Perché mi sono ridotto così?

Sono un uomo sposato da 17 anni con due figli di 16 e 10 anni.
Mia moglie è una donna bravissima, ma tra noi circa 4/5 anni fa il rapporto si è freddato, non c’è intimità, lei non mi cerca mai, se abbiamo un rapporto è solo perché io prendo l’iniziativa.
Ho provato a parlarne con lei, ma poi con il tempo ho cominciato ad allontanarmi anche io.
In tutto questo circa tre anni fa, in questa spirale è piombata una donna, che mi ha svuotato mentalmente.
Ho iniziato una relazione con questa donna, lei single una mia ex collega.
Lei aveva dei problemi con un suo ex, un uomo più grande di lei sposato uno stolker, io gli sono stato vicino ho cercato di aiutarla, lei inizialmente era fantastica molto presente.
Poi passato il problema con il suo ex ne sono usciti altri, si parlava solo dei suoi problemi, del suo lavoro, del fatto che lei era sola, ma mai di noi.
In questa relazione ci ho messo tutto il cuore, ma c’era qualcosa di lei che non mi quadrava.
Dopo tre anni di relazione mi ha confessato che aveva un grosso debito, ho cercato anche in questo caso, nel mio piccolo di starle vicino come potevo, non so se per causa sua o mia, in me si alimentavano dei sensi di colpa per la sua situazione, lei comincio a mettermi in disparte, perché doveva pensare ai suoi problemi.
Non è che io volessi stare al centro delle sue attenzioni, però non capivo questo mettermi in un cantone, mi faceva male questo gioco del non ti voglio ma non ti lascio andare.
Io per lei avrei fatto qualsiasi cosa, ma sinceramente in cuor mio non la vedevo una donna adatta ad una relazione con un uomo che ha due figli, era molto instabile emotivamente e per i miei figli ho sempre pensato che questo sarebbe stato ancor più deleterio.
Un giorno dopo vari tentativi di dialogo con lei, in cui cercavo di salvare la nostra relazione, sono sparito per una settimana, volevo vedere la sua reazione e nel giro di un mese sono passato dal mio dio se ti succede qualcosa io come faccio da chi vado allo sparire e non ricevere nemmeno un sms per sapere cosa fosse successo.
Da quel giorno ho troncato.
Ci sono stato molto male, deluso, mi sono sentito usato.
Ho sempre avuto la convinzione che questa donna, non ha avuto una relazione con la Mia persona, ma che io sia stato il proseguimento di tutti i fallimenti della sua vita, in cui ha riversato tutta la sua rabbia e non importava che, come lei diceva, io ero diverso da tutti gli uomini che aveva incontrato.
Uscito da questa relazione, la mia insoddisfazione con mia moglie continua, anzi è peggiorata, mi sembra brutto, perché lei è una brava donna, mamma, ma io non la vedo come una compagna, mai un’iniziativa.
Da due settimane sono uscito con un’altra donna, tra noi non c’è ancora nulla.
Io non cerco sesso, cerco una persona che mi stia affianco.
Vivo in una condizione in cui tutto ciò che mi sta accadendo, queste mie mancanze, questa continua ricerca di un rapporto, non capisco se sia colpa mia della mia personalità o delle relazioni che sto vivendo.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Di Sua moglie dice:
"..Mia moglie è una donna bravissima, ma tra noi circa 4/5 anni fa il rapporto si è freddato, non c’è intimità, lei non mi cerca mai, se abbiamo un rapporto è solo perché io prendo l’iniziativa.",
come se tutto il problema stesse unicamente nella mancata iniziativa sessuale. E' realmente così? Perchè in tal caso la terapia sessuale dà buoni esiti.

O forse c'è dell'altro? Relazionalmente intendo.

La Sua esperienza Le suggerisce che anche i rapporti extraconiugali non sono poi così semplici, e forse non rappresentano nemmeno la soluzione ai problemi della coppia, sono frequentemente un modo per tenerla in piedi. Non a caso si dice che l* amanti servono a far durare i matrimoni.

Prima di proseguire nei tentativi extra-coniugali, Le suggerirei di provare a rivitalizzare la Sua coppia.
Una terapia di coppia può risultare melto efficace; e, in ogni caso, accresce la consapevolezza di aver fatto il possibile per capire e per migliorare.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la sua risposta D.ssa, quello sessuale non è l’unico dei problemi tra noi, ma una serie di conflittualità, che negli anni sono nati tra noi. Da quello della crescita dei figli, in cui soprattutto con la più grande lei mi metteva e mi mette al paro di mia figlia contribuendo a creare un rapporto di conflitto con la primogenita. Al rapporto con il padre di mia moglie, un uomo che sta male da 17 anni e per il quale mia moglie corre appena la chiama, tipo 5 telefonate al giorno. Al lavoro che lei ha lasciato tanti anni fa senza più riuscire a reinventarsi, nonostante io le abbia proposto di aiutarla. I problemi negli anni sono stati molti, sicuramente poi quello della nostra intimità pesa anche molto. Però io sono arrivato ad un punto in cui non ho più nemmeno la voglia di parlare.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

sembrerebbe che Lei abbia già deciso che la relazione coniugale è conclusa.
In quel caso Le rimane da decidere cosa farne:
separazione?
separatincasa?
relazioni extra-coniugali parallele clandestine?
altro?

Se non ha chiaro che fare della Sua vita affettiva e sessuale non abbia imbarazzo a chiedere aiuto.
Anche per capire come comportarsi con la primogenita: Lei corre il rischio di averla per sempre 'contro'.
E non ultimo, su come gestire la relazione con la moglie: spesso le mogli sono assai intuitive e possono agire indirettamente.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Utente
Utente
Gentile D.ssa
La ringrazio ancora, penso proprio che come dice lei, devo cercare un aiuto per capire cosa fare, ormai mentalmente sono esausto.
Vorrei sapere soltanto cosa intende per agire indirettamente?
Grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Rispondo all'ultima domanda.
Una persona ipoteticamente ferita (Sua moglie) magari non si oppone direttamente, soprattutto se dipendente economicamente;
ma - magari involontariamente - agisce sulle dinamiche famigliari.


Sono tutte ipotesi che prendono le mosse unicamente dalla Sue parole (quelle di Sua moglie non le abbiamo)
e in quanto tali hanno dei vizi di forma.
E dunque perchè mi prendo la briga (e la responsabilità) di scrivere tutto ciò?
Per farLe intuire (a Lei e a chi ci legge) quanto le situazioni e le dinamiche famigliari siano complesse, molto più di quanto possa apparire ad uno sguardo non specialistico.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/