ricevuto la promessa dal mio ragazzo che queste cose non sarebbero mai più ricapitate.
Sono uscita di casa dopo circa un mese, sono salita a casa sua visto le scuse e la madre mi ha anche abbracciata molto spesso (io ero disagio visto le vicende).
Ma il 31 è stato lui a rifiutarsi di venire a fare gli auguri alla mia famiglia nonostante sapesse che le mie nonne avevano un regalo per lui, dicendo che da un mese (data coincidente col discorso della madre) pensava che fosse troppo presto per i rapporti con tutta la famiglia, e che avrebbe voluto limitarsi solo al mio nucleo famigliare "stretto".
Mi sono molto arrabbiata e l'ho posto davanti ad una scelta: richiudere i rapporti con le famiglie o far tornare le cose come prima a condizione che se dovesse ricapitare ci saremmo lasciati.
Ha scelto dopo una discussione in cui gli davo del codardo poiché diceva che non poteva controllare le decisioni dei suoi, la seconda, ma mi chiedo quale sia effettivamente la cosa giusta da fare.
Vi ringrazio
Quando ci siamo fidanzati, abbiamo commesso l'errore di velocizzare le cose in quanto abbiamo subito presentato l'altro alle nostre famiglie cosa non avvenuta con i precedenti fidanzati.
Tuttavia, i suoi sebbene dicano di essere contenti di me, hanno comportamenti molto strani verso di me.
All'anniversario dei miei genitori lo hanno punito vietandogli di venire per una frase detta giorni prima in una lite.
Ha disdetto un'ora prima rovinando in primis a me la festa;
Due ore prima il compleanno di una mia parente avvenuto a novembre gli hanno vietato di venire poiché la madre diceva che era troppo presto, sebbene da parte loro avessi ricevuto richieste di raggiungerli in vacanza (richiesta rifiutata in quanto per me presto) e sebbene io avessi partecipato a numerosi eventi della sua famiglia quali compleanni in famiglia, cresime ecc.
Inoltre al compleanno del mio ragazzo, ho voluto preparare una torta e quando l'ho comunicato alla madre lei mi ha risposto dicendomi che due torte erano troppe perchè una la faceva lei.
(La torta alla fine l'ho portata comunque perché il mio ragazzo voleva assaggiarla da mesi e volevo fargli una sorpresa).
A seguito di questi numerosi eventi ho scelto di comune accordo con lui di ritornare indietro "chiudendo" i rapporti con le famiglie.
Subito dopo stata a casa col covid e la sua famiglia mi è stata molto vicina nonostante la nostra decisione, la madre mi scriveva buongiorno ogni mattina.
Il tutto ovviamente andando contro la nostra decisione di evitare questi rapporti.
Pertanto il mio ragazzo ha parlato con loro ricordandogli la decisione presa; ma si sono scusati (con lui e non con me) del loro comportamento avvenuto al compleanno del mio parente e ho deciso di perdonarli ancora, dopo aver ricevuto la promessa dal mio ragazzo che queste cose non sarebbero mai più ricapitate.
Sono uscita di casa dopo circa un mese, sono salita a casa sua visto le scuse e la madre mi ha anche abbracciata molto spesso (io ero disagio visto le vicende).
Ma il 31 è stato lui a rifiutarsi di venire a fare gli auguri alla mia famiglia nonostante sapesse che le mie nonne avevano un regalo per lui, dicendo che da un mese (data coincidente col discorso della madre) pensava che fosse troppo presto per i rapporti con tutta la famiglia, e che avrebbe voluto limitarsi solo al mio nucleo famigliare "stretto".
Mi sono molto arrabbiata e l'ho posto davanti ad una scelta: richiudere i rapporti con le famiglie o far tornare le cose come prima a condizione che se dovesse ricapitare ci saremmo lasciati.
Ha scelto dopo una discussione in cui gli davo del codardo poiché diceva che non poteva controllare le decisioni dei suoi, la seconda, ma mi chiedo quale sia effettivamente la cosa giusta da fare.
Vi ringrazio
[#1]
Buongiorno, leggendo quanto scrive sembra non possano esserci delle "sfumature" nella relazione con le famiglie e poco spazio alla spontaneità. O si chiudono i rapporti, o si sta a regole che sembra condividiate e che poi nel reale quotidiano faticate tutti a mantenere.
Forse ci sono strade alternative per la gestione delle relazioni familiari che è evidente stiano minando anche l'equilibrio di coppia.
Nell'incontro con le famiglie d'origine l'unica "regola" dovrebbe essere fare ciò che ognuno si sente di fare nel rispetto dell'altro. Ogni componente della famiglia ha un proprio vissuto, carattere, modo di vivere gli affetti e le relazioni, se si decide di coinvolgere le famiglie non si possono ignorare le soggettività di ciascuno.
La invito a riflettere sul fatto che ci possano essere modi e soluzioni inediti nella gestione di tali rapporti, ( tagliare completamente i rapporti non è apparso un modo per affrontarli e gestirli in serenità anche in un'ottica futura della vostra relazione di coppia) ma modi che non ripetono copioni già vissuti e messi in atto fino ad oggi.
A volte è anche necessario lasciare andare e non fossilizzarsi su vicende passate ma trovare soluzioni per il futuro, in primis il futuro della coppia.
Avete 20 anni, i problemi familiari (come quelli che descrive) non dovrebbero divenire il centro nè della relazione nè dei conflitti fra di voi.
"Se dovesse ricapitare ci saremmo lasciati", forse proprio da qui dovrebbe partire la riflessione, dal rapporto fra lei ed il suo ragazzo, al di là delle famiglie che rappresentano un "problema" tale da ipotizzare di interrompere la relazione stessa.
FC
Forse ci sono strade alternative per la gestione delle relazioni familiari che è evidente stiano minando anche l'equilibrio di coppia.
Nell'incontro con le famiglie d'origine l'unica "regola" dovrebbe essere fare ciò che ognuno si sente di fare nel rispetto dell'altro. Ogni componente della famiglia ha un proprio vissuto, carattere, modo di vivere gli affetti e le relazioni, se si decide di coinvolgere le famiglie non si possono ignorare le soggettività di ciascuno.
La invito a riflettere sul fatto che ci possano essere modi e soluzioni inediti nella gestione di tali rapporti, ( tagliare completamente i rapporti non è apparso un modo per affrontarli e gestirli in serenità anche in un'ottica futura della vostra relazione di coppia) ma modi che non ripetono copioni già vissuti e messi in atto fino ad oggi.
A volte è anche necessario lasciare andare e non fossilizzarsi su vicende passate ma trovare soluzioni per il futuro, in primis il futuro della coppia.
Avete 20 anni, i problemi familiari (come quelli che descrive) non dovrebbero divenire il centro nè della relazione nè dei conflitti fra di voi.
"Se dovesse ricapitare ci saremmo lasciati", forse proprio da qui dovrebbe partire la riflessione, dal rapporto fra lei ed il suo ragazzo, al di là delle famiglie che rappresentano un "problema" tale da ipotizzare di interrompere la relazione stessa.
FC
Dr.ssa Dederica Cairoli
[#2]
Utente
Buongiorno dottoressa, la ringrazio per la celere risposta.
Le confesso che non riuscirei mai a mettere fine alla relazione per questo. Quando ho agito ho pensato che fosse la cosa più giusta "per capire" quanto le decisioni della madre potessero influire su di noi oggi e in futuro.
Cercheremo di comune accordo una soluzione optando per metodi alternativi.
A tal proposito vorrei sapere se lei ha dei metodi da proporre, delle misure che potremmo adottare. Sono molto scoraggiata perché ho paura di non riuscire a vedere le sfumature di cui lei parla, spesso in quella famiglia è tutto bianco o nero.
La ringrazio
Le confesso che non riuscirei mai a mettere fine alla relazione per questo. Quando ho agito ho pensato che fosse la cosa più giusta "per capire" quanto le decisioni della madre potessero influire su di noi oggi e in futuro.
Cercheremo di comune accordo una soluzione optando per metodi alternativi.
A tal proposito vorrei sapere se lei ha dei metodi da proporre, delle misure che potremmo adottare. Sono molto scoraggiata perché ho paura di non riuscire a vedere le sfumature di cui lei parla, spesso in quella famiglia è tutto bianco o nero.
La ringrazio
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 03/01/2022.
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