Mio figlio vomita quando va in piscina
Salve, sono il papà di un bambino di 5 anni, è da quando ha 3 mesi che frequenta la stessa piscina e non ci sono mai stati problemi fino a circa un anno fa quando ha avuto il primo episodio di vomito appena uscito dagli spogliatoi prima di entrare in vasca, ed era accompagnato da me.
Lo stesso problema è capitato altre volte ma alternato da giorni che il vomito non si presentava.
Ora il problema si è aggravato, nel senso che già prima di partire da casa lamenta di avere sonno, durante il viaggio in macchina dorme e appena sceso dalla macchina nel parcheggio della piscina inizia a lamentare mal di pancia e ad avere sforzi di vomito.
Preciso che ora per i problemi covid non posso più accompagnarlo all'interno della struttura.
Ora non me la sento più di forzarlo ed evitiamo di andare in piscina.
Chiedo a voi cosa devo fare, perché lui dice che gli piace andare in piscina.
Grazie mille per l'attenzione.
Lo stesso problema è capitato altre volte ma alternato da giorni che il vomito non si presentava.
Ora il problema si è aggravato, nel senso che già prima di partire da casa lamenta di avere sonno, durante il viaggio in macchina dorme e appena sceso dalla macchina nel parcheggio della piscina inizia a lamentare mal di pancia e ad avere sforzi di vomito.
Preciso che ora per i problemi covid non posso più accompagnarlo all'interno della struttura.
Ora non me la sento più di forzarlo ed evitiamo di andare in piscina.
Chiedo a voi cosa devo fare, perché lui dice che gli piace andare in piscina.
Grazie mille per l'attenzione.
[#1]
Ha fatto fare dei controlli clinici a suo figlio?
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
Dr. F. S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Il fatto che vomiti anche al di fuori della struttura della piscina e che gli episodi abbiano una presentazione di nausea e sonnolenza può essere indicativo per cercare di capire se non vi siano fenomeni di tipo neurologico che attivano poi il centro del vomito.
[#4]
Gentile utente,
Lei ha postato un consulto qui in area di Psicologia,
ma invece Le ha risposto uno Psichiatra, di altra area dunque.
E,
come si sa,
gli approcci sono ben differenti, non per niente Psicologia e Psichiatria sono due discipline ben distinte, che qui sulla paittaforma rispondono in aree ben distinte.
Forse per questo il Suo sconcerto a fronte della risposta psichiatrica, alla quale Lei ha risposto:
"No, che tipo di controlli clinici? Durante la vita di tutti i giorni non ha episodi di vomito, sta benissimo."
__________________________
E dunque rispondo da Psicologa Psicoterapeuta, come da Sua richiesta postata nella nostra area Psy.
Lei ci fa presente che il vomito è "situazionale", cioè si presenta in certe "situazioni", in specifico la piscina.
Ormai anche il senso comune porta a collegare il sintomo alla esperienza nella quale il sintomo si presenta con regolarità.
Il/la Pediatra peraltro Le saprà indicarLe se lo stato di salute del bambino fa propendere per altre cause, eventualmente da approfondire. Non saremo certo noi qui a indicare certi approfondimenti clinici tramite un consulto online senza conoscere il bambino, Le pare?
Lei ci chiede: "Chiedo a voi cosa devo fare, perché lui dice che gli piace andare in piscina".
Certamente al bambino potrà piacere la piscina, ma al contempo la situazione potrà presentare per lui motivi di difficoltà (da indagare: acqua, solitudine, competitività, ecc.), amplificati dal Covid e dai limiti che esso impone.
E' dentro questa *forbice tra piacere e disagio* che può trovare spazio il vomito,
come sintomo di una difficoltà che il bambino non riesce a verbalizzare a causa dell'età: introspezione ancora scarsa, competenza verbale limitata.
Cosa fare:
al momento limitare lo stimolo stressogeno specifico, utilizzando eventualmente situazioni più rilassate, ad es. le Terme assieme ai genitori.
Tener conto che i bambini passano fasi (di involuzione, di crescita), e che solo dopo circa 6 mesi si fa una valutazione di difficoltà.
Auspico di essere risultata chiara.
Se non fossi stata esaustiva, si rifaccia vivo qui, ci sono.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Lei ha postato un consulto qui in area di Psicologia,
ma invece Le ha risposto uno Psichiatra, di altra area dunque.
E,
come si sa,
gli approcci sono ben differenti, non per niente Psicologia e Psichiatria sono due discipline ben distinte, che qui sulla paittaforma rispondono in aree ben distinte.
Forse per questo il Suo sconcerto a fronte della risposta psichiatrica, alla quale Lei ha risposto:
"No, che tipo di controlli clinici? Durante la vita di tutti i giorni non ha episodi di vomito, sta benissimo."
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E dunque rispondo da Psicologa Psicoterapeuta, come da Sua richiesta postata nella nostra area Psy.
Lei ci fa presente che il vomito è "situazionale", cioè si presenta in certe "situazioni", in specifico la piscina.
Ormai anche il senso comune porta a collegare il sintomo alla esperienza nella quale il sintomo si presenta con regolarità.
Il/la Pediatra peraltro Le saprà indicarLe se lo stato di salute del bambino fa propendere per altre cause, eventualmente da approfondire. Non saremo certo noi qui a indicare certi approfondimenti clinici tramite un consulto online senza conoscere il bambino, Le pare?
Lei ci chiede: "Chiedo a voi cosa devo fare, perché lui dice che gli piace andare in piscina".
Certamente al bambino potrà piacere la piscina, ma al contempo la situazione potrà presentare per lui motivi di difficoltà (da indagare: acqua, solitudine, competitività, ecc.), amplificati dal Covid e dai limiti che esso impone.
E' dentro questa *forbice tra piacere e disagio* che può trovare spazio il vomito,
come sintomo di una difficoltà che il bambino non riesce a verbalizzare a causa dell'età: introspezione ancora scarsa, competenza verbale limitata.
Cosa fare:
al momento limitare lo stimolo stressogeno specifico, utilizzando eventualmente situazioni più rilassate, ad es. le Terme assieme ai genitori.
Tener conto che i bambini passano fasi (di involuzione, di crescita), e che solo dopo circa 6 mesi si fa una valutazione di difficoltà.
Auspico di essere risultata chiara.
Se non fossi stata esaustiva, si rifaccia vivo qui, ci sono.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 8.4k visite dal 15/12/2021.
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