Lutto per la morte di mia madre

Salve,
sono una ragazza d 25 anni e nel 2007 ho perso mia madre per un K pancreatico che me l'ha portata via in 6 mesi..
sono rimasta da sola con mio padre ad occuparmi dellamia casa.
intanto dovrei anche essere una studentessa..,ma in verità non lo sono,non sono però neanche una lavoratrice..
laverità è che non so che posto ho nella mia vita..ho sempre avuto il supporto di familiari amici e fidanzato...ma c'è sempre un ma...
Io credo che con il lutto si possa solo convivere e che ogni giorno possa essere migliore di quello precedente,ma a vote sembra così,poi invece torno ad essere in trappola..la mia vita mi perseguita,ma allo stesso tempo senza mi sentirei disorientata...
non riesco a concludere niente,chi mi può aiutare e come?
Grazie.
PS:mia madre per me era lamia regina
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile ragazza, il sentirsi spaesati dopo un lutto è una reazione piuttosto comprensibile e frequente e ci vuole tempo affinchè si riassetti il proprio equilibrio. Inoltre, venendo a mancare un elemento portante del nucleo famigliare, ci si sente costretti a riscrivere le regole e a ridefinire i ruoli, ed è questo che risulta particolarmente difficile e stressogeno. Tuttavia il tempo è un ottimo alleato in questo processo di ricostruzione. Un altro alleato del tempo potrebbe anche essere anche una decisione di rivolgersi ad un terapeuta. Con quest'ultimo potrebbe meglio conforntarsi e trovare quell'aiuto necessario per ritabilire dei ruoi ed elaborare con maggior serenità il lutto.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, il dolore di un lutto per una persona cara può rimarginarsi, decantare e depositarsi ma non potrà mai sparire del tutto. Ma è possibile imparare a convinverci, e se lei ancora non ci è riuscita un aiuto psicoterapeutico può esserle senz'altro d'aiuto.

Se sua madre era la sua regina, è importante che lei impari ora a diventare la regina di se stessa, altrimenti il suo "regno" resterà sguarnito e non potrà svilupparsi.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com