Poco interesse nei confronti delle donne
Buongiorno,
Circa 1 anno fa mi sono lasciato con la mia ultima ragazza, una relazione durata 4 anni e da quel momento non ho sentito il bisogno di relazionarmi con il sesso femminile, non capisco se per il dolore provato o per un senso di libertà ma sembra che al mio cervello non interessi più relazionarsi con le donne.
Non sono omosessuale, la mia attrazione per le donne è comunque presente ma nel momento in cui comincio a riflettere su tutto quello che comporta L’innamoramento mi passa completamente la voglia.
Interrotta la mia ultima relazione tra l’altro mi sono ritrovato quasi solo, con pochi amici ed una situazione lavorativa pessima e questo credo abbia creato un precedente che mi spaventa non poco.
Quello che mi interessava capire è se una situazione di questo tipo può essere un campanello d’allarme per qualche tipo di malessere inconscio ci tengo a precisare che non mi sto lasciando andare anzi tutto il contrario, ho cominciato ad allenarmi, viaggiare e passare molto più tempo con gli amici.
Circa 1 anno fa mi sono lasciato con la mia ultima ragazza, una relazione durata 4 anni e da quel momento non ho sentito il bisogno di relazionarmi con il sesso femminile, non capisco se per il dolore provato o per un senso di libertà ma sembra che al mio cervello non interessi più relazionarsi con le donne.
Non sono omosessuale, la mia attrazione per le donne è comunque presente ma nel momento in cui comincio a riflettere su tutto quello che comporta L’innamoramento mi passa completamente la voglia.
Interrotta la mia ultima relazione tra l’altro mi sono ritrovato quasi solo, con pochi amici ed una situazione lavorativa pessima e questo credo abbia creato un precedente che mi spaventa non poco.
Quello che mi interessava capire è se una situazione di questo tipo può essere un campanello d’allarme per qualche tipo di malessere inconscio ci tengo a precisare che non mi sto lasciando andare anzi tutto il contrario, ho cominciato ad allenarmi, viaggiare e passare molto più tempo con gli amici.
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Gentile utente,
lei scrive: "la mia attrazione per le donne è comunque presente ma nel momento in cui comincio a riflettere su tutto quello che comporta L’innamoramento mi passa completamente la voglia".
E questo in un'età giovanile. Verrebbe da chiedersi se le ragazze di cui è stato innamorato siano state delle arpie. In effetti, dopo l'ultima relazione: "mi sono ritrovato quasi solo, con pochi amici ed una situazione lavorativa pessima e questo credo abbia creato un precedente che mi spaventa non poco".
Le però non spiega in che modo la sua ex ha potuto toglierle gli amici e danneggiare la sua condizione lavorativa. Solo transitoriamente, del resto, infatti precisa: "non mi sto lasciando andare anzi tutto il contrario, ho cominciato ad allenarmi, viaggiare e passare molto più tempo con gli amici".
Dunque ritrovarsi solo le ha giovato, anche se forse non ha ancora elaborato le ragioni che hanno posto fine alla sua relazione, e questa può essere una causa della sua resistenza ad innamorarsi di nuovo.
Molti giovani, dopo la fine di un amore, nella normale apatia sentimentale che segue alla ferita dell'addio si chiedono se saranno in grado di innamorarsi ancora.
Lei invece fa una domanda diversa, sorprendente: "Quello che mi interessava capire è se una situazione di questo tipo può essere un campanello d’allarme per qualche tipo di malessere inconscio".
Ossia, lei teme qualche malattia, come fa da anni, a giudicare dai consulti che ha inviato ad altri specialisti del nostro blog.
Immagino che abbia già sentito parlare di ipocondria, quella tendenza a pensare ossessivamente di essere affetti da malattie gravi che in realtà non esistono.
Recentemente è stata avanzata in sede scientifica l'ipotesi che tale patologia psicologica sia correlata alla alessitimia, che è l'impossibilità di riconoscere le proprie emozioni.
Questo comporta, secondo gli studiosi, un ribaltare sul piano organico il dolore, la paura, la rabbia, insomma le emozioni, che non si riconoscono e quindi non si vivono secondo la loro natura, ma si avvertono come malattie.
La conseguenza è il timore di esporsi alle emozioni e l'impossibilità di viverle, che rende difficili, tra l'altro, le relazioni umane, tanto più quando sono intense come un innamoramento.
Nulla che non sia curabile.
Se può esserle utile, ci scriva ancora.
Auguri.
lei scrive: "la mia attrazione per le donne è comunque presente ma nel momento in cui comincio a riflettere su tutto quello che comporta L’innamoramento mi passa completamente la voglia".
E questo in un'età giovanile. Verrebbe da chiedersi se le ragazze di cui è stato innamorato siano state delle arpie. In effetti, dopo l'ultima relazione: "mi sono ritrovato quasi solo, con pochi amici ed una situazione lavorativa pessima e questo credo abbia creato un precedente che mi spaventa non poco".
Le però non spiega in che modo la sua ex ha potuto toglierle gli amici e danneggiare la sua condizione lavorativa. Solo transitoriamente, del resto, infatti precisa: "non mi sto lasciando andare anzi tutto il contrario, ho cominciato ad allenarmi, viaggiare e passare molto più tempo con gli amici".
Dunque ritrovarsi solo le ha giovato, anche se forse non ha ancora elaborato le ragioni che hanno posto fine alla sua relazione, e questa può essere una causa della sua resistenza ad innamorarsi di nuovo.
Molti giovani, dopo la fine di un amore, nella normale apatia sentimentale che segue alla ferita dell'addio si chiedono se saranno in grado di innamorarsi ancora.
Lei invece fa una domanda diversa, sorprendente: "Quello che mi interessava capire è se una situazione di questo tipo può essere un campanello d’allarme per qualche tipo di malessere inconscio".
Ossia, lei teme qualche malattia, come fa da anni, a giudicare dai consulti che ha inviato ad altri specialisti del nostro blog.
Immagino che abbia già sentito parlare di ipocondria, quella tendenza a pensare ossessivamente di essere affetti da malattie gravi che in realtà non esistono.
Recentemente è stata avanzata in sede scientifica l'ipotesi che tale patologia psicologica sia correlata alla alessitimia, che è l'impossibilità di riconoscere le proprie emozioni.
Questo comporta, secondo gli studiosi, un ribaltare sul piano organico il dolore, la paura, la rabbia, insomma le emozioni, che non si riconoscono e quindi non si vivono secondo la loro natura, ma si avvertono come malattie.
La conseguenza è il timore di esporsi alle emozioni e l'impossibilità di viverle, che rende difficili, tra l'altro, le relazioni umane, tanto più quando sono intense come un innamoramento.
Nulla che non sia curabile.
Se può esserle utile, ci scriva ancora.
Auguri.
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2k visite dal 23/12/2021.
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