Doc pedofilia e pensieri intrusivi
Recentemente sono stato diagnosticato con DOC su pedofilia, e ho avuto un brutto pensiero intrusivo.
Ho letto la notizia di un ragazzo che è morto e il mio cervello, che sembra senza filtri in ste settimane, ha riso pensando che una cosa del genere potesse succedere al bimbo su cui sto avendo pensieri intrusivi.
5anni.
mi sono accorto subito del pensiero e provato angoscia.
Non augurerei morte a nessuno, neanche al mio peggior nemico.
È normale che il DOC presenti questi sintomi?
Ho letto la notizia di un ragazzo che è morto e il mio cervello, che sembra senza filtri in ste settimane, ha riso pensando che una cosa del genere potesse succedere al bimbo su cui sto avendo pensieri intrusivi.
5anni.
mi sono accorto subito del pensiero e provato angoscia.
Non augurerei morte a nessuno, neanche al mio peggior nemico.
È normale che il DOC presenti questi sintomi?
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Buongiorno,
il vero problema nel DOC non è tanto il pensiero intrusivo o il sintomo ( ad esempio, nel Suo caso, un "brutto pensiero" potrei farlo anche io o chicchessia), ma la strategia di regolazione cognitiva, tra cui rientra il rimuginio.
Ad esempio, io posso pensare (perché una scena può passarmi per la mente in modo inconsapevole, cioè senza che io faccia uno sforzo) anche una cosa brutta o bizzarra, ma nel momento in cui mi angoscio per tale pensiero e soprattutto nel momento in cui ho tutta una serie di metacredenze su tali pensieri, ad esempio ("I pensieri sono fatti", oppure "I pensieri sono pericolosi", oppure "Se lo penso sono indegna, pericolosa, ecc..."), sull'utilità del rimuginio (esempio, se ci rimugino su, sarò pronta al peggio, perchè avrò già in mente tutte le possibili soluzioni al problema, oppure "Se inizio a pensarci, non riuscirò più a smettere"), è qui che inizio a creare il problema.
A mio avviso, dal momento che ha già ricevuto una diagnosi, è ora quanto mai opportuno procedere con una terapia che risolva il problema.
Cordiali saluti,
il vero problema nel DOC non è tanto il pensiero intrusivo o il sintomo ( ad esempio, nel Suo caso, un "brutto pensiero" potrei farlo anche io o chicchessia), ma la strategia di regolazione cognitiva, tra cui rientra il rimuginio.
Ad esempio, io posso pensare (perché una scena può passarmi per la mente in modo inconsapevole, cioè senza che io faccia uno sforzo) anche una cosa brutta o bizzarra, ma nel momento in cui mi angoscio per tale pensiero e soprattutto nel momento in cui ho tutta una serie di metacredenze su tali pensieri, ad esempio ("I pensieri sono fatti", oppure "I pensieri sono pericolosi", oppure "Se lo penso sono indegna, pericolosa, ecc..."), sull'utilità del rimuginio (esempio, se ci rimugino su, sarò pronta al peggio, perchè avrò già in mente tutte le possibili soluzioni al problema, oppure "Se inizio a pensarci, non riuscirò più a smettere"), è qui che inizio a creare il problema.
A mio avviso, dal momento che ha già ricevuto una diagnosi, è ora quanto mai opportuno procedere con una terapia che risolva il problema.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.1k visite dal 20/12/2021.
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